Io e il Tipo Strano siamo finiti su Natural Style di Febbraio, che emozione! Yeeeee! Sono felicissima di essere in compagnia dell’amica Corinna Farchi di Sul Filo dell’Arte e di una bella squadra di creative del filo: Silvia Mansoli, Anna Prato, Sara Poiese e Sasha Werner.
Voglio ringraziare Diana De Marsanich per questa fantastica opportunità e per essere riuscita a trasformare i miei discorsi sconclusionati, faccio così quando parlo di me stessa, in una fantastica descrizione di quello che faccio. Ebbene sì… Creo mostri, all’uncinetto!
In questa foto con il Tipo Strano, indosso orgogliosamente Butterfly, il papillon creato a forcella da Silvia Ammendola (ecco qua lo schema) e il braccialetto realizzato da Elbert Espeleta aka Chiaroscuro Dye Lab con i suoi originalissimi filati artigianali.
Il tema della natura e dell’ecologia mi sta molto a cuore, credo che il nostro impatto sul pianeta che ci ospita debba essere minimo e più consapevole possibile, per questo quando Diana mi ha chiesto un consiglio green per i lettori di Natural Style, ho avuto l’imbarazzo della scelta. Ho deciso di parlare delle mie amate codine (hodine è la mia pronuncia):
Lavorando ad uncinetto, capita di avere avanzi di filo, pochi metri o il fondo di qualche gomitolo. Conservali e suddividili per spessore e colore, potrai usarli per ricamare, per creare piccoli progetti, portachiavi, presine, quadrati a uncinetto per fare una coperta.
Mentre con i pochi centimetri che rimango dopo aver affrancato i fili, puoi imbottire i pupazzi, usarli per i capelli delle tue creature bizzarre o raccoglierli in vaso di vetro per colorare la tua craft room.
Colleziono tutti gli avanzi di filo, amo riusarli, riciclarli e soprattutto adoro questo ammasso di fili colorati, in qualche modo mi ricorda tutti i progetti a cui ho lavorato. Vi presento uno dei miei tanti vasi in cui fanno bella mostra di sè le mie codine! Ogni tanto ne aggiungo qualcuna e ogni tanto vado a pescarne un’altra.
E tu che ci fai con i tuoi avanzi di filo?