Si avvicina il Natale. Giuliana sfida il mio spirito Grinch e addobba con palline colorate e festoni tutto il bar. ‘C’è da pensare ai regali’ mi dice Andrea che sta sempre qui a scroccare cappuccini. Maledizione! I regali! Io quest’anno regalerò solo libri di editori indipendenti, ma quali? Così mi viene in mente una cosa: perché non chiedere ai clienti di consigliare un libro di un editore indipendente? Niente recensioni eh, solo un consiglio, un commento, un ‘ma guarda che devi proprio leggerlo perché.’
Dài, comincio io. Io ‘L’ultimo lupo mannaro‘ l’ho comprato quasi per sbaglio in ebook, nel senso che su Bookrepublic era in offerta e io non avevo ancora acquistato nessun ebook, così per un euro e qualcosa ecco, si poteva pure provare. L’ho lasciato lì per più di un anno, poi qualche giorno fa ho cominciato a leggerlo, sono onesta, con un po’ di scetticismo. Se ricordate era uscito in periodo Twilight. Lupi mannari e vampiri ci avevano già triturato gli zebedei e aveva provocato l’uscita di certa roba abbastanza orrida. Certo il fatto che questo libro l’avesse pubblicato ISBN doveva farmi pensare. E infatti avevo ragione (o torto a seconda dei punti di vista).
Il protagonista è l’ultimo dei lupi mannari rimasti. Una società segreta li ha fatti fuori tutti, quasi. Lui pensa di arrendersi che tanto cosa ci sta a fare qua solo e abbandonato? E invece poi scopre che non è proprio l’ultimo. C’è una Lei ancora in vita.
Ora un romanzo così potrebbe essere il classico romanzo per ragazzine Twilightose e invece credo che qui ci sia sia spostati a un livello superiore, sia di scrittura che di storia. Lo stile a volte è ricercato al limite del compiaciuto. In alcune parti risulta quasi fastidioso. C’è una grandissima attenzione all’introspezione del protagonista, ma non solo. I personaggi per quanto strambi sono credibili. E parliamo di vampiri e licantropi, non di casalinghe di Voghera.
C’è orrore, sangue, budella, ma anche tanta ironia. Il mondo che ha costruito (potrebbe essere il nostro) è estremamente ben pensato e coerente. Insomma affrontate questo romanzo senza pregiudizi sul genere e ne rimarrete colpiti.
Piccola critica: in alcune parti l’autore sbrodola. Si potevano tagliare almeno 100 pagine senza remore. La cosa buona è che non vi peseranno perché il romanzo scorre bene.
Leggetelo e ditemi cosa ne pensate.
P.S. Chi volesse mandare i propri consigli natalizi li mandi qui redazione@starbooks.it con titolo, autore e link alla scheda sul sito dell’editore. Niente libri autopubblicati e niente libri pubblicati a pagamento.
Consigli natalizi indie: fateli voi!, 5.0 out of 5 based on 2 ratings