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Come ormai si è capito sono utilizzatrice di pannolini lavabili e pro al loro uso, ma voglio lasciarvi un po' di informazioni e consigli a chi vuole usare i pannolini usa e getta, ci sarebbero delle piccole norme igieniche che andrebbero rispettate anche in questo caso, andate a guardare, usa e getta non significa letteralmente usa senza criterio e butta via senza criterio.
CAMBIARE IL PANNOLINO AL MASSIMO OGNI 3-4 ORE
Benché questo consiglio sia controproducente per l'ambiente, nel senso che vi chiede di consumarne di più, è importante cambiare il pannolino al massimo ogni 4 ore per il benessere del bambino. La pelle del bambino necessita di asciugare all'aria. Questa corretta norma igienica concorre a evitare le irritazioni dovute al prolungato uso dello stesso pannolino.
Ovviamente il rischio di irritazioni aumenta in caso di pannolini composti di materiali sintetici come nel caso degli usa&getta tradizionali; questa norma igienica è a maggior ragione raccomandata a chi usa pannolini tradizionali.
Se rispettate questi tempi, avete più agio e flessibilità nella scelta del tipo di pannolino: i pannolini a massima assorbenza e massimo inquinamento sono strutturati per garantire massima efficacia per massimo tempo. Non sono quindi necessari se il bambino viene cambiato spesso.Scegliendo pannolini con un minor grado di assorbenza, automaticamente si scelgono pannolini meno ricchi di materiali sintetici assorbenti (e inquinanti): generalmente costano meno perché hanno “prestazioni più basse” e si può tranquillamente scegliere tra marche non pubblicizzate.
LASCIARE IL BAMBINO SENZA PANNOLINO ALMENO UN'ORA AL GIORNO.
Questo punto è importantissimo e di grande sollievo per il bambino. Chiaramente è un gesto che si può fare con maggiore o minore facilità e frequenza a seconda dell'età del bambino e della stagione. Vi proponiamo di tenerne comunque grande conto: ciò farà sì che se anche non sarà possibile liberare il bambino tutti i giorni, certamente riuscirete a dargli libertà e respiro per parecchie ore nel corso degli anni in cui porterà il pannolino. A maggior ragione se si usano pannolini tradizionali, costituiti di plastica antitraspirante e materiali sintetici, il bambino trarrà giovamento da questi momenti di respiro che permetteranno alla pelle di riposare e asciugare. Proviamo a pensare di indossare delle mutande di plastica e spesse imbottiture allacciate alte in vita per 3 anni: capiremo quanto questi momenti siano importanti per rendere più sopportabile e igienica tale pratica. I pannolini di plastica inoltre scaldano molto; poter rinfrescare gli organi genitali e il sederino è davvero molto importante. È possibile che il bambino si sporchi mentre non porta il pannolino, ma in fondo non è una tragedia: puliremo qualche volta di più e con la pratica impareremo i trucchi per cogliere il momento adatto per lasciarlo senza pannolino.Si può anche lasciare libero il bimbo dal pannolino ogni volta che lo si cambia, se si è in casa e non si ha fretta, lasciandolo a sgambettare sul fasciatoio finché ha piacere di farlo. Lo si può anche appoggiare su una copertina da gioco morbida o su un materassino e stare con lui per una mezz’oretta a giocare. Questa pratica risulta più facile e più attuabile per molte mamme rispetto all'imporsi di tenerlo ogni giorno per un'ora senza pannolino e in genere fa sì che i periodi senza pannolino siano alla fine più lunghi.
Personalmente quando il cinghiale era piccolo spesso mentre noi mangiavamo lui stava sdraiato su un telo impermeabile senza pannolino a giocare e ora che è più grandicello quando io sono a casa lo lascio nudo o con delle mutande trainers di cotone, lui è molto contento di questo.
NON STRINGERE TROPPO IL PANNOLINO INTORNO ALLA VITA
Un problema non indifferente dei pannolini usa e getta sta nell’uso che i genitori ne fanno. Mancando le istruzioni per l’uso, i pannolini sono messi in modo scorretto spesso a danno della salute del bambino anche con gravi conseguenze che possono presentarsi dopo anni (come la riduzione di fertilità maschile). C’è appunto la tendenza a strizzare in modo non appropriato il pannolino per evitare che la pipì fuoriesca; ciò può essere causa di gravi conseguenze sull'apparato digerente come intestino e stomaco. Quando noi adulti abbiamo mangiato allentiamo la cintura perché lo stomaco si dilata; perché mai si pensa invece che ibambini non abbiamo le nostre stesse reazioni? Anzi il loro organismo è molto più delicato del nostro…. Occorre dunque proprio una educazione all’uso dei prodotti creati per semplificare la vita degli adulti, come lo sono i pannolini.
TOGLIERE IL PANNOLINO A UN'ETÁ ADEGUATA
L'età “giusta” varia da bambino a bambino; indicativamente, tutti i bambini raggiungono il controllo degli sfinteri tra i 18 e i 24 mesi. Vi invitiamo a rispettare i tempi naturali, i bisogni e le richieste del bimbo, senza forzarlo. Ogni bimbo è a sé; bimbi cresciuti nelle stesse famiglie e con le medesime abitudini manifestano tempi e modi spesso diversissimi. L’invito è quindi a essere attenti e consapevoli, provando ad ascoltare e capire il bimbo proponendogli il vasino al momento per lui opportuno.
Provare e riprovare. Mai forzare, ma nemmeno rimandare a oltranza.La mia esperienza con due figli è molto diversa, la prima da quando ho iniziato a metterla sul vasino intorno ai 7 mesi circa, ci ha sempre fatto la cacca e a volte pipi, dopo i 15 mesi mi sembra ho iniziato a metterla sul vasino la mattina appena alzati e alla sera prima di andare a letto, una routine. all'inizio non gradiva molto appena alzata andare li sopra, ma piano piano abbiamo trovato il nostro equilibrio e ben presto è stata senza pannolino di giorno. Il secondo genito invece, ah lui non si riesce a tenere per più di 5 minuti sul vasino, da piccino aveva preso bene il ritmo e la cacca quasi tutte le mattine la faceva sul vasino, poi tra il nido e lui che ha iniziato a camminare, il vasino è stato dimenticato. Al mattino siamo sempre di corsa e non riesco a metterlo sul vasino appena alzato, non ci sta proprio e io devo preparare me e la sorella :-( . Ma piano piano ce la faremo anche con lui.
OSSERVARE COME SI COMPORTA IL PANNOLINO
Due sono i fattori principali:
1) Alcuni pannolini di diverse marche rilasciano sulla pelle del bambino il gel assorbente. Cambiateli subito e fatelo presenteall’azienda produttrice. È raccomandabile usare marche che non riservino questa sorpresa.
2) Altri pannolini insospettiscono per il loro strano odore, che alcuni genitori descrivono come “odore di petrolio”. Potrebbe essere un altro odore, ma in ogni caso non è un odore “naturale”.Quando i pannolini emanano odori sospetti indicano la presenza in quantità non trascurabile di particolari componenti di natura sintetica. Se mai venissero messi in commercio pannolini profumati, vanno evitati anche quelli: qualsiasi profumo commerciale è diorigine totalmente sintetica, altamente allergenico e assolutamente inutile (lo stesso discorso vale per carta igienica, fazzoletti & Co. profumati). I profumi sintetici sono particolarmente dannosi per i bambini perché ne inibiscono il corretto sviluppo dell'olfatto, ancora tutto in via di formazione.
3) Tenete in gran conto qualunque altro fattore vi insospettisca sulla bontà del prodotto che usate. GUARDARE ALLA FUNZIONALITÁ RIFUGGENDO L'ESTESTICAUno dei trucchi messi in atto dalle aziende per accalappiare i genitori è creare modelli graziosi, colorati e disegnati. Tale investimento estetico è assolutamente inutile da un punto di vista funzionale ed è controproducente da un punto di vista economico, dato che parte dei soldi spesi servono a pagare l'accessorio estetico. Inoltre il pannolino è sottoposto a un'ulteriore lavorazione, che comporta l’uso di coloranti e sostanze di sintesi che ne aumentano la tossicità e il potere inquinante.
PULIZIA DEL PANNOLINO
Pur sapendo che non si tratta di un’abitudine diffusa, ribadiamo che per questioni igieniche e legali è necessario pulire i pannolini dalle feci prima di buttarli nel cassonetto. Non sempre questo è possibile – per esempio, se il materiale è molto liquido – ma quando possibile sarebbe importante ed essenziale raccogliere il materiale denso e smaltirlo nel WC. Una volta presa l'abitudine, è tutto sommato un gesto pratico e possibile da fare. Di primo acchito potrebbe sembrare fantascienza, ma... provate a immaginare un futuro in cui sarà disponibile un elettrodomestico spaziale che cambierà automaticamente il pannolino al bambino senza interventi da parte del genitore: le abitudini verrebbero trasformate a tal punto da tale invenzione che pensare di cambiare a mano un pannolino sporco, come tutti i genitori di oggi fanno, sembrerebbe altrettanto strano!Ebbene mio marito lo fa! io devo confessarlo non sempre, ma è una cosa giustissima e importantissima.
PULIZIA DEL SEDERINO
Negli ultimi anni è diventato quasi obbligatorio usare salviettine inumidite pre-trattate per pulire il sederino del bambino. Queste rappresentano un ulteriore fattore di inquinamento ambientale e un problema per il vostro portafoglio: provate a chiedervi quante diqueste confezioni si consumano in tre anni, e quanto costano. Inoltre (e soprattutto), pochi sanno che le salviettine sono imbibite di sostanze scandalosamente non adatte alla pelle di un essere umano adulto, figuriamoci a quella di un bambino! Esistono marche di salviettine dalla lista INCI (lista degli ingredienti) approvata e adatta per i bambini, che segnaliamo: si trovano nei circuiti dei prodotti biologici, sebbene non tutte le salviettine vendute in questi negozi siano raccomandabili. Di contro non ne abbiamo ancora trovata nessuna nei circuiti abituali. Gli “ingredienti” di TUTTE le marche normalmente in commercio fanno rizzare i capelli a chiunque li sappia decifrare. La cosa migliore è evitare il più possibile di usarle, riprendendo l’abitudine a pulire il bambino con acqua e, talvolta ma non sempre, poco sapone neutro. Utilizzare solo salviettine biologiche con liste INCI adatte ai bambini e limitare l'uso anche di quelle.Una opzione può essere di pulire il bimbo a casa con l’acqua e usare le salviettine solo se si è fuori casa e in situazioni di emergenza.Io in casa uso la carta igienica, e fuori casa mi poro le salviette che uso solo in caso di cacca, se ha fatto solo pipi lo cambio e basta e lo lavo poi a casa con acqua.
ALTERNATIVE E INTEGRAZIONI AL PANNOLINO (EC)
Dal momento in cui il bimbo è in grado di stare seduto da solo senza sostegni, ogni volta che viene cambiato può essere messo sul vasino per vedere cosa succede. Molti bimbi fin da subito cominciano a farci la cacca e anche la pipì. Se il bimbo non gradisce il vasino, o se ancora non sta seduto perfettamente da solo, la mamma può sedersi con lui direttamente sul water, tenendo il bimbo contro di sé, appoggiando la schiena contro il muro (o rivolti verso il muro) e allargando molto le gambe: in questo modo il bambino non ha paura di stare sul water, interagisce con la mamma che gli può cantare una filastrocca o una canzoncina e impara facilmente a fare cacca e pipì anche nel water. È IMPORTANTE CHIARIRE CHE IL “SENZA PANNOLINO” NON È UN ALLENAMENTO AL CONTROLLO DEGLI SFINTERI NÉ UN MODO PER FORZARE LE TAPPE DELLO SVILUPPO DEL BAMBINO.Tenere i bambini senza pannolino fin dai primi mesi significa semplicemente non costringerli a imbrattarsi e rimanere immersi nei propri escrementi, ma aiutarli a espletare le proprie funzioni corporee in modo corretto (cioè rispondere a un loro bisogno come si fa con la fame, con il sonno, con il freddo, ecc.). Significa instaurare una profonda comunicazione con i bambini, con i loro bisogni e la loro via di manifestazione, e permettere loro di acquisire consapevolezza delle proprie naturali funzioni corporee. Il pannolino NON è necessario al bambino, è comodo per noi che ci troviamo a non dover impiegare tempo e forze per comprendere le necessità fisiche del bambino, ed è pratico per noi che ci troviamo le feci già belle impacchettate e pronte per essere gettate. Togliere il pannolino, anche nei primi mesi, non è mai una forzatura. La forzatura avviene quando, mettendo il pannolino in modo continuativo, implicitamente diciamo al bambino che quello è il luogo giusto dove scaricarsi e poi a un certo punto, verso i due o peggio tre anni, glielo togliamo e gli diciamo apertamente che quello NON è più il luogo giusto, che tutto quello che è successo prima è sbagliato, e che adesso ci si deve scaricare nel vasino.In casi come questo, molti bambini reagiscono male e possono diventare stitici: è normale, per loro questa incongruenza è un trauma. Anche perché, portando il pannolino in modo continuativo (e non sentendo mai il bagnato, in caso di pannolini mono-uso), il bambino non ha mai avuto modo di allenare la sua naturale predisposizione ad apprendere il controllo degli sfinteri e acquisire la consapevolezza delle proprie funzioni escretive; è spinto ad apprenderle in fretta e tutto d’un tratto (è un contraccolpo che neanche un adulto sarebbe in grado di ammortizzare e porta necessariamente scompensi e difficoltà).Vorrei aggiungere che in commercio, e non solo nei negozi bio, si trovano pannolini usa e getta in materiali biodegradabili a quasi il 100%, sono i natura è di WIP, sono meno inquinanti e meno irritanti per la pelle dei bambini, e per di più sono made in italy sono di un azienda di Lucca. Possono essere un compromesso per il benessere dei nostri bambini, devo aggiungere che il costo è decisamente alto rispetto ai pannolini concorrenti usa e getta, ma se si acquistano tramite dei GAS si può risparmiare.
Vi lascio il link affiliato di un libro che ho letto alla prima figlia, tratta di EC e di come togliere il pannolino.
Le parti in corsivo sono prese dal Manuale "cambiare pannolino" di mondonuovo che trovate qui
Se siete incuriositi dai pannolini lavabili leggete 7 motivi per usare i pannolini lavabilie al Linky Party di Alex