Riproduzioni di libri scolastici dal Kyoto Manga Museum
Durante i quindici mesi trascorsi a Kyoto non si contano le volte in cui, presa dallo sconforto, mi dicevo che non stavo facendo abbastanza progressi. Una cosa che ho capito con l'esperienza, e che credo possa essere utile a chiunque studi una lingua, è che difficilmente si apprende in modo uniforme e costante, in linea retta. L'assimilazione di nuovi vocaboli e della grammatica avviene spesso in modo irregolare, a periodi di rapido miglioramento ne seguono altri in cui sembra di non avanzare, ma si stanno in realtà consolidando le basi su cui andare avanti a costruire le nostre conoscenze.La fiaba di Momotaro
Dopo aver sbattuto la testa mille volte contro lo stesso kanji che non riuscite a tenere a mente, o esservi disperati perché non capite nulla se provate ad ascoltare le notizie del telegiornale, arriverà un giorno in cui, guardando un film, vi accorgerete che quasi non vi servono più i sottotitoli, o aprirete un sito in giapponese e in un attimo troverete le informazioni che cercate.L'esposizione continua alla lingua indubbiamente è di immenso aiuto, ma quel che è davvero fondamentale è la costanza nell'esercitarsi un po' ogni giorno, leggendo un articolo, guardando qualche puntata di anime o anche sforzandosi di pensare in giapponese.
Non posso dire di aver mai utilizzato propriamente il metodo All Japanese All The Time, ma la mia scrivania è decisamente monotematica.
Non è necessario essere immersi in un mare di oggetti giapponesi, ma avere la mente sempre diretta al Sol Levante di sicuro aiuta. Ascoltate musica, guardate film, leggete, cercate di divertirvi mentre imparate, ma soprattutto non lasciatevi mai e poi mai abbattere se vi sembra di non imparare quanto vorreste. Datevi un po' di tempo, e quel passaggio così ostico, o quella regola grammaticale che dimenticate sempre, un giorno diventeranno chiari senza che ve ne accorgiate.