Consigli per scrittori esordienti in rete

Creato il 03 febbraio 2012 da Patrizia Poli @tartina

Patrizia Poli

Ed ecco, qui riuniti, tutti i consigli insieme

Fatti recensire molto, soprattutto da chi ne sa meno di te, tappati il naso se nella recensione trovi errori di ortografia e svarioni culturali.

Iscriviti a tutti i gruppi Facebook dove si parla anche solo lontanamente di libri. Ricordati di frequentarli ogni giorno, salutando sempre col doveroso rispetto l’amministratore/amministratrice, inserendo cuori, fiori, pupazzi, tazzine di caffè fumante al mattino e camomille serali, elargendo baci a profusione, informandoti sulla salute di cani e gatti di tutti i partecipanti. Se danno un party per l’ennesimo iscritto sii il primo, alle cinque del mattino, a brindare con lo spumante virtuale e a far esplodere petardi on line.

 Stralcia dal tuo libro frasi a effetto, che le tue amiche possano scrivere sul loro diario segreto e condividere nelle loro bacheche.  

 Non dire mai quello che pensi, clicca su mi piace fino ad avere il crampo da mouse, anche se ti viene da vomitare, pubblicizza libri altrui che ti fanno schifo, lecca con dovizia e intensità i culi giusti.

 Mostrati sempre entusiasta di tutto ciò che dicono i blogger letterari di un certo peso,  specialmente quelli che leggono Tolstoj tutte le sere prima di dormire, e, se affermano che Dante Alighieri era un emergente da stroncare sul nascere e che Leopardi scriveva roba spassosa, tu trova qualcosa a sostegno delle loro opinioni.  

Fai passare il link del tuo libro dalle 400 alle 500 volte al giorno, con intervalli di 6 minuti esatti fra un passaggio e l’altro.

Tagga tutti, ma proprio tutti, anche l’amico salumiere, anche l’autostoppista conosciuto ad Agosto in Sardegna, anche il contatto di Los Angeles che a quest’ora dorme ma non si sa mai, magari  soffre d’insonnia.

Se muore un oscuro poeta minore dell’Uzbekistan, condividi versi delle sue impenetrabili poesie, definendolo una “perdita incolmabile” per la cultura mondiale, mostrandoti personalmente affranto. Parla di lui come se fosse di famiglia, rimpiangi i bei vecchi tempi quando tu e lui vi prendevate un caffè sotto la porta di Brandeburgo parlando insieme di Majakovskij.

Fotografa il tuo libro in tutte le posizioni, graziosamente contornato di piante, languidamente adagiato fra cuscini,  devotamente sotto la foto di padre Pio o, meglio ancora, del Papa. Se hai uno scaffale ben fornito di libri e magari pure la fortuna che il tuo cognome inizia con la M, immortalalo fra Manzoni e Moravia.  È consigliabile anche infilarlo di nascosto nella vetrina della libreria più importante della tua città, scattargli una foto col cellulare accanto al best seller milionario del momento, poi ritirarlo prima che la commessa se ne avveda.


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