Consigli su come deve essere una postazione di lavoro davvero ergonomica. (seconda parte)

Creato il 30 marzo 2011 da Kevron

Proseguiamo con i consigli di come realizzare una perfetta postazione da lavoro.

La poltrona:

vediamo le caratteristiche principali che deve possedere una buona poltrona per la tua postazione di lavoro. Per prima cosa deve avere una base stabile (almeno cinque punti di appoggio) e deve essere dotata di rotelle.

L’altezza della seduta deve essere regolabile in modo da poter portare i gomiti all’altezza del piano di lavoro; in questa posizione se non riesci a poggiare, in maniera completamente rilassata, per terra le piante dei piedi utilizza un poggiapiedi (temporaneamente anche un libro può essere una valida soluzione).

La seduta deve essere girevole in modo da non obbligare a torsioni innaturali del busto.

Quando sei seduto, la parte posteriore del ginocchio deve essere a qualche centimetro di distanza dal bordo della sedia, in modo da non ostacolare la circolazione sanguigna nella zona bassa degli arti inferiori.

I braccioli sono importanti e devono fornire una buona base d’appoggio per i gomiti e le braccia, meglio se sono regolabili in altezza.

Lo schienale è di particolare importanza, deve avere una forma che segua la curvatura naturale della colonna vertebrale e deve essere provvisto di supporto lombare. L’angolo di inclinazione rispetto alla seduta deve essere regolabile così come anche il complesso seduta-schienale rispetto al pavimento.

Come “optional” non indispensabile, ma comunque utile ci può essere il poggiatesta.

La scelta e la posizione della tastiera:

La differenza tra l’uso di una tastiera di qualità rispetto ad una generica è apprezzabile.

Puoi ridurre di molto l’affaticamento alle mani e incrementare anche la velocità di digitazione.

La posizione ottimale della tastiera è a circa 20 cm di distanza dal monitor e con uno spazio di altri 20 cm dal bordo del tavolo.

Utilizzare un poggiapolso può essere utile se soffri di affaticamento alla mano durante il lavoro.

Il mouse:

E’ la seconda periferica (dopo la tastiera) con cui interagire col computer. La forma e la dimensione di questo dispositivo sono importanti per non affaticare la mano a seguito di un utilizzo prolungato.

Per esempio utilizzare i mouse piccoli ( quelli da notebook per intenderci) costringe a tenere la mano in posizione chiusa e contratta affettandone l’affaticamento.

In alcuni tipi di attività si potrebbe utilizzare, ad esempio, una tavoletta grafica che permette di mantenere una posizione più naturale attraverso l’utilizzo di una penna.

Ancora ci sono dispositivi validi, come i trackball, che consentono di muovere le dita anziché l’intera mano per spostare il puntatore sullo schermo.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :