CONSIGLIO DI CARTA: Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Creato il 12 marzo 2014 da Redazioneyg

Per dieci minuti: un gioco prezioso a forma di libro.

Quando le parole non servono poi molto per consolare quell’amica a cui le cose proprio non vanno nella direzione che vorrebbe, anzi una direzione davanti a sé non la vede più, si può provare con un libro. Anche se quell’amica siamo noi.
Un libro ha il potere di esserci solo quando vuoi tu, e pure quando lo chiudi o se proprio non lo vuoi aprire, sta lì, pronto per quando ne avrai voglia.

E allora il consiglio è quello di giocare con il nuovo romanzo che arriva direttamente dal cuore di Chiara Gamberale. Per chi ancora non la conoscesse, si tratta di una scrittrice speciale, di una donna dolcissima e tanto delicata eppure così ferma e precisa, viva! Le sue parole schiette ma mai sfacciate, sempre dette con garbo e consapevolezza, hanno un potere pazzesco: riescono ad arrivare lì, sì, proprio lì dove fa male, ma per poi farti star meglio, per farti sentire un po’ più tua.

Il gioco che si regala attraverso il libro e che da il titolo al romanzo è “Per dieci minuti”. Le regole da seguire sono semplici: ogni giorno, per dieci minuti, ci si deve dedicare a qualcosa di nuovo, mai fatto prima, che sia insolito o qualcosa di semplice e banale, purchè sia una novità per chi gioca. E’ fondamentale che questo esperimento si ripeta tutti i giorni, per un mese.

Da questa idea l’autrice scrive un diario, raccontando questa esperienza particolare, a tratti divertente, a volte geniale, sempre inconsapevolmente terapeutica.

La storia di Chiara, che questa volta scrive in prima persona, potrebbe essere la storia di tante di noi che da un momento all’altro si ritrovano ad aver perso la stabilità che avevano, nel cuore o sotto i piedi.
Questa giovane scrittrice racconta le acrobazie del cuore con una lucidità e una trasparenza che te la fanno sentire vicinissima al tuo essere e al tuo sentire. Ha un modo squisito di spazzare via la polvere e far emergere perfettamente la realtà, pure quella antipatica che ci ostiniamo a non vedere e la sua efficienza sta nella capacità di saperci consolare, anzi, di più di insegnarci a provarci da sole. E questo vale molto.

Trovo che quando si legga un libro e in ogni pagine si trovino quelle sensazioni a cui da sole non si riesce a dare forma, colore e nome, beh… il libro diventa prezioso. E questo potrebbe essere un regalo prezioso da donare a quella persona lì, dando alle parole scritte il compito delicato di arrivare, in modo originale, dove quelle nostre non sanno arrivare. E questo potrebbe essere un regalo prezioso, che ciascuna di noi può fare a sé stessa.

Per dieci minuti, di Chiara Gamberale – la Feltrinelli


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