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Consiglio Federale del 7 agosto: tante ipotesi di riforma dei campionati

Creato il 27 luglio 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Assemblea FIGC 300x186 Consiglio Federale del 7 agosto: tante ipotesi di riforma dei campionati

Secondo quanto riporta Marco Bellinazzo sul suo Blog “Calcio & Business” in occasione del Consiglio Federale del prossimo 7 agosto 2012 si tenterà di giungere ad un accordo anche su una possibile riforma dei campionati.

Ma ci sono posizioni fra loro contrastanti.

La posizione del Presidente della FIGC Abete, è chiara: ridurre il numero di squadre.

È già il secondo anno che, d’intesa con la Lega di B, é stato previsto che qualora non si fossero iscritte società al campionato cadetto, non ci sarebbero stati ripescaggi. Fortunatamente, per il Secondo anno consecutivo, non c’é stata necessità di utilizzare questa norma perché tutte e 22 le società si sono iscritte al campionato.

La posizione della Federazione e della Lega é convergente sul fatto che va fatta una riduzione. Per quanto riguarda la Lega Pro (…) la riduzione delle società negli ultimi anni é stata fatta attraverso il meccanismo dei mancati ripescaggi. Partiamo quest’anno in 69, rispetto ad un organico teorico di 90, l’anno passato eravamo in 77 e l’anno prima ancora eravamo 85. C’é stata già una riduzione di 21 società professionistiche rispetto al format di 90 e adesso resta da fare l’ultimo passo. Speriamo di farlo attraverso una programmazione che consenta di dare certezze alle società perché é opportuno che le regole vengano conosciute con largo anticipo.

Contrario il Vice Presidente della FIGC Demetrio Albertini, che invece vorrebbe l’inserimento delle squadre cosiddette “B” (cioè espressione delle squadre di Serie A) a similitudine di quanto accade in Spagna, Germania, Inghilterra, Francia e Portogallo:

Siamo d’accordo che i 90 club di un tempo oggi siano insostenibili. Ed infatti con il blocco dei ripescaggi si è già scesi di numero. Ma chi garantisce che i 60 di cui si parla oggi assicurino autosufficienza economica, stipendi in regola, meno penalizzazioni, settori giovanili efficienti?.  in democrazia è rispettabile ogni proposta, anche nelle diversità. E vorremmo che fossero ascoltate anche le nostre – puntualizza ancora Albertini. A cominciare da quella di abbassare sì il numero dei club, ma inserendo anche le seconde squadre e conservando le due categorie. (…) Abbiamo società professionistiche virtuose che vanno difese e devono  Vedere il loro lavoro, sia economico che sportivo, valorizzato.  Abbiamo una Lega nazionale dilettanti molto importante diffusa in tutta Italia. Credo che tutti debbano giocare a calcio, non tutti possano fare i professionisti e ciò vale sia per i calciatori che per le società.

Su quest’ultima possibilità, le seconde squadre, Bellinazzo registra la forte opposizione del Presidente della Lega Pro, Mario  Macalli.

Fuori dal mondo istituzionale i ragionamenti sono ancora diversi: le grandi squadre di Serie A sembrano addirittura orientate ad un campionato ristretto a 16/18 posti con però una nuova formula europea (sullo stile della Champions) che garantisca l’accesso a 7/8 squadre per ognuno dei principali campionati (le famose Big-5: Premier Legue, La Liga, Bundesliga, Serie A, Ligue 1).


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