Consiglio per protezione perimetrale del giardino

Da Mauro

Un lettore ci chiede:

Buonasera,volevo chiedere un consiglio su quali sensori all’infrarosso passivo scegliere per la protezione perimetrale del mio giardino.Sò che ve ne sono di diverse marche,ma non tutti sono a prova di falso allarme,neanche quelli digitali. Alcuni sono molto stabili,ad esempio cito quelli commercializzati da una nota azienda italiana con la H iniziale; altri modelli invece basta un pò di vento e qualche uccellino di passaggio per provocare allarmi a ripetizione. Come riconoscere i migliori? solo quelli a doppio elemento ottico? Inoltre qualche consiglio sul montaggio: vanno sempre collocati in posizione riparata,ad esempio sotto un porticato,in modo da ridurre le interferenze, oppure sono progettati anche per essere montati su un palo in campo aperto? Grazie

La scelta dei sensori da esterno è sempre molto vincolata al sito che si desidera proteggere. Con questo non vorrei essere elusivo nella risposta, ma l’esperienza mi porta a dire che non ho mai trovato un sensore ‘perfetto’ adatto ad ogni tipo di installazione, bensì una gamma di prodotti che in una occasione piuttosto che un’altra soddisfacevano a pieno le esigenze del momento.
Concordo quindi con Lei quando dice che non tutti sono a prova di falso allarme: ci sono i più stabili, i più sensibili ed i più efficaci. La chiave del problema è nella buona installazione e nell’esperienza dell’installatore sia nel posizionamento che nella corretta taratura e conoscenza del prodotto.
Da un punto di vista strettamente installativo la necessità di collocarli in posizione riparata è una questione di grado di protezione del contenitore (il vecchio grado IP, se è familiare con questa terminologia). In genere un sensore da esterno si prevede che venga alloggiato in involucro stagno, ma se questo non è perfettamente realizzato la condensa può creare danni all’elettronica non indifferenti. Meccanicamente non ci sono grossi problemi, quindi, in teoria, possono essere montati anche su pali in campo aperto, anche se, come per qualunque oggetto lasciato esposto alle intemperie, una protezione supplementare è consigliabile più per garantirne la longevità che non il funzionamento.
Per quanto riguarda invece la tecnologia (doppio elemento, microonda, infrarosso, etc.) le variabili sono tante e, come dicevo, non esiste risposta univoca: in campi aperti e con grandi spazi si predilige la microonda per portata e sensibilità, in quelli più turbolenti il doppio PIR, in quelli molto critici la doppia o tripla tecnologia o le barriere. Ma è veramente solo un’indicazione e credo che il consiglio sel suo installatore di fiducia che ha modo di visionare il sito possa valere più di una risposta generica.
Se vorrà comunque approfondire, ci faccia sapere: sarò lieto di discutere con Lei i dettagli del suo problema.
Grazie