Comunicato stampa
TRENTINO CHIAMA EUROPA: FARE RETE PER SUPERARE I CONFINI NAZIONALI
Nel corso degli incontri organizzati dal Consorzio Vini del Trentino, le realtà coinvolte potranno presentare i propri prodotti ad un qualificato panel di buyer e importatori stranieri, con l’obiettivo di promuovere all’estero il territorio e il suo patrimonio vinicolo ed aprire nuovi sbocchi commerciali.
Trento, 16 ottobre 2014 – Far conoscere fisicamente il territorio attraverso un’esperienza diretta e favorire il dialogo e il confronto con il mondo dei produttori. Questo l’obiettivo del workshop "business to business" che il Consorzio Vini del Trentino, con la partecipazione di 13 aziende vinicole, ha organizzato nel prossimo fine settimana per dieci buyer e importatori provenienti da tutta Europa.
Ben 7 i Paesi coinvolti, tra Estonia, Repubblica Ceca, Lituania, Danimarca, Inghilterra, Olanda e Finlandia in una intensa e articolata "tre giorni" di approfondimenti, degustazioni e visite in cantina. Si inizia venerdì 17 ottobre, con uno speedtasting in compagnia dei produttori attraverso cui i buyer potranno approfondire le caratteristiche dei vini proposti: ogni azienda coinvolta avrà a disposizione 20 minuti con ognuno degli ospiti per raccontare la propria filosofia produttiva e le 4 referenze scelte in rappresentanza della propria produzione.
Si prosegue poi, nella stessa giornata, con una serie di incontri dedicati all’interno delle cantine, che proseguiranno poi anche nei due giorni seguenti, per far respirare ai visitatori la cura e l’impegno quotidiano impiegati in ogni fase del processo produttivo dagli uomini e donne che vi lavorano.
"Un’importante occasione per sviluppare l’internazionalizzazione dei vini trentini, ha dichiarato Fabio Piccoli, Responsabile Promozione Consorzio Vini del Trentino. Questo tipo di incontri, mirati e riservati ad un pubblico di professionisti altamente selezionato, ci consente di raccontare i prodotti enologici del Trentino e di individuare nuovi e qualificati partner in grado di promuoverli all’estero. Ma non solo. Attraverso il dialogo con culture differenti, gli stessi produttori possono rendersi conto di come viene percepito il vino nel resto del mondo per avvicinare sempre più l’offerta alla domanda".
Una vetrina unica, insomma, per il territorio e un concreto esempio di quel "fare rete" necessario per varcare i confini nazionali e andare a presidiare nuovi canali distributivi all’estero.
Per info:
Fabio Piccoli
Responsabile Ufficio Promozione