E sono 28. Ancora una fumata nera in Parlamento per l’elezione di tre giudici costituzionali. Si rivota domani, alle 19, per la 29esima volta. Richiesta una maggioranza dei 3/5 dei parlamentari pari a 571 voti, tutti i candidati ancora una volta sono risultati al di sotto del quorum necessario per essere eletti: Barbera 545; Sisto 527; Pitruzzella 470; Modugno 156; Piepoli 82; Luciani 8; Besostri 7. Sono stati 34 i voti dispersi, 58 le schede bianche e 32 le nulle. Per la precisione, quella di domani sarà la 29esima votazione per l’elezione del successore di Luigi Mazzella, in carica sino al giugno 2014; dell’ottava per chi succederà a Sergio Mattarella, in carica sino al 2 febbraio; e della sesta per Paolo Napolitano, in carica sino al 10 luglio.
(ANSA)
La terna di candidati Barbera-Pitruzzella-Sisto per la seconda volta di seguito non ha raggiunto il quorum di 571 voti necessari per l’elezione alla Consulta. Barbera ha ottenuto 545 sì, Pitruzzella 470 voti, mentre Sisto ne ha incassati 527. Dunque è fumata nera anche oggi, dopo quasi un anno e mezzo di fallimenti, il Parlamento si è riunito in seduta comune per provare nuovamente a eleggere i tre giudici della Corte Costituzionale, a seguito del 27esimo tentativo andato a vuoto la scorsa settimana. L’accordo maggioranza-centristi-Fi sui nomi di Augusto Barbera, Giovanni Pitruzzella e Francesco Paolo Sisto si è sfilacciato e alla prova dell’urna nessuno dei tre candidati ha raggiunto il quorum necessario di 571 voti. Nel voto di oggi in calo le presenze rispetto all’ultimo scrutinio della settimana scorsa, quando i votanti erano stati 877. Oggi invece i presenti alla seduta comune del Parlamento sono risultati 871 su 951 aventi diritto.
Pitruzzella lascia, “mancano le condizioni, mi ritiro”. “Prendo atto che non ci sono le condizioni di serenità e di contesto politico per affrontare una nuova verifica parlamentare. Anche a tutela dell’Istituzione che presiedo, ritiro pertanto la disponibilità a essere candidato alla Corte costituzionale, ringraziando coloro che mi hanno votato”. Lo afferma, Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Antitrust dopo l’ennesima fumata nera.
Rammarico viene espresso da espomenti del Pd e di Area Popolare. “Augusto Barbera è la candidatura giusta per la Corte Costituzionale. Ha una riconosciuta caratura scientifica, è un grande giurista, massimo esperto di diritto costituzionale – afferma il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda -. La sua solida cultura democratica, sempre attenta anche ai più complessi aspetti sociali, ne fa un candidato che va sostenuto con la massima convinzione dal Parlamento”. Anche Renato Schifani e Maurizio Lupi, presidenti dei senatori e dei deputati di Area Popolare, sono delusi: “Area Popolare si rammarica per il risultato negativo nella votazione di oggi per i membri della Corte Costituzionale, ma considera la terna proposta composta da personalità di valore e quindi continuerà a votarla”.
Dopo l’ennesima fumata nera, dal capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera, Arturo Scotto, viene una richiesta a Pd e Fi: “Per superare questo stallo che sta bloccando la Consulta è necessaria una proposta di metodo e di merito diversa rispetto a quella avanzata fino ad oggi. Non si può più giocare con la Corte Costituzionale e i partiti responsabili di questo stallo facciano un passo indietro. Occorre garantire indipendenza e qualità. La Corte non puo’ essere il bis della Rai o di altri organismi lottizzati”. Arturo Scotto, conversando con i cronisti a Montecitorio dopo l’ennesima fumata nera sulla Corte Costituzionale, spiega poi: “Sinistra Italiana propone a tutti i gruppi parlamentari quattro nomi di figure autorevoli e non legate ad alcuna parte politica: Silvia Niccolai, Giuditta Brunelli, Federico Sorrentino, Mario Dogliani. Esponenti del costituzionalismo democratico che potrebbero essere le figure che sbloccano la situazione”.