I film di Hollywood vengono solitamente presentati come una forma di intrattenimento, ma le loro trame spesso nascondono un ordine del giorno specifico. I film catastrofici sulla fine del mondo che si snodano attraverso svariate crisi di massa, sono particolarmente interessanti in quanto seguono tutti la stessa formula di base e omaggiano tutti le stesse entità. In questo articolo, andremo ad analizzare il film ‘Contagion’ che “insegna” ai suoi telespettatori di chi ci si può fidare e di chi no durante una crisi.
La maggior parte delle persone guarda i film per divertirsi o rilassarsi. Beh, io per primo posso dire che Contagion non è per niente divertente. In realtà, l’unica differenza tra questo film e i documentari educativi sponsorizzati dal governo e mostrati nelle scuole, è che con Contagion bisogna pagare il biglietto per essere indottrinati … e ovviamente per vedere Matt Damon. Durante la guerra fredda, venivano mostrati agli studenti video su come comportarsi in caso di attacco nucleare. Contagion condiziona le masse ad aspettarsi la legge marziale e a correre a vaccinarsi in caso di crisi.
Con una schiera di attori che comprende super star di Hollywood quali Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law e Gwyneth Paltrow, Contagion è da considerarsi un prodotto di punta per Hollywood, ma è anche propaganda per promuovere specifiche agenzie nazionali e internazionali, incoraggiando nel contempo comportamenti specifici da parte del pubblico. La trama del film sembra seguire la paura riguardo l’H1N1 del 2009, che lasciò molti cittadini incerti circa la reale pericolosità del virus. Infatti, dopo mesi di terrificanti notizie sommate ad una campagna di vaccinazione di massa, una porzione importante della popolazione concluse che la paura per l’H1N1 fosse una esagerazione e le vaccinazioni non necessarie.
Sulla scia di questa “crisi”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (nota come OMS) viene aspramente criticata e addirittura accusata di collusione con la Big Pharma per la distribuzione e la vendita di vaccini. Anche la US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) subì forti critiche dopo che le indagini rivelarono che truccò le documentazioni in merito al numero di casi reali di H1N1 (per esempio, guardate questo report della CBS News). Come risultato, le due agenzie necessitarono di ripristinare la loro credibilità e di spaventare il pubblico a morte. Qui è dove si colloca Contagion
Diretto da Steven Soderbergh, Contagion venne realizzato con la collaborazione attiva del CDC, dell’OMS e di altre organizzazioni governative: la sua funzione è chiara: rappresentare uno scenario da stato di emergenza iper realistico per giustificare le campagne di vaccinazione promosse da queste agenzie, screditando allo stesso tempo chi le criticava.
Nulla nel film suggerisce che si tratti di una realtà fittizia. Al contrario, tutto in Contagion è realizzato per sembrare il più realistico possibile, utilizzando luoghi reali e agenzie governative, per rendere la storia tanto plausibile – quanto spaventosa per le masse. Riprendendo lo slogan del film: “Niente si diffonde come la paura”. Il messaggio del film è questo: “Non abbiamo esagerato e la prossima volta che ci sarà una forte epidemia virale, ascoltateci … o morirete”.
LA FUNZIONE DEI FILM CATASTROFICI
I film catastrofici sono spesso viaggi adrenalinici che si avventurano negli affascinanti mondi del “Cosa sarebbe successo se?”. Mentre alcuni attingono a piene mani dalla fantasia, altri, come Contagion, cercano di enfatizzare il realismo. Questi film fanno breccia su moltissimi spettatori perché è molto facile impersonificarsi. I film catastrofici sfruttano la paura latente causata dai recenti avvenimenti sulla psiche delle persone, attingendo dall’ansia e dai traumi che essi provocano, al fine di creare tensione e terrore nello spettatore. Viene quindi introdotta come migliore (e unica) soluzione quella proposta dall’ordine del giorno dell’elite. Specifici gruppi e organizzazioni vengono considerati utili e degni di fiducia durante il periodo della crisi, mentre altri vengono rappresentati come ostacoli e perfino traditori. Il dramma che segue diventa un caso di programmazione predittiva, in quanto le misure adottate nel film per risolvere il problema risulteranno normali, se mai si verificassero nel mondo reale.
Nel suo libro Propagandes Silencieuses (Propaganda silenziosa), il giornalista e scrittore Ignacio Ramonet descrive il messaggio che fa costantemente da sottofondo ai film catastrofici:
“In tutti i casi, il disastro provoca una sorta di ‘stato di emergenza’ che garantisce tutto il potere alle autorità statali: la polizia, l’esercito o la protezione civile. Descritte come le soluzioni finali, queste istituzioni sono le uniche in grado di affrontare i pericoli, il disordine e il degrado che minacciano la società, grazie alle loro strutture e alle loro conoscenze tecniche. (…) Come se fosse impossibile presentare al pubblico un disastro che non venisse risolto dalle autorità statali e dai poteri governativi. “
- Ignacio Ramonet, “Silencieuses Propagandes”
Assieme all’estrema importanza delle autorità, le masse vengono inevitabilmente presentate come un branco di idioti impanicati che devono essere tenute all’oscuro di tutto.
“Un’altra costante trovata nei film catastrofici è l’infantilizzazione dei civili. Spesso lo spettro completo della catastrofe e il pericolo che le masse dovranno affrontare viene nascosto. Vengono tenute fuori da ogni processo decisionale, con l’eccezione di manager e specialisti tecnici (ingegneri, architetti, imprenditori) che vengono, a volte, chiamati per intervenire sulla crisi, ma sempre tramite le autorità statali.
L’opinione pubblica è spesso distratta dall’intrattenimento spazzatura e viene incoraggiata ad obbedire senza riserve ad una elite ‘paterna e benevola’ che sta facendo di tutto per proteggerli.
Questi aspetti, insieme ad altri, dimostrano che i film catastrofici, al di là del loro valore di intrattenimento, rappresentano anche una ‘risposta politica’ ad una crisi. Dietro una narrazione fantastica naive, viene comunicato al pubblico un sottile messaggio: il profondo desiderio del sovrano di vedere entità come l’esercito e gli uomini di spicco della polizia prendersi carico del ripristino e della ricostruzione di una società in crisi, anche se questo significasse sacrificare in parte la democrazia “.
- Ibid.
Contagion segue perfettamente lo schema di Ramonet. Fin dall’inizio, specifiche organizzazioni vengono ritratte come i “bravi ragazzi” della situazione e viene dato loro automaticamente il potere di agire su larga scala, stiamo parlando dei FEMA, dell’OMS, della Croce Rossa Americana e del CDC.
Quale soluzione propone allora Contagion, nel caso insorga una malattia mortale? La legge marziale e le vaccinazioni di massa. Cosa succederebbe se accadesse realmente? Stessa cosa, legge marziale e vaccinazioni di massa. Le masse porrebbero quesiti riguardo alle drastiche misure, che potrebbero non rivelarsi necessarie? No, perché centinaia di ore di contenuti mediatici hanno preparato le masse a questo tipo di situazione. Andiamo ora ad analizzare i vari messaggi che si possono trovare in Contagion.
LA PAURA SI DIFFONDE PIU’ VELOCEMENTE DEI GERMI
Il film inizia, mostrando come poche persone malate, durante la loro routine quotidiana, possano facilmente contaminare migliaia di persone. Il significato dell’introduzione è semplice: Un virus mortale può diffondersi in tutto il mondo nel giro di pochi giorni. Questo scenario realistico ma terrificante è un modo molto efficace per coinvolgere il pubblico e provocare uno stato d’ansia/paura. Durante queste scene, la fotocamera, si concentra per più secondi su oggetti comuni che possono trasmettere germi, come i bicchieri, in modo da far riflettere lo spettatore: “Hey, anche a me sono capitate queste cose, potrei essere benissimoio! Aaaah! ”
La maggior parte di coloro che vengono infettati dal virus non vivono a lungo. In una serie di scene strazianti, uno dei personaggi principali, Mitch Emhoff (interpretato da Matt Damon), vede la moglie e il figlio morire a causa del virus. Gli spettatori osservando questa tragedia pensano: “Ehi, questa è la cosa più terribile che potrebbe accadermi! “
Questo film è stato lanciato nei cinema a soli due anni dall’epidemia di H1N1 e dal battage mediatico che la circondava, fomentando la paura latente delle persone. Queste scene di Contagion riattivano la “paura per il virus” che venne instillata a suo tempo e ne aumentano la dose. Dopo alcuni minuti di scene che inducono al panico, la maggior parte dei telespettatori dirà “Oh mio Dio, qualcuno faccia qualcosa per questo virus! Il ragazzo nel film ha perso la moglie e il figlio, è terribile!”. I nostri erori allora si prendono la responsabilità di risolvere la situaizone…casualmente sono gli stessi che hanno contribuito alla realizzazione del film.
LE ORGANIZZAZIONI CHE CI SALVERANNO
In Contagion, non appena il virus diventa una minaccia, l’intero governo americano fugge in una “località segreta” e “cerca un modo di lavorare online”. Nel frattempo, specifiche organizzazioni non governative (ONG), presenti nella vita reale, vengono identificate nel film come gli “eroi” e le persone su cui fare affidamento. A queste organizzazioni vengono garantite automaticamente affidabilità e legittimazione. Tuttavia, coloro che conoscono i piani dell’elite mondiale per un Nuovo Ordine Mondiale sanno che queste organizzazioni spingono l’agenda illuminata e tutto ciò che ne consegue. In breve, il film dice: “Se una crisi come questa dovesse accadere, il governo sparirebbe, la democrazia verrebbe sospesa e le ONG prenderanno il controllo della situazione”.
Le agenzie individuate dal film sono:
Così, sulla scia di una “crisi biologica”, il governo democraticamente eletto dagli americani viene destituito e organizzazioni specifiche (CDC, OMS, FEMA, l’esercito americano) si fanno carico di tutti gli aspetti della società. Questo atto di forza conduce a 2 scenari: la legge marziale e i campi di civili.
LA LEGGE MARZIALE
In Contagion, il virus mortale si chiama MEV-1 e la reazione a livello sociale viene rappresentata in un determinato modo. In primo luogo, la popolazione in generale, viene raffigurata come stupida e idiota, del bestiame incline alla violenza. Le masse vengono mostrate in preda al panico, che urlano, che rubano, che combattono o che saccheggiano. Questo porta ad un interruzione dell’ordine sociale e ad una assenza di leggi.
I cittadini vengono quindi diretti ai campi FEMA
I TEORICI DELLA COSPIRAZIONE
Se nel film specifici gruppi e organizzazioni vengono definite dal film come “competenti” e “affidabili”, altri gruppi sono trattati in maniera ben diversa, stiamo parlando dei media alternativi. Personificati da un blogger di nome Alan Krumwiede (interpretato da Jude Law), i mezzi di comunicazione alternativi vengono presentati come fonti inaffidabili traviati dal sensazionalismo e dal desiderio di profitto. In altre parole, il film fa intendere che le informazioni non provenienti da fonti “ufficiali” non sono valide e da considerarsi potenzialmente pericolose. Diciamo che non è esattamente un messaggio “pro” libertà di parola.
Fin dall’inizio, Alan Krumwiede viene rappresentato come un blogger inaffidabile con una discutibile etica del lavoro e che non riceve molto rispetto dal giornalismo, né dalla comunità scientifica. Quando cerca di far pubblicare le sue storie in un giornale chiamato The Chronicle, viene sempre respinto in quanto non porta sufficienti prove. Quando prende contatti con uno scienziato per avere informazioni sul virus gli viene risposto: “Il blogging non vuol dire scrivere, è fare graffiti con della punteggiatura”.
Nonostante questa mancanza di rispetto da parte degli “organi competenti”, Alan Krumwiede ha un vasto pubblico e si vanta con orgoglio dei suoi “Milioni di visitatori unici al giorno”. Sul suo sito, sostiene che vi sia una cura per il virus-1 MEV chiamata Forsythia ma viene nascosta dai poteri forti per poter vendere vaccini. Consiglia anche ai suoi lettori di non farsi vaccinare.
Il governo a quanto pare non tollera questo tipo di dissenso. Krumwiede viene inseguito da un agente sotto copertura per farlo arrestare. Quando scopre il piano contro di lui, l’agente gli dice: “Alan, non ho avuto scelta, hanno visto il tuo blog”. Appaiono quindi agenti del governo dal nulla e arrestano Krumwiede per “frode alla sicurezza informatica, cospirazione e probabilmente carneficina”.
Si apprenderà poi che Forsythia era una menzogna e che Krumwiede guadagnò 4,5 milioni promuovendolo sul suo sito. Il capo della Homeland Security vorrebbe metterlo in galera per un tempo “molto, molto, lungo”. Tuttavia, a causa della sua popolarità, Krumwiede esce su cauzione, nelle parole del capo della Homeland Security: “Evidentemente, ci sono 12 milioni di persone folli come te”.
Il personaggio di Alan Krumwiede e il modo in cui viene raffigurato sono interessanti per diversi motivi. In primo luogo, rifletteno la crescente influenza dei blog e dei siti web alternativi sull’opinione pubblica – un fenomeno recente che non si sposa bene con il desiderio dell’elite di aver il monopolio sull’informazione. Raffigurando questo personaggio come disonesto, corrotto e perfino pericoloso per il pubblico, il film ne giustifica l’arresto. Nessuno però nel film sembra notare che tutto ciò è in aperto contrasto con il primo emendamento.
In secondo luogo, quando venne rilasciato il vaccino per l’H1N1 nel 2009 e vennero organizzate le campagne di vaccinazione di massa, molti cittadini e figure autorevoli tra cui funzionari della sanità pubblica, medici e specialisti parlano male di tutto questo. Essi sostennero che il vaccino non fosse necessario, non sufficientemente testato e che avrebbe avuto effetti collaterali negativi. Associando la figura corrotta di Alan Krumwiede con il movimeto “anti-vaccino”, il film getta discredito su tutti coloro che mettono in dubbio la necessità di campagne di vaccinazione di massa. Se un altro virus dovesse colpire, gli spettatori di Contagion potrebbero essere più inclini ad ignorare questi movimenti. In altre parole, il film dice: “I teorici della cospirazione sono dei bugiardi corrotti, pericolosi per la sicurezza pubblica e dovrebbero essere arrestati. Non ascoltarli. Fanno soldi con delle cure fasulle. Tuttavia, i buoni sono coloro che guadagnano ancora più soldi dalla vendita di falsi vaccini. Ascoltate le autorità e vaccinatevi … o morirete “.
LA SOLUZIONE FINALE
Dopo mesi di orrori e centinaia di milioni di morti emerge una soluzione finale che salverà l’umanità: la vaccinazione di massa.
Coloro a cui viene fatto il vaccino ricevono il privilegio di indossare un braccialetto con un codice a barre che permetterà loro di aggirarsi per i luoghi pubblici come supermercati o negozi.
CONCLUDENDO
Contagion può essere presentato come un lavoro fittizio, ma comunica alcuni messaggi importanti che le autorità vogliono che il pubblico accetti. Per fare ciò, il film definisce un problema specifico che si è effettivamente verificato nel passato, identifica le agenzie che dovrebbero farsi carico della situazione e propone l’unica soluzione necessaria per risolvere il problema. Questa soluzione non è bellissima: Lo scioglimento del governo, l’imposizione della legge marziale, la creazione di campi civili, le campagne di vaccinazione forzate e la soppressione della libertà di parola. La democrazia e i diritti civili vengono sospesi sommariamente e si può iniziare ad assistere alla creazione di una società fortemente controllata e monitorata (con i codici a barre).
I film catastrofici come Contagion sono creati per il puro intrattenimento o vengono utilizzati anche per insegnare al pubblico ciò che è accettabile e cosa non lo è durante il verificarsi di una catastrofe? L’Organizzazione Mondiale della Sanità parteciperebbe ad un film semplicemente per far divertire la gente? Curiosità: Il film è stato rilasciato in DVD nello stesso periodo in cui l’OMS venne accusata di aver esagerato sul tasso di mortalità della nuova influenza H5N1. L’OMS ha recentemente permesso la pubblicazione di controverse ricerche che mirano a sviluppare una versione più potente del virus. Potrebbe una versione del virus venir appositamente rilasciata per giustificare la legge marziale? Aspetta, forse non dovrei dire cose del genere. Non voglio essere arrestato per “frode informatica, cospirazione e strage”.