“Sarà una grande partita”, dice il tecnico bianconero, “è la prima volta da molto tempo che giochiamo i quarti di finale, naturalmente siamo gli outsider contro una delle favorite del torneo ma non siamo venuti qui per perdere. Vogliamo provarle tutto per vincere e desideriamo capire di quanto siamo capaci. Si vedrà domani come ci schiereremo, forse aggiungerò un centrocampista. Dobbiamo dimostrare una grande disciplina tattica e giocare con molta concentrazione. Le squadre italiane sono normalmente molto attente tatticamente, io voglio cercare di dare qualcosa di più. Non è sempre possibile, in special modo contro squadre forti come il Bayern ma vedremo ciò che accadrà”.
“Il Bayern è un punto di riferimento per noi”, continua Conte, “non solo sul campo ma anche come società. Abbiamo provato ad individuarne i punti deboli, li abbiamo studiati e ci siamo preparati molto bene. Conosciamo i nostri punti di forza e le loro debolezze, anche se sono poche. Stiamo parlando di una squadra che ha sempre segnato almeno una rete, che è sempre in grado di vincere la partita e di rimontare”. “Se qualcuno mi avesse detto”, conclude il tecnico delle Juventus, “sedici mesi fa che avrei vinto lo scudetto e sarei arrivato a questi quarti di finale non ci avrei creduto. Ma abbiamo grandi giocatori di grande personalità e questa è la ragione per la quale siamo qui oggi. Se perderemo avremo comunque imparato molto”.
Gianluigi Buffon ricorda bene quella sera di tre stagioni fa quando, all’Olimpico, la Juventus fu presa a pallate dal Bayern in una partita decisiva per superare la fase a gironi: “Ci presero a pallonate dall’inizio alla fine e forse da quella partita iniziai ad avere problemi alla schiena. Quella fu la peggior prestazione europea della Juve, almeno da quando io sono a Torino. Oggi però lo spirito e la consapevolezza che ci accompagnano sono molto diversi da quelle di tre anni fa”. “Quando abbiamo intrapreso la strada che ci ha condotto fino a qui”, continua il portiere bianconero, “nessuno si aspettava che potessimo bruciare così le tappe. Però è accaduto e ce lo siamo meritati. Abbiamo ancora margini di miglioramento, ma è bello poter venire a Monaco, sapendo di potercela giocare contro il Bayern, grazie al nostro gioco e alle nostre caratteristiche. Se basterà bene, se no avversari saranno stati più bravi, nella vita può capitare. L’importante sarà non avere rimpianti, ma non credo capiterà, perché finora nei momenti cruciali abbiamo sempre dimostrato di essere maturi per affrontarli”.
“Non ho idea di quanto ci manchi per essere considerati un top team”, chiude Buffon, “ma questo banco di prova ci dirà molto, siamo curiosi di affrontarlo. Ci aspettano due partite intense e mi auguro che siano equilibrate”. Una difesa imperforabile, “questo anche grazie a ragazzi come Barzagli, Bonucci e Chiellini, grandi campioni spesso sottostimati e sottovalutati, perché troppo normali per essere da copertina. In tutta onestà insieme sono il miglior trio difensivo on il quale ho avuto il piacere e l’onore di giocare. Hanno una sintonia e una predisposizione al sacrificio che ho riscontrato in pochissimi altri giocatori”.