Conte ha cambiato i volti dei protagonisti, con Marchisio in avanti al fianco di Vucinic, ma non il modulo né la mentalità: «Prima di oggi si parlava dei centrocampisti in debito di ossigeno e io per ripicca li ho fatti giocare tutti e quattro…”, sorride, “Non conta con quanti attaccanti si gioca, ma quanti giocatori porti nella fase offensiva. Marchisio poteva fare questo ruolo, dando una mano a difendere e diventando una vera e propria punta in quando si attaccava. Lui e Vucinic si intendono a meraviglia. Claudio ha dato un’interpretazione al ruolo moderna e completa, diventando una vera e propria punta quando Mirko giocava tra le linee. L’occasione fallita? Lì in effetti mi è venuto un mezzo collasso, ma lo perdono, vista l’ottima partita che ha giocato”.
La Juve ha dato una grande risposta dopo l’eliminazione dalla Champions, mostrando di aver subito assorbito la delusione: “Ma non si doveva essere delusi né andare in depressione, perché siamo arrivati tra le prime otto squadre in Europa e questa è una cosa straordinaria. Siamo in testa al campionato dallo scorso anno e se una squadra così, deve deprimersi dopo essere uscita contro il Bayern Monaco, vuol dire che non capisco nulla di calcio…”.