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Conti Gruppo Espresso a fine 2013: utile in calo così come il fatturato

Creato il 26 febbraio 2014 da Digitalsat

Conti Gruppo Espresso a fine 2013: utile in calo così come il fatturatoSi è riunito oggi a Roma, presieduto dall'Ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2013 presentati dall'Amministratore Delegato Monica Mondardini.  

Andamento del mercato

Nel corso del 2013 il perdurare della recessione economica ha avuto significativi riflessi sul settore editoriale, che ha registrato andamenti negativi sia per quanto concerne la raccolta pubblicitaria che le diffusioni di quotidiani e periodici.
Gli investimenti pubblicitari, secondo i dati Nielsen Media Research, hanno mostrato un calo del 12,3% rispetto al 2012.
Tutti i mezzi tradizionali hanno riportato flessioni significative della raccolta: la stampa (-21,2%), la televisione (-10,0%) e la radio (-9,3%). Anche internet, dopo anni di crescita sostenuta, ha registrato una battuta d'arresto (-1,8%, esclusi i motori di ricerca in quanto non rilevati da Nielsen).
Per quanto concerne in particolare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, sia quotidiani che periodici hanno riportato flessioni molto significative (-19,5% e -23,9% rispettivamente); la pubblicità nazionale è scesa del 24,5% e quella locale ha registrato un calo meno accentuato, -14,7%.
Quanto alle diffusioni, il trend declinante già registrato nei passati esercizi si è accentuato, in un contesto di generalizzata crisi dei consumi, sia per i quotidiani che per i periodici: stime interne basate su dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) indicano nel 2013 una flessione delle vendite dei quotidiani del 10,1%. 

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell'esercizio 2013
I ricavi netti consolidati del Gruppo, pari a €711,6mn, registrano un calo del 12,4% rispetto al 2012 (€812,7mn), come conseguenza della crisi che interessa l'intero settore.
I ricavi diffusionali, pari a €248,0mn, mostrano una flessione del 5,8% rispetto all'esercizio precedente (€263,2mn), in un mercato che, come sopra riportato, continua a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (-10,1%).
Le buone performance delle testate del Gruppo, in rapporto ai segmenti di mercato di riferimento, si confermano anche nel 2013.
Sulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine 2013/III) e ADS (Dicembre 2013), la Repubblica si riconferma quale primo quotidiano per numero di lettori medi giornalieri (2,8 milioni) e per copie vendute (edicola, abbonamenti e altri canali di legge).
Prosegue, inoltre, lo sviluppo dei prodotti digitali del quotidiano (Repubblica+ e Repubblica Mobile), che a dicembre 2013 hanno superato i 75 mila abbonati.
Il network dei quotidiani locali, sempre secondo le ultime rilevazioni Audipress, registra 3 milioni di lettori medi giornalieri ed, infine, L'Espresso è al primo posto tra i newsmagazines con 2 milioni di lettori. Complessivamente il Gruppo a fine dicembre ha superato i 96 mila abbonati alle edizioni digitali di tutte le sue testate giornalistiche.
I ricavi pubblicitari, pari a €403,0mn, hanno registrato una flessione del 15,4% sull'esercizio precedente.
Per settore, la stampa registra un decremento della raccolta pubblicitaria del 19,5%, con una contrazione inferiore a quella dell'intero comparto (-21,2%); la flessione è risultata più accentuata per i periodici e più contenuta per i quotidiani locali.
Anche le radio subiscono un calo sensibile, -9,5%, sostanzialmente in linea con quello dell'intero comparto (-9,3%).
Sostanzialmente stabile, infine, la raccolta su internet, -0,9%, in un mercato che ha registrato una leggera flessione (-1,8%). A questo proposito, si segnala l'ottimo andamento delle audience dei siti del Gruppo: essi hanno raggiunto una media di 1,8 milioni di unique browser giornalieri, con un incremento del 4% rispetto al 2012 (dati AWDB, esclusi utenti tablet e smartphone). In particolare, Repubblica.it ha registrato 1,4 milioni di utenti unici nel giorno medio, confermandosi come primo sito di news in lingua italiana e portando il proprio vantaggio sul secondo sito di informazione al +24% (dati AWDB), ed anche i siti dei quotidiani locali hanno mostrato un significativo sviluppo con un +17% di audience.
I ricavi diversi, pari a €27,0mn, sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al 2012 (€28,6mn).
I costi totali registrano una riduzione del 9,6%; escludendo le attività di edizione digitale e televisione digitale terrestre, i cui costi sono aumentati in quanto attività in sviluppo, si registra un calo dell'11,2%, grazie alle ulteriori misure di razionalizzazione poste in essere, in particolare nelle aree industriali ed amministrative.
Il margine operativo lordo consolidato è pari a €63,5mn rispetto ai €102,4mn del 2012; la società ha registrato €16,8mn di oneri di riorganizzazione.
Il calo del margine operativo lordo ha riguardato in modo particolare le attività più fortemente esposte all'andamento del mercato pubblicitario, radio e quotidiano nazionale; buona, invece, la tenuta del margine operativo lordo dei quotidiani locali, relativamente ai quali il calo del fatturato è stato interamente compensato con la riduzione dei costi.
Il risultato operativo consolidato è pari a €31,3mn rispetto ai €60,4mn dell'esercizio precedente.
Il risultato netto consolidato riporta un utile di €3,7mn, contro €21,8mn del 2012.
La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore miglioramento, passando dai -€108,1mn di fine 2012 ai -€73,5mn del 31 dicembre 2013 con un avanzo finanziario di €34,6mn.
L'organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine dicembre a 2.425 dipendenti, in diminuzione di 111 unità rispetto al 31 dicembre 2012. L'organico medio del periodo è sceso del 4,7% rispetto a quello dell'esercizio precedente, passando da 2.614 a 2.492 dipendenti.

Il Direttore Amministrazione e Bilancio della società, dott. Gabriele Acquistapace, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico delle finanze che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

Il bilancio 2013 della capogruppo
Il fatturato della Capogruppo è stato pari a €342,7mn (€403,9mn nel 2012). Il risultato operativo si è attestato a €1,2mn (€21,8mn nel 2012). Il risultato netto è stato pari a €21,5mn (€33,9mn nel 2012).
Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2013
Il Consiglio di amministrazione proporrà all'Assemblea dei soci, convocata per il giorno 16 aprile 2014, di non distribuire, relativamente all'esercizio 2013, alcun dividendo e di destinare l'utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiunto il 20% del capitale sociale.
Verifica dell'esistenza dei requisiti d'indipendenza dei consiglieri e dei sindaci Il Consiglio di amministrazione ha proceduto a verificare l'esistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri, confermando con tale qualifica la prof.ssa Agar Brugiavini, il prof. Giorgio Di Giorgio, la d.ssa Silvia Merlo, l'ing. Elisabetta Oliveri, il prof. Tiziano Onesti, il dott. Luca Paravicini Crespi ed il dott. Michael Zaoui, nonché i requisiti di indipendenza ed onorabilità dei componenti del collegio sindacale.
Principali eventi successivi alla chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione della gestione
Nel corso dell'ultimo quinquennio l'industria editoriale italiana ha registrato significativi decrementi dei ricavi a causa, principalmente, dell'andamento negativo degli investimenti pubblicitari, che hanno subito la prima drastica riduzione nel 2009 e poi nuovamente e con intensità equivalente nel 2012, periodi entrambi caratterizzati da un'economia in fase fortemente recessiva.
Per illustrare quanto precede è sufficiente considerare che, sulla base dei dati Nielsen, gli investimenti pubblicitari nel 2013 sono diminuiti, in termini nominali, del 36% rispetto a quelli del 2007 e gli investimenti sulla stampa hanno registrato, nello stesso periodo, una riduzione del 57,5%. Alle difficoltà di cui sopra, si sono aggiunte quelle relative alle diffusioni di quotidiani e periodici, interessate non solo dalla generale crisi dei consumi ma anche dal processo di trasformazione digitale.

Il nostro Gruppo ha superato brillantemente la crisi
del 2009, recuperando nel 2011 i livelli di redditività pre-crisi e conseguendo una forte riduzione dell'indebitamento, grazie al processo di profonda ristrutturazione realizzato nel biennio 2009-2010.
A fronte della seconda ondata di crisi, manifestatasi nell'ultimo trimestre del 2011 e perdurata nei due esercizi successivi, il Gruppo ha messo in atto piani per l'accelerazione dello sviluppo digitale da un lato e per ulteriori riduzioni dei costi dall'altro.
Ciò ha consentito di attenuare gli impatti negativi della crisi, registrando nel 2012 risultati positivi in un settore altamente deficitario e conseguendo un risultato leggermente positivo anche nel 2013.

Per l'esercizio 2014,
il mantenimento del successo nei prodotti tradizionali, la riduzione dei costi ad essi riferiti, lo sviluppo del digitale e la valorizzazione degli asset televisivi restano le linee guida della gestione del Gruppo. Con riferimento ai costi, il Gruppo ha intrapreso nuove e incisive azioni di riduzione.
Con riferimento alla valorizzazione degli asset televisivi, si segnala che ad inizio ottobre il Gruppo ha siglato un accordo non vincolante relativo ad una possibile integrazione tra le attività di operatore di rete della controllata Rete A e Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), controllata da Telecom ltalia Media. L'operazione attualmente in fase di negoziazione, grazie all'integrazione dei Mux di TIMB e di Rete A su un'unica piattaforma tecnologica digitale, creerebbe 1'operatore di rete indipendente leader in Italia.

Per quanto riguarda le attese sui risultati dell'esercizio 2014
la visibilità resta limitata in quanto essi sono fortemente dipendenti dall'evoluzione del mercato pubblicitario, relativamente al quale si registrano segnali incerti: se, da un lato, la radio appare in ripresa, dall'altro, l'evoluzione della pubblicità su stampa rimane critica.


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