Il trend quest’anno è ancora in aumento tanto che, riporta Radio Vaticana, una parte della classe dirigente vorrebbe reintrodurre l’induismo come religione di Stato, come accadeva prima del 1990, per porre un freno al dilagare delle conversioni. Il superiore regionale dei Gesuiti, padre Lawrence Maniyar, rivela che oggi -dopo 60 anni di presenza della Chiesa-, ci sono circa ottomila cattolici.
La Chiesa cattolica, attraverso le missioni gesuite, ha fatto il suo ingresso in Nepal nel 1951 su invito del governo allora in carica, con il compito di educare i giovani e assistere i bisognosi, tanto che oggi le scuole gestite dai Gesuiti sono tra le più richieste. Oltre alle scuole, la Compagnia di Gesù in Nepal gestisce quattro parrocchie, tre centri sociali per orfani, tossicodipendenti e non vedenti, una scuola speciale per disabili e otto cliniche mobili, che riesce a tenere in piedi con il lavoro di soli 25 tra padri e fratelli e l’aiuto di suore e laici.