:: ESTASI
E TRANCE, SACRO E PROFANO
Dal
Salento all’Asia siberiana, indonesiana e tibetana, dal sufismo nordafricano,
turco e pakistano al sincretismo centroafricano e cubano: un’edizione del
Festival, a distanza di quasi 20 anni, ancora dedicata agli "effetti
collaterali e benefici" delle musiche, dei riti, delle danze dei popoli, ai
loro stati extra-ordinari, per la guarigione o identificazione mistica e
sociale.
Estasi
e trance, nella dimensione sacra e profana, tradizionale e urbana, analogica e
digitale, in un programma che parte dalla musica e, attraverso la ritualità, il
movimento e il teatro, racconta le visioni, le emozioni, i bisogni e le migrazioni
degli uomini nei secoli, da Nord a Sud, da Oriente a Occidente.
Questa
edizione è dedicata alla memoria di Giorgio Di Lecce e Massimiliano Di Massa,
amici e ricercatori che già nel 1995 contribuirono con il loro sapere
etnomusicale e sociologico alla realizzazione del Festival di quell’anno,
dedicato ai riti, e alla pubblicazione di "Trance" (ed. Virus) e del libro
"Musica, rito e aspetti terapeutici nel Mediterraneo" (ed. Erga).
Davide
Ferrari
direttore Festival
:: PROGRAMMA DAL 12 AL 15 SETTEMBRE 2013
> Giovedì 12 Palazzo Rosso
h
21:00 Mbira trance
Stella
Chiweshe Zimbawe
La
Mbira, musica e strumento a pizzico che porta agli stati alterati di coscienza
e alla comunicazione con gli Dei, suonata dalla "Regina della Mbira", la prima
donna dell’etnia Shona a rappresentare una tradizione per secoli concessa solo
agli uomini, e per questo perseguitata e imprigionata.
h
21:45 Le fou de l’historie
Achille
Akapko Benin
La
ritualità voodoo della cultura Fon e Yoruba: musica percussiva, canti e danza
afro sia tradizionale che riletta in chiave contemporanea, messa in scena da
Akapko, danzatore e musicista da anni con Koffi Koko, accompagnato da
percussionisti di tradizione, Medard Sossa e Moussa Sanou.
> Venerdì 13
Castello
D’Albertis
h
18:30 Zeit Mantra
Friedrich Glorian Germania
Ontheground Project Italia
L’
esperienza sonora delle campane tibetane integrata da azioni e visioni. Una
performance multisensoriale realizzata da due artisti europei con dedizione
verso l’Oriente: Friedrich Glorian, polistrumentista maestro di ritmiche e
canti dell’India e Roberto Rossini, storico performer metropolitano.
Palazzo
Tursi
h
21:00 Canto armonico sciamanico
Tran
Quang Hai Vietnam
Il
canto armonico della tradizione sciamanica siberiana, emissione vocale
simultanea di due e più note, tecnica unica per efficacia musicale e
terapeutica, presentata da uno dei più grandi esperti al mondo, insignito della
Legione d’Onore in Francia per la sua ricerca dedicata alla voce.
> Sabato 14 Palazzo Ducale
h
16:00 The conference of the birds da F. U. Attar
Tapa
Sudana Indonesia
Da un
poema persiano del XII secolo, l’attore indonesiano ripropone secondo il suo
stile del Teatro dei Tre Mondi una creazione che lo vide con Peter Brook dal
1979 al’91
h
17:00 Riti elettrici in Guinea Conakry docufilm
Julien
Raout, Florian Draussin Francia
Dalle
cerimonie mistiche dei villaggi alla nightlife notturna, un viaggio estatico
nella trance della chitarra elettrica che ha rivoluzionato la tradizione della
Guinea Conakry e della world music Africana.
h
18:00 Danza rituale del Benin
Koffi
Koko Benin
Tribalità
e stile contemporaneo europeo, iniziato ai riti animisti Nago e Yoruba, fin
dall’infanzia danza per le divinità e gli antenati. Giunto in Francia sviluppa
uno stile estremamente singolare che unisce la danza Afro e la coreografia
europea.
h
21:00 Ritmi santeri
Olu
Batà Cuba/Italia
Ritmi
dalle percussioni Batà e canti provenienti dalla tradizione Yoruba nel rito
della Santeria cubana, culto sincretico che ha negli Orisha la forma
immateriale. Guidati da Marco Fossati, da oltre 20 anni studioso di questa
musica, con ospite d’eccezione Humberto Oviedo.
> Domenica 15 Palazzo Ducale
h
18:00 Dervisci sufi
Dervisci
Mevlevi Sema Ensemble Turchia
La
confraternita dei Dervisci Mawlawiyya è stata fondata dal poeta e mistico
persiano Jalal al-Din Rumi. La musica sufi dei Mevlevi, per le sue
caratteristiche spirituali e meditative, aiuta i credenti ad avvicinarsi a Dio.
Il rituale, chiamato Sema, condotto dallo Cheikh Nail Kesova, prevede una danza
rotatoria dove il semazen, danzatore, inizia a girare su se stesso pronto a
ricevere il Kerem-i Ilahi, la parola di Dio.
Workshop
Tran
Quang Hai
Canto
armonico
> Sabato 14, Domenica 15
Koffi
Koko
Danza
afro