Scritto da Rosanna
Aumenta il bilancio dei morti a Gaza. I raid israeliani, hanno iniziato da cinque giorni la loro strage. Malgrado il coprifuoco imposto, dieci i bambini le vittime. Ormai l'unica soluzione rimasta ai civili è quella di barricassi in casa e non uscire per nessun motivo anche al di la del coprifuoco. L'aviazione d'Israeleconferma che, per quanto possibile, le vittime civili saranno limitate. Anche se le promesse stanno a zero, visto che comunque il bilancio delle vittime è già alto. Come la famiglia nel rione Nasser, che è morta sotto le macerie della loro palazzina perché è stata centrata da un missile. Altre giovani vittime, una nel campo profughi di al-Shati, una bambina di 9 anni con il papà e una di appena 18 mesi. Il totale da mercoledì sono 70 morti mentre i feriti sono 650. Anche nella zona dell'eccidio degli Aldalu regna il silenzio, la rabbia e lo sconvolgente dolore. Ci si chiede il perché di questi atti così violenti che si sono abbattuti su di loro. Ormai in giro per la striscia, non si vede più nessuno oltre qualcuno che si avventura in giro, e chi proprio non può farne a meno. Medici, giornalisti, tecnici questi i pochi che possiamo intravedere nelle deserte vie. I negozi rimangono chiusi, pochissimi sono aperti per i generi di prima necessità che il governo assicura che siano stati distribuiti. Ma i supermercati rimangono inesorabilmente deserti. I bambini restano sigillati in casa, le scuole sono chiuse, e i genitori preferiscono farli giocare in casa piuttosto che per strada. Un clima di terrore che da la sensazione che forse non finirà molto presto.