Ho sempre avuto paura
di essere lasciata sola. Di essere abbandonata. È la mia più grande debolezza. Forse
perché le persone, ad un certo punto e senza spiegazioni, se sono andate con
una costanza incredibile. Prima duravano circa tre mesi; al terzo puntualmente
impazzivano e svanivano nel nulla. Questa cosa a lungo andare ha minato la mia
fiducia verso gli altri e ha fatto radicare dentro di me l'assoluta incapacità
di vivere il presente.
Vivo ogni rapporto con
il senso della temporaneità. Dentro di me, in un posto piccolo e nascosto, c'è
la convinzione, o meglio, la consapevolezza che prima o poi sarò di nuovo preda
della solitudine.
Purtroppo questo anno
e mezzo non ha fatto eccezione.
E ora, conto i pezzi
rimasti di me.
Li conto e mi dico che
mai più crederò a qualcuno. Mai più offrirò affetto e attenzioni a piene mani.
Mai più permetterò di farmi attaccare addosso l'etichetta del "mai
abbastanza".
Io sono abbastanza. E
lo sono con tutte le mie dannate imperfezioni. Con le paure, le paranoie, le
assurdità, i sogni, l'ironia, la rabbia, la dolcezza, la premura, la forza, la
cocciutaggine, la sensualità. Con tutte queste cose insieme e molto di più.
Sono stanca di essere
data per scontata. Sono stanca che quanto faccio sia considerato
"dovuto". Sono stanca di dare l'impressione che sarò sempre là, anche
se vengo trattata come una merda.
Adesso dico basta.
Adesso, io non faccio
più passi verso nessuno.
Adesso conto io.
Foto di blanklives
http://blanklives.deviantart.com/
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