Conto Termico o Detrazione 55%? Un confronto all’americana

Creato il 04 febbraio 2013 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

Per gli interventi di risparmio energetico degli edifici è più conveniente fare affidamento agli incentivi messi a disposizione dal Conto Termico oppure è meglio optare per la detrazione 55% per gli interventi di riqualificazione energetica (almeno fino al 30 giugno 2013)?

Ad esempio si potrà scegliere tra Detrazione del 55% e Conto Termico per la realizzazione  di impianti solari termici di piccola taglia.

Le due opzioni, infatti, si sovrappongono per cui è possibile scegliere una soluzione o l’altra. Per aiutare i nostri lettori nella scelta, abbiamo realizzato un vero e proprio “confronto all’americana”, mettendo a confronto le caratteristiche dei Conto Termico con quelle specifiche della Detrazione 55% (per un confronto tra Detrazione 55% e 50% consulta il post Detrazione 50% o Detrazione 55%, quale è la scelta giusta?).

Il Conto Termico intende operare dove le misure incentivanti citate non possono essere scelte o per mancanza di specifiche competenze (vedi pubblica amministrazione) o per scelte di tipo tecnico-finanziario. Dunque, non si tratta di una misura “assorbente” di incentivazione in quanto sarà sempre necessario  accedere alle altre misure sia nel caso in cui risulti dal decreto stesso esplicitamente esclusa l’incentivazione (ad esempio per interventi di grandi dimensioni ) o ci siano casi in cui gli strumenti di incentivazione attuabili siano concorrenti ma sempre mutuamente esclusivi.

Ma andiamo con ordine e iniziamo il confronto all’americana.

Finanziamenti a disposizione e loro fonte
A questa voce emerge la prima differenza tra i due sistemi di incentivazione. Il Conto Termico può contare su un tesoretto complessivo di 900 milioni di euro, ripartito tra incentivi per i privati (700 milioni) e incentivi per le pubbliche amministrazioni (200 milioni di euro).

Da dove arriva questa somma di denaro? Semplificando al massimo, possiamo dire che la copertura finanziaria che ha permesso di mettere a disposizione i 900 milioni per il Conto Termico arrivano da un leggero incremento delle tariffe che tutti i contribuenti pagheranno sulle bollette del gas.

La Detrazione 55%, invece, è una misura di fiscalità generale e non prevede dunque un plafond complessivo. Esistono, ovviamente dei tetti di spesa massima detraibili, così come già avviene per la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.

Per esempio, si può detrarre fino a 100.000 euro per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella.

Per interventi riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi, il valore massimo della detrazione 55% è di 60.000 euro.

L’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università consente una spesa massima detraibile di 60.000 euro

Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione consentono una Detrazione 55% di una spesa fino a 30.000 euro (per maggiori informazioni sulle spese detraibili leggi Detrazione 55%, ecco gli importi detraibili per gli interventi).

Incentivo e detrazione, una differenza che “conta”
Anche le modalità di erogazione dei benefici sono diversi per chi sceglie l’opzione degli incentivi del Conto termico e per chi, invece, si affida al bonus fiscale previsto dalla Detrazione 55%.

Per il Conto Termico, infatti, gli incentivi vengono erogati direttamente dal GSE che provvede a versare sul c/c tramite bonifico dell’avente diritti gli incentivi maturati. La Detrazione 55%, invece, prevede uno “sconto” sul pagamento dell’Irpef, la cui entità dipende dalla capienza fiscale del dichiarante e dall’entità dell’imposta lorda.

Chi può chiedere cosa
Mentre il Conto Termico è aperto, con le dovute differenze, a privati e pubbliche amministrazioni, la Detrazione 55% si applica solo ai privati, cioè a titolari di redditi soggetti a Irpef o Ires.

Durata dell’incentivo
A seconda del tipo di intervento, gli incentivi erogati con il Conto Termico durano 2 o 5 anni (per ulteriori dettagli leggi Conto Termico, ammontare e durata degli incentivi).

Le rate della Detrazione 55%, invece, durano per 10 anni, in base alla capienza fiscale.


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