E’ stato proprio il gap tra la dichiarazione dei redditi vicina allo zero ed il valore dei beni posseduti individuati dalle Fiamme Gialle, ad indurre l'Autorità Giudiziaria a disporre i sequestri di dieci unità immobiliari, undici autovetture, quote di conferimento e capitale sociale di otto società, 13 conti correnti, tre prodotti assicurativi, cinque libretti di risparmio, tre depositi titoli, sei buoni postali, per un valore complessivo che si aggira intorno ai tre milioni di euro.
I re della truffa stati scoperti dalla Guardia di Finanza sono un gruppo di sei persone, tutte italiane e già rinviate a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. A loro, a fronte di redditi dichiarati vicini allo zero, sono stati sequestrati appartamenti, automobili e conti correnti per tre milioni di euro.
E’ il risultato di un’operazione tra Milano e la Calabria che ha visto impegnate le fiamme gialle nell'operazione preventiva disposta dal gip di Milano Antonella Bertoja. Pare che i sei facessero parte di un presunto gruppo criminale transnazionale. A dar forza a questa pista seguita dalle indagini ci sarebbero forti legami con esponenti della criminalità in vari Paesi europei.
Affiliazione che avrebbe introdotto in Italia, Francia e Regno Unito, utilizzando falsa documentazione di accompagnamento, sigarette provenienti dall'Estremo Oriente, per un totale di circa 23 tonnellate.