"Contraband" era un termine comunemente usato nell'esercito degli Stati Uniti, durante la guerra civile americana, per descrivere un nuovo status per alcuni schiavi fuggiti, o per coloro che si arruolavano nelle forze dell'Unione dopo che l'esercito (e il Congresso degli Stati Uniti) aveva stabilito che gli Stati Uniti non avrebbero riconsegnato gli schiavi fuggiti ai loro ex padroni confederati, e perciò, in quanto tali, venivano classificati come ... contrabbando.
Molti vennero usati come braccianti, per sostenere gli sforzi dell'Unione, e ben presto cominciarono a pagare loro un salario. Gli ex schiavi si installavano in dei campi, vicino alle forze dell'Unione, e l'esercito contribuiva a sostenere ed educare adulti e bambini, tra i rifugiati. Migliaia di uomini provenienti da questi campi si arruolarono nelle truppe di colore degli Stati Uniti, quando cominciò il reclutamento, nel 1863.
Anche se diventare un "contraband" non significava la piena libertà, molti schiavi lo ritenevano un passo in tale direzione. Il giorno dopo la ""decisione di Butler" (di arruolare gli ex-schiavi), molti più schiavi fuggiti arrivarono a Fort Monroe e chiesero di diventare "contraband". Poiché il numero di ex-schiavi era diventato troppo grande per essere alloggiata all'interno del Forte, i "contrabands" eressero un accampamento all'esterno della base affollata, sulle rovine della città di Hampton, bruciata dai confederati. Chiamarono il loro nuovo insediamento, "Grand Contraband" (anche se fu soprannominato "Slabtown" ). Alla fine della guerra, nell'aprile del 1865, meno di quattro anni dopo, circa 10.000 schiavi fuggiti avevano ottenuto lo status di "contraband".
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Donbass è come il sud Italia.
Quindi potrebbe essere utile analizzare le posizioni polarizzate che molti hanno appreso per quanto riguarda l'Ucraina. Per eludere tali opinioni radicate,... Leggere il seguito
Il 30 giugno 2015 da Nicovendome55
ATTUALITÀ, OPINIONI, POLITICA, SOCIETÀ -
La seconda ondata
Intervista di Peter Jellen. della Rivista Online "Telepolis", a Robert Kurz, del 18 e 19 luglio del 2010 Peter Jellen: Mr. Kurz, negli ultimi tre anni, la... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Macedonia. Incontro Gruevski-Zaev per risolvere la crisi, ma con poco ottimismo
di Giacomo Dolzani Si sta tenendo in queste ore a Skopje, capitale della Macedonia, un nuovo incontro tra il premier, Nikola Gruevski, ed il leader... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Giacomo Dolzani
POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Il problema dell’Europa
Europa: è piuttosto insopportabile che il capo di un governo nazionale sia (o anche solo sembri) il massimo determinatore dei destini di popoli che non l'hanno... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Subarralliccu
SOCIETÀ -
Fa più notizia la sentenza della Corte Suprema rispetto alla strage in Tunisia.
La notizia è che negli Stati Uniti la Corte Suprema ha legalizzato in tutti gli stati il matrimonio tra omosessuali e che in Italia si è festeggiato come se... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Lorenzo Zuppini
CULTURA, SOCIETÀ -
Padre
Il ruolo del padre per un figlio è fondamentale. Per crescere, maturare, fortificarsi. Un padre forte, attivo, che si impone quando è necessario, che sa dire... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Dfalcicchio
CULTURA, OPINIONI