Ricercatori della Università della California, San Francisco, hanno analizzato 18 studi basati su dati individuali di 40.000 donne dell'Africa sub-sahariana, da cui emerge una correlazione tra l'uso del contracettivo ormonale iniettabile DMPA e un aumento dei nuovi casi di HIV nelle donne. Le evidenze scientifiche sulla contraccezione con preparati iniettabili per cui può aumentare il rischio di infezione è perché Depo è costituito da combinazioni di ormone che potrebbero alterare il tratto genitale della donna, sistema immunitario o batteri vaginali, che potrebbero aumenterare il rischio per le donne di contrarre l'infezione da HIV.Per lo studio sono stati raccolti i dati di 18 studi condotti nell'Africa meridionale ed orientale, allo scopo di analizzare il rischio di infezione con l'HIV in rapporto all'uso di contraccettivi.Dalla meta-analisi è emerso che le donne che utilizzavano il medrossiprogesterone acetato depot (DMPA, Depo Provera) o il noretisterone enantato (NET-En, Noristerat), entrambi contraccettivi iniettabili, avevano un rischio di infezione maggiore di circa il 50% rispetto a quelle che non ricorrevano ad alcun tipo di contraccezione, oltre che considerevolmente più elevato rispetto a chi usava un contraccettivo orale.I risultati dello studio sono stati pubblicati online il 9 gennaio sulla rivista scientifica The Lancet Infectious Diseases. In base alle informazioni comunicate da parte degli autori, in tutto il mondo, sono circa 144 milioni le donne che usano la contraccezione ormonale. Circa 41 milioni di donne usano i contraccettivi iniettabili come il Depo-Provera e 103 milioni prendono la pillola contraccettiva per via orale,Per Giovanni D'Agata, presidente dello " Sportello dei Diritti ", le donne ad elevato rischio di HIV devono essere informate che i contraccettivi iniettabili a base di solo progestinico potrebbero aumentare il loro rischio di contrarre l'infezione.
Lecce, 10 gennaio 2015