Contrastare l’ansia con la vita attiva

Creato il 22 giugno 2015 da Abcsalute @ABCsalute

Vita sedentaria e ansia - iStockphoto
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L’ansia è un disturbo frequente nella società odierna, eppure non sempre la causa è psicologica: l’energia vitale potrebbe essere ostacolata da una vita troppo sedentaria.

Diabete, obesità, sovrappeso. Finora sono state queste le patologie ritenute una diretta conseguenza della sedentarietà, e a queste oggi si aggiunge un altro disturbo: l’ansia.
Perché una vita sedentaria provoca l’ansia? I ricercatori del Centre for Physical Activity and Nutrition Research della Deakin University, in Australia, guidati da Megan Teychenne hanno condotto 9 studi per verificare come e quanto una scarsa o assente attività fisica riesca a influenzare la salute della mente oltre quella del corpo. È emerso che trascorrere tutto il tempo libero a guardare la TV, giocare ai videogiochi e mangiare snack stando sul divano sono comportamenti deleteri per corpo e mente. Il motivo potrebbe risiedere in un’eccessiva stimolazione del sistema nervoso che, impegnato per troppe ore davanti a uno schermo, provoca delle importanti difficoltà a dormire bene generando, così, uno stato di irrequietezza e ansia.

Questo è il primo esito degli studi ancora da analizzare nel dettaglio, ma che evidenzia un possibile legame tra sedentarietà e ansia. Per quanto possa sembrare a prima vista esagerato, possiamo pensare a semplici episodi della quotidianità per renderci conto che, anche se non siamo davanti a uno schermo, la mancanza prolungata di attività fisica o semplice movimento ci rende inquieti. Pensiamo all’attesa durante una lunga fila in banca oppure al semaforo: anche se non abbiamo fretta e siamo in orario, dopo poco tempo ci sentiamo irrequieti e ansiosi. Il motivo potrebbe risiedere in un accumulo di energia che, non usata per il movimento, trova nell’ansia una strada per esprimersi.

Le ricerche australiane non sono concluse, e la stessa Teychenne ha affermato che

È importante comprendere i fattori comportamentali che possono essere collegati all’ansia per sviluppare strategie basate sull’evidenza per la prevenzione e gestione di questa malattia. La nostra ricerca ha dimostrato che le prove riscontrate suggeriscono un’associazione positiva tra seduta di tempo e sintomi di ansia. Tuttavia, il senso di questo rapporto deve ancora essere determinato attraverso studi longitudinali e interventistici.

Bisogna dunque capire se è la sedentarietà a causare l’ansia o viceversa. In merito allo studio sul rapporto tra ansia e vita sedentaria è stato pubblicato un articolo sulla rivista BMC Public Health. Nell’attesa di conoscere gli sviluppi della ricerca, consigliamo di seguire i consigli del nostro personal trainer Andrea Frisina su come svolgere una vita attiva per vivere bene e tornare in forma.


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