Contrasti all’accoglienza degli immigrati

Creato il 11 giugno 2015 da Paolopol

È ormai chiaro che non c’è accordo tra gli stati dell’Unione Europea per la definizione del piano che avrebbe dovuto regolamentare l’accoglienza degli immigrati.

In Italia si allarga il fronte non disponibile all’accoglienza degli immigrati

Le notizie che arrivano da Bruxelles smentiscono le parole dei vari Gentiloni, Renzi e Mogherini i quali ritenevano che l’Unione Europea, seppure con qualche modifica, alla fine avrebbe adottato il piano di trasferimento dei migranti, per dare un concreto aiuto all’Italia.

L’Agenda Immigrazione che, inizialmente avrebbe dovuto essere adottata a partire da Luglio, ben che vada slitterà a Settembre; le divisioni che sono emerse sui meccanismi di ripartizione obbligatoria di quote di migranti sono tali che non escluderei il completo fallimento dell’iniziativa. Lo schieramento di Stati contrari è massiccio: paesi Baltici, Polonia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Portogallo, Bulgaria e Ungheria hanno contestato sia il sistema di calcolo per determinare le quote di immigrati da ripartire, sia l’obbligatorietà del provvedimento, avendo un elettorato interno fortemente critico sull’immigrazione.

Questa situazione fa emergere una prima domanda: per quale ragione solo noi Italiani dobbiamo sentirci umanitariamente così impegnati al punto di andare ad aiutare le barche dei migranti in acque internazionali? La prima logica risposta dovrebbe essere che la maggioranza del popolo italiano rappresentata dai partiti al governo condivide l’attuale politica di accoglienza degli immigrati. Così sembra non essere perché l’unico settore che si è sempre espresso in modo inequivocabile e invariato nel tempo a favore dell’immigrazione è quello dell’estrema sinistra, oggi ben rappresentato da Sinistra Ecologia e Libertà . Ho trovato on line un interessante articolo pubblicato sul sito lavoce.info dal titolo “ Immigrazione e preferenze politiche degli elettori”. Le conclusioni degli autori sono chiarissime:“i flussi migratori spostano l’elettorato verso i partiti favorevoli a una regolamentazione più restrittiva del fenomeno”.

Ciò è confermato da quanto sta succedendo in questi giorni; non sono più solo i Maroni gli Zaia ed i Toti dell’opposizione a esternare un forte contrasto alle politiche del governo sull’accoglienza degli immigrati, ma anche settori dello stesso Partito Democratico.

Il Corriere della Sera, di oggi 10 giugno 2015, riferisce che, a partire da Felice Casson (in ballottaggio a Venezia per la nomina a sindaco) e finire a molti sindaci della Toscana, molti si stanno dimostrando riluttanti ad accogliere nuovi immigrati nei loro Comuni; e che la situazione stia diventando pericolosa lo si deduce dal fatto che il Ministro dell’Interno ha raccomandato ai sindaci d’individuare disponibilità alloggiative, cercando di non diffondere dati sulle destinazioni per evitare tensioni sociali e politiche.

Si sussurra che il governo stia pensando di utilizzare caserme, ostelli, parrocchie e case di privati con il rischio di aumentare ancora di più il contrasto all’accoglienza degli immigrati, non avendo alcuna idea di come interrompere o, perlomeno, diminuire l’afflusso di immigrati.


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