________________________________________________________________
L’espressione “la prospettiva relazionale” coincide con un titolo del 1978, anno di pubblicazione in Italia dell’opera (del 1976) La prospettiva relazionale. I contributi del Mental Research Institute di Palo Alto dal 1965 al 1974, a cura di Paul Watzlawick e John H. Weakland, Casa Editrice Astrolabio. Ad essa dobbiamo la scoperta di concetti e pratiche ancora vive nell’ambito psicoterapeutico. C’è da dire subito, però, che le professioni d’aiuto nel campo sociale sono interessate al lavoro sociale, non al lavoro psicologico: la prospettiva relazionale sociologica enfatizza l’idea delle azioni condivise in vista di scopi «aperti», mentre la prospettiva relazionale psicologica punta alla comprensione di quelle strutture di relazioni patologiche che intrappolano i comportamenti individuali per effetto di interazioni plurime ripetute.
Alla base dei due diversi paradigmi troviamo le due distinte ottiche con cui può essere osservata la relazione sociale:
- una ci consente di pensare a un’azione sociale nel vero senso del termine, dove i soggetti sono relativamente liberi di fabbricare il loro futuro e le loro condizioni del vivere,
- l’altra, invece, ci spiega come si determinano i meccanici condizionamenti che costringono gli attori a comportarsi in modi fissi e spesso estranei alla loro possibilità di comprensione.
L’opera di PIERPAOLO DONATI, Introduzione alla sociologia relazionale, FRANCO ANGELI, edita la prima volta nel 1983 e giunta alla sesta edizione nel 2002 riassume la teoria poi confluita ne Il paradigma relazionale nelle scienze sociali: le prospettive sociologiche, in Invito alla sociologia relazionale. Teoria e applicazioni e in Teoria relazionale della società: i concetti base e [scheda personale di Pierpaolo Donati].
Scheda di orientamento alle letture essenziali per comprendere la sociologia relazionale di Pierpaolo Donati.
PAOLO IAGULLI, La sociologia relazionale di Pierpaolo Donati. Una breve introduzione “ meta-sociologica”