Contributi INPS per il regime dei minimi: guida al calcolo

Da Raffa269

Vediamo con una breve Guida in sintesi come i "Contribuenti Minimi" versano i contributi previdenziali all'INPS, considerando le modalità di calcolo i dati di cui avrete bisogno per il calcolo ed il versamento, oltrechè le scadenze.
Quali contributi Previdenziali devo versare?
Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione tra contribuenti che sono iscritti ad una cassa previdenziale e che verseranno i contributi secondo le loro regole dai cosiddetti professionisti senza cassa che invece si dovranno iscrivere alla gestione separata INPS al superamento dei 5.000 euro di prestazioni occasionali o 30 giorni di lavoro.

I professionisti senza autonoma cassa di previdenza infatti ed iscritti conseguentemene alla Gestione separata Inps, dovranno effettuare il versamento del contributo INPS in acconto e saldo come vedremo nel seguito in sede di dichiarazione dei redditi modello Unico.

Vi ricordo, perchè è stato anche nel mio caso fonte di discussione con il classico contabile dei clineti che senza batter ciglio ti chiamano dicendo "Dottore ha sbagliato" il contributo previdenziale del 4% addebbitato obbligatoriamente a titolo di contributo previdenziale integrativo in fattura non è obbligatorio da addebbitare nel caso di coloro che non sono iscritti alla cassa ma alla Gestione separata

Questi ultimi saranno soggetti alla ritenuta d'acconto del 20 e saranno computati nel calcolo del famoso limite dei 30 mila euro.

Vi segnalo quali sono nel frattempo le casse attualmente presenti:

  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza a favore degli avvocati.
  • Cassa Nazionale di previdenza per gli ingegneri ed architetti;
  • Cassa Nazionale di previdenza ad assistenza per i geometri;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e periti commerciali;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari (ENPAV);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei farmacisti (ENPAF);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei consulenti del lavoro (ENPACL);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei medici (ENPAM);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli infermieri professionali (ENPAPI);
  • Cassa Notariato;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli psicologi (ENPAP);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei chimici, dottori agronomi e dottori forestali, dei geologi (EPAP);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei biologi (ENPAB);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI).

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Su cosa si calcolano i contributi previdenziali dei contribuenti minimi

La base di calcolo è il reddito imponibile INPS che andrà considerato al netto delle perdite pregresse facendo distinzione al fatto che vi sono alcuni che sono iscritti alla gestione separata INPS degli artigiani/commercianti e che verseranno i contributi INPS sulla base del reddito dichiarato relativo all'anno precedente e poi vi sono anche i lavoratori autonomi privi di altra
copertura previdenziale professionisti "senza cassa" che verseranno i contributi INPS periodicamente. Per ulteriori approfondimenti potete leggere direttamente sul sito dell'INPS la determinazione del reddito imponibile previdenziale per i contribuenti minimi.
I contributi previdenziali ed assistenziali devono essere dedotti prioritariamente dal reddito di impresa o di lavoro autonomo
determinato in base al regime in esame, nei limiti in cui trovano capienza in tale reddito. L'eventuale eccedenza è deducibile dal reddito complessivo del contribuente icosì come disciplinato dall'articolo 10 del Tuir.

In pratica cosa devo prendere a titolo di reddito assoggettato ad INPS il reddito loro indicato nel rigo CM6 meno l'ammontare delle perdite pregresse indicate nel rigo CM9 (considerate che annualmente il numero del rigo potrebbe subire variazioni ma il concetto non cambia). Per approfondimenti leggete la Circolare Inps n. 79 del 5 giugno 2009.

Deduzione dei contributi INPS per i contribuenti Minimi
Al pari di quanto avviene per gli altri però c'è da dire che i contribuenti che versano i contributi potranno anche portarli in deduzione dal reddito comprsi anche quelli versati all'INAIL e quelli compresi quelli corrisposti dal titolare dell'impresa
familiare per conto dei propri collaboratori, sempre che gli stessi risultino fiscalmente a carico del titolare, ai sensi dell'articolo 12 del TUIR compresi anche quelli versati per conto dei collaboratori dell'impresa familiare che non risultino fiscalmente a carico, a condizione che il titolare dell'impresa non abbia esercitato la rivalsa sui propri collaboratori.

Quando versare i contributi INPS

Le scadenze sono quelle previsti per gli altri titolari di partita Iva per cui sarà fissata per il 16 giugno o 16 luglio con l amaggiorazione dello 0,4% per quello che concerne il versamento del Saldo e per il primo acconto INPS mentre il secondo ed ultimo acconto andrà versato il 30 nomevembre e così via.

Per il quanto vi ricordo sempre il minima che si aggira intorno iai 4 mila euro e che può variare annualmente ma anche questo sarà specificato nell'articolo di approfondimento.

A tal fine vi segnalo l'articolo dedicato alla gestione separata INPS dove troverete tutte le informazioni necessarie ad avere un quadro chiaro dei versamenti a cui andranno incontro anche i contribuenti che aderiscono al regime dei minimi.

Novità
Con ilnuovo regime dei minimi introdotto dalla legge di stabilità 2015 il contributo minimale potrebbe non essere più dovuto: leggi anche le altre novità dal 2015.

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