Contro le forze del bene - Recensione - PC

Creato il 05 maggio 2015 da Intrattenimento

Sarà riuscito l'ennesimo erede spirituale di Dungeon Keeper a essere un degno erede di Dungeon Keeper?

È dal 1997 che Dungeon Keeper è Dungeon Keeper e, seguito ufficiale a parte, nessun titolo riesce a scalfirne la fama e, soprattutto, a raggiungerne la qualità. Forse solo Evil Genius di Demis Hassabis è riuscito a intaccarlo, ma per il resto i dungeon del male sono pieni dei cadaveri di chi ha tentato inutilmente l'assalto al castello schiantandosi contro le mura. Il titolo della Bullfrog di Peter Molyneux viveva di equilibri così delicati e perfetti che qualsiasi tentativo di modificarli ha prodotto solo disastri, come dimostra la versione mobile di recente pubblicazione, che definiamo vergognosa per essere gentili. Dungeons, uscito ormai più di quattro anni fa, era uno dei "nuovi Dungeon Keeper" più accreditati. Purtroppo la voglia di renderlo adatto a tutti costrinse gli sviluppatori a una serie di grossi compromessi che ne minarono in parte il risultato. A nostro giudizio era un titolo comunque discreto e godibile, ma non certo al livello della fonte d'ispirazione. Dungeons 2 riparte da Dungeons, ma tenta di seguire una strada diversa così da conquistarsi una sua autonomia all'interno del genere. Il concept di base è sempre lo stesso: nei panni di un signore del male bisogna accumulare potere sviluppando dei grossi labirinti sotterranei da cui trarre sostentamento. I dungeon vengono attaccati regolarmente da eroi del bene che vogliono espugnarli per razziarne i tesori e ucciderci, quindi bisogna difenderli piazzando trappole e creando un esercito di nefande creature che gli infilino in gola le armature appena lucidate. Oltre alla parte gestionale, in Dungeons 2 è stata inserita una sezione RTS, in realtà legata a stretta mandata con l'altra. Di base i servitori dell'oscuro signore del sottosuolo possono, anzi, devono recarsi in superficie per svolgere diverse missioni. Ad esempio potrebbero dover distruggere un avamposto del bene, oppure ottenere i favori di una razza per incrementare le proprie fila. Non mancano scontri campali contro eroi particolarmente potenti e sequenze simil-GDR con oggetti da trovare e personaggi con cui parlare.

twittalo! Abbiamo scavato nei meandri di Dungeons 2: vediamo cosa abbiamo trovato nella nostra recensione

Combatti e scava

Una delle critiche maggiori che sono state mosse a Dungeons 2 è la relativa semplicità delle due sezioni in cui è diviso. Realmforge viene accusata di aver semplificato eccessivamente la parte RTS e di aver automatizzato troppo le truppe nel dungeon. Non ci stupiamo delle critiche, che partono anzi da dei dati di realtà, ma le consideriamo fuorvianti. Un titolo va osservato nella sua completezza, non nelle sue singole parti. Spieghiamo meglio: i singoli elementi, una volta esaminati, devono essere inseriti in un quadro complessivo e vedere come si rapportano con gli altri. Si tratta di una regola aurea che dovrebbe valere sempre quando si recensisce un videogioco. Quindi la domanda da porsi non è tanto se la parte RTS e quella gestionale di Dungeons 2 funzionano singolarmente, ma se funzionano una volta messe insieme. Viste le dinamiche di gioco, è probabile che un aumento generale della complessità avrebbe comportato non pochi problemi nell'affinamento degli equilibri. Alcune scelte di compromesso appaiono molto più naturali se le si osserva in azione, invece di usarle per paragoni impropri. La partita tipo di Dungeons 2 richiede di fare attenzione a molti elementi contemporaneamente. Nel dungeon bisogna scavare aree edificabili, costruire stanze, reclutare lavoratori e truppe, ricercare nuove stanze, magie, trappole e così via. Insomma, ci sono moltissimi compiti da svolgere usando un'interfaccia dedicata, incentrata sulla mano del signore del male, che permette di compiere tutta una serie di azioni in modo naturale e dinamico (una volta presa la giusta confidenza). L'interfaccia della sezione RTS cambia e diventa molto più canonica, in modo da semplificare il movimento delle truppe schierate. Raccontiamo una situazione tipo: scavando una galleria i nostri servitori hanno fatto irruzione in una stanza piena di ragni giganti, contemporaneamente il dungeon è finito sotto l'attacco di un nutrito manipolo di eroi, che le trappole piazzate all'ingresso hanno rallentato ma non fermato. In superficie, intanto, siamo arrivati in prossimità di un accampamento nemico che dobbiamo attaccare. Insomma, la situazione è complessa e bisogna correre ai ripari. Immaginate di doverlo fare con un sistema che richieda interventi diretti su tutti i fronti. Sarebbe il caos. Così, la tanto vituperata automatizzazione delle truppe nel dungeon, in una situazione del genere, più frequente di quanto sembri, appare come una manna dal cielo che fluidifica il gioco, impedendo all'azione di appesantirsi. Stesso discorso per la relativa semplicità della parte RTS. È vero che i combattimenti non richiedono l'impiego di chissà quale tattica per essere vinti, ma viene da pensare che passare troppo tempo a elaborare le proprie mosse in superficie renderebbe difficile la vita nel sottosuolo, che nel mentre giacerebbe dimenticato. Dungeons 2 - Trailer di lancio

Diamoci una scossa

D'altro canto è vero che Dungeons 2 è un titolo complessivamente facile. I suggerimenti continui della pur divertente voce narrante, tradotta e doppiata davvero bene in italiano, uniti alle semplificazioni di cui sopra, rendono semplice la vita del giocatore, che spesso si deve limitare a fare quanto gli viene detto. La situazione migliora un po' nelle missioni avanzate, ma i momenti in cui si rischia di essere sconfitti in modo clamoroso sono rari. Quando si è avviato a dovere il dungeon e si sono piazzate abbastanza trappole, non si perde mai il controllo della situazione e i pericoli sono sempre gestibili. Niente a che vedere con i difficilissimi livelli avanzati di Dungeon Keeper, insomma, ma probabilmente non è nemmeno questo che si voleva per Dungeons 2. La campagna single player si finisce in 15-20 ore, ma va considerato il lato multiplayer e la possibilità di dedicarsi alle divertenti schermaglie autonome che aggiungono tempo di gioco. Altro difetto da segnalare è la complessiva inutilità delle magie. Ce ne sono più di venti in totale da ricercare, ma di veramente utili ce ne sono solo un paio. Soprattutto quelle offensive tornano comode in ben poche occasioni, mentre è vitale l'incantesimo di richiamo delle unità guerriere in un singolo punto per velocizzare l'assembramento dell'esercito. Dal punto di vista tecnico il titolo di Realforge fa un lavoro discreto e nulla più. Stilisticamente ci troviamo di fronte al classico fantasy cartoonesco dai colori saturi e dai tratti caricaturali molto marcati. Insomma, è qualcosa di già visto che segue una scia di titoli ben precisa, a partire proprio da Dungeon Keeper, passando per World of Warcraft e MOBA vari. Lo stesso identico discorso si può fare per la colonna sonora, accompagnamento disimpegnato che non si evidenzia mai per creatività od originalità, nonostante non sia disprezzabile.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • Processore Intel Core i7 -4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 8.1
  • Requisiti Minimi
  • Sistema operativo: Windows Vista (SP2) 32bit
  • Processore: AMD o Intel, 3GHz Dual-Core o 2.6 GHz Quad-Core
  • Scheda video: Intel HD4400, NVIDIA GeForce GT 440/GT 650M, AMD Radeon HD 7750/R5 255M
  • RAM: 3 GB
  • DirectX: 9.0c
  • Spazio su disco: 5 GB
  • Requisiti Consigliati
  • Sistema operativo: Windows 7 x64 (SP1)
  • Processore: AMD Quad-Core @ 3.8 GHz o Intel Quad-Core @ 3.2 GHz
  • Scheda video: AMD Radeon R7 265 o NVIDIA GeForce GTX 650
  • RAM: 4 GB

Pro

  • Gameplay fluido e complessivamente riuscito
  • Ottima la gestione del dungeon
  • Livelli avanzati intricati

Contro

  • C'era veramente bisogno che la voce narrante ci dicesse tutto?
  • Stilisticamente anonimo

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :