Controsesso: lo strano caso di Anna Maria Ferrero

Creato il 01 ottobre 2013 da Paveloescobar
Come sapranno i miei amatissimi milioni di lettori, guardo il cinema italiano sostanzialmente di un tempo che fu, in particolare quello dei decenni anni 60 e 70. Soprattutto nella prima parte dei 60 ci fu una buona ondata di film a episodi e recentemente mi son scontrato con il film “Controsesso”, di tre episodi, il primo diretto da Franco Rossi, il secondo da Marco Ferreri e il terzo da Renato Castellani. Un film a episodi interessante, riuscito, simpatico e per certi versi avanti rispetto a quell’epoca. Pensando al primo episodio "Cocaina di domenica" e al terzo, c’era qualche elemento un po’ sexy, un po’ anni 70 e per questo fu sottovalutato. Nel primo episodio c’è proprio Anna Maria Ferrero, in coppia con Nino Manfredi. Fu la sua ultima apparizione cinematografica, e forse, la sua migliore interpretazione. Aveva solo 30 anni e non essendo contenta fino a quel momento della sua carriera si ritirò inaspettatamente. L’avevo vista in un altro film, “La notte brava”, diretto da Mauro Bolognini, ma in una parte secondaria, di conseguenza non la notai nettamente, anche perché è un film corale. L’ho rivisto, lei è veramente brava ma ripeto, non c’era solo lei, c’erano un sacco di attori, come Tomas Milian e Franco Interlenghi, o attrici come Rosanna Schiaffino. In “Controsesso” è protagonista esuberante, con una parte cucitela addosso! Durante la visione, mi chiedevo: “Brava quest’attrice! Però non ricordo dove l’ho vista!”.
Finita la visione, vado in Internet e scopro la “drammatica” verità: fu il suo ultimo film. Proprio nel momento di una probabile raggiunta maturità, decise di lasciare il mondo del cinema probabilmente per un senso di ripicca. Un vero peccato perché ho la vaga sensazione che abbiamo perso un’attrice talentuosa che poteva dare tanto alla storia del cinema. Forse chissà se ci fosse stato qualche critico che avesse parlato bene di tale film, forse le cose sarebbero andate diversamente. Per curiosità ho visto “Cronache di povere amanti” di Carlo Lizzani e qui aveva già un ruolo importante (aveva solo 20 anni) al fianco di Marcello Mastroianni. Insomma dalla visione di questi tre film, deduco che l’attrice aveva doti abbastanza duttili, qualità di non poco conto. Mi auguro che eventi di questo tipo non accadano più: è chiaro che staccare la spina ogni tanto fa bene, però non a lungo tempo, dato che gli anni non tornano mai indietro.   

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