Convegno dell’AICS sull’immigrazione al Palazzo Cavarretta

Da Agueci

Frontiere simboliche e il modo per abbatterle

“Il Processo d’immigrazione: ruoli coinvolti, gestione e prospettive”, è stato il titolo che ha guidato nei giorni scorsi i lavori di un convegno, organizzato dall’AICS di Trapani, svolto presso l’Aula Consiliare di Palazzo Cavarretta. Il momento aveva l’obiettivo di «elaborare – si legge nell’invito - progettazioni con il coinvolgimento della società multietnica che vive sul nostro territorio. Nel contempo l’evento vuole offrire al territorio della Provincia lo stato dell’arte rispetto alla gestione del processo d’immigrazione e individuare con il pubblico e il privato sociale le prospettive d’intervento, generando promozione della salute tanto per la popolazione migrante che per quella accogliente». L’incontro, che ha avuto come uditori alcune classi dell’Istituto Livio Bassi di Trapani e alcuni cittadini interessati al fenomeno, ha trattato un annoso problema che è «l’immigrazione - ha detto Mariza Cottone - come risorsa da coltivare». Il sindaco di Trapani ha ricordato l’importanza di una «contaminazione culturale», intesa come integrazione, non come omologazione ma come processo comune di trasformazione. Il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi, ha parlato del processo d’integrazione della Gasba, per renderla più accogliente ai turisti che si recano a visitare il Satiro. «Certamente – ha affermato il sindaco – l’ambizione gigantesca è di costruire una società multiculturale (e le 30 comunità in città lo permetterebbero) ma intanto è una società multietnica».

Gli ha fatto eco il sociologo Khaled Fouad Allam, dell’Università di Trieste che, partendo dalla “popolazione globale” ha definito Mazara un piccolo laboratorio mondiale di tutti i processi. Due sono stati gli elementi che hanno interagito per un mutamento profondo: l’aspetto culturale e quello politico, favorendo l’abbattimento di una “frontiera simbolica”.

L’intervento di Massimo Marino, Editore di Telesud, ha posto l’accento sul come si creano le basi per un’azione comunicativa: le migrazioni, anziché essere così elemento negativo di cronaca nera, influenzano positivamente il processo d’integrazione.

Il Presidente Regionale dell’AICS Liddo Schiavo ha rilevato il valore dell’integrazione interculturale, evitando i conflitti identitari e i relativismi culturali per capire chi ci sta accanto.

Mentre il Presidente Nazionale Bruno Molea, nel concludere, ha richiamato il ruolo dell’Associazione a fianco delle istituzioni e di tutto l’associazionismo perché lo sport diventi uno degli elementi portanti dell’integrazione. Scuola, famiglia e sport devono saper governare i processi per contribuire alla formazione di un’inevitabile nuova società civile.

Hanno dato il proprio contributo anche il comandante della Polstrada Nicola D’Angelo e la dott.ssa Papa, direttrice del Cara di Salinagrande.

Nell’androne di Palazzo Cavarretta il prof. Allam ha inaugurato la mostra “Frammenti d’Africa”.

SALVATORE AGUECI

(Pubblivato sul quotidiano “La Sicilia” del 20/01/2013 a pag. 33)


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