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Convegno “Fare ciclismo da juniores ad elite”: una rivoluzione culturale

Creato il 16 febbraio 2011 da Sport24h

La Federazione ciclistica da tempo mi appare all’avanguardia nella ricerca legata al miglioramento della prestazione e selezione dei talenti. Mi ricordo serate passate a chiacchierare in occasione di trasferte impegnative, con l’allora responsabile della struttura sanitaria della FCI Marcello Faina, con tecnici preparati come Dario Broccardo, metodologi di livello come Franco Merni, psicologi e una schiera di professori, tutti impegnati a domandarsi il modo migliore per selezionare e riconoscere i campioni del futuro.
Da allora la ricerca, sotto l’egida della FCI, non si è mai fermata e in questi giorni si può dire che il settore ha ottenuto un risultati importante. Riguarda l’allestimento di un convegno di portata scientifica rilevante, come si po’ anche evincere dagli atti scaricabili per intero al link http://www.federciclismo.it/atti_convegno.htm, tenuto a Montichiari e dal titolo “Fare ciclismo da juniores ad elite”. Il convegno ha goduto della partecipazione di numerosi autorevoli luminari, a cominciare dallo stesso Marcello Faina.
In questa occasione sono stati resi noti i dati raccolti durante l’ultima edizione del GiroBio e sono stati presentati la nascente Lega Dilettanti, il progetto Pogas e il portale vainbici.it.
Nel comunicato che segue tutto le informazioni per capirne di più. Un consiglio: scaricate gli atti del convegno: sono un po’ complessi, ma illuminanti, soprattutto per quanti lavorano nello sport.
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COMUNICATO STAMPA – Un appuntamento straordinario per i suoi significativi contenuti e la grande varietà dei suoi partecipanti è stato ospitato presso l’Hotel Garda di Montichiari sabato 5 febbraio. Una giornata di lavori organizzata della Commissione Tutela della Salute della Federazione Ciclistica Italiana, dal titolo “Fare Ciclismo: da Juniores ad elite”, alla presenza del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco e del Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, Maurizio Casasco. Al centro di tutto l’atleta, soprattutto nella categoria dilettantistica, con le sue necessità ed i fattori che ne determinano la giusta crescita, sportiva e umana. Dati scientifici e tecnici raccolti, con grande continuità e professionalità, dall’equipe medica che ha seguito il GiroBio 2010, sono stati resi noti, per l’occasione, a tecnici, direttori sportivi, medici, atleti e media che hanno aderito all’incontro.
Le diverse tesi presentate dal personale medico, scientifico ed universitario hanno evidenziato l’importanza della correlazione e della convergenza tra i differenti aspetti e le rispettive figure professionali che contribuiscono alla formazione, non solo atletica, del ciclista mettendo in evidenza, sempre più, una semplice ma allo stesso tempo importante verità: “effettuare una buona prestazione ciclistica è possibile senza ricorrere a nessuna scappatoia”. Lo hanno dimostrato i dati ricavati dall’analisi di tutti i partecipanti all’ultima edizione del GiroBio: oltre tre mila test realizzati nei diversi ambiti che concorrono al gesto atletico, alla preparazione ed al momento di massimo sforzo e che hanno coinvolto direttamente, attraverso un dialogo sempre più costruttivo, l’atleta: “Parlate con l’atleta – dice Gianni Bugno rivolto alla platea del Convegno come testimonianza della sua esperienza personale – Coinvolgetelo attraverso spiegazioni, consigli e confronto. E’ il miglior modo per conoscerlo sempre più a fondo e prepararlo alla categoria dei professionisti”.
Non soltanto. L’obiettivo principale della Federazione Ciclistica Italiana grazie al lavoro della Commissione Tutela della Salute, guidata dal Dott. Luigi Simonetto, ed il feedback avuto dall’analisi dei dati, è quello di realizzare e proporre a breve un Format, sulla base dei dati raccolti, che possa diventare uno strumento utile alle società sportive per lavorare nell’assoluta trasparenza nella tutela della salute del corridore.
Il Convegno ha visto anche la presentazione del progetto Pogas della Federciclismo, a co-finanziamento ministeriale, che vuole verificare e stimolare, nell’ambito delle società ciclistiche dilettantistiche, la reale capacità di svolgere un ruolo sociale da parte di queste organizzazioni sportive e di favorire un’azione di supporto per agevolare la crescita nel rispetto delle regole sportive, del dialogo interculturale e della comunicazione-interazione con atleti, volontari, comunità locali, enti di governo dello sport, enti locali e sponsor.
“Una nuova cultura del ciclismo che parte dal settore dilettantistico, base del mondo professionistico, è in corso – dice il Dott. Luigi Simonetto, responsabile della Commissione Tutela della Salute – Il GiroBio è stato e continuerà ad essere un trampolino di lancio, un meraviglioso laboratorio, verso una unione di intenti che vuole tutelare, in tutto, il ciclista nella sua delicata fase di crescita sportiva e personale. Per questo, la sera prima del convegno, ben ventiquattro società dilettantistiche si sono unite ed hanno realizzato la Lega Dilettanti, incontrando il favore della Federazione ciclistica italiana e, allo stesso tempo, appoggiando le nostre aspettative” – conclude il Dott. Simonetto.
In questa cornice ricca di contenuti, la Commissione Impianti della Federciclismo, in collaborazione con Petit Velò e Fondazione San Raffaele, ha presentato il portale web www.vainbici.it, piattaforma in continua evoluzione utile per la determinazione grafica dei percorsi, delle altimetrie, delle tabelle di marcia per cicloamatori, ciclisti agonisti, associazioni ciclistiche, amministrazioni locali. L’obiettivo è infatti quello di incentivare l’uso della bicicletta come strumento ecosostenibile e salutare attraverso l’uso di uno strumento di supporto quale è il web in questione. (com stampa)


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