Bari - Come è cambiato nell’ultimo decennio lo scenario immobiliare della città di Bari. Se lo sono chiesti gli agenti immobiliari e gli statisti riuniti ieri a convegno presso la Camera di Commercio di Bari grazie al Fimaa, la Federazione italiana mediatori agenti d’affari.
“L’andamento è abbastanza regolare per le diverse tipologie di immobile, sia nuovo che vecchio, non ci sono grosse differenze nelle vendite – ricorda Calvio – certo c’è una differenza nei prezzi, a Loseto ad esempio oggi si può comprare pagando un metro quadro tra i 700 e i 1200 euro, prezzo trecento volte inferiore al Murattiano mentre credo che le zone di prossimo interesse per gli acquisti saranno Japigia e San Paolo. Ma dovrà esserci una rimodulazione del mercato del nuovo: case da 100 metri quadri interessano sempre meno con l’aumento dei single e delle coppie separate”. Ma bisogna veramente costruire nuove case? L’idea del Comune di Bari, spiegata dall’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro, è di riqualificare l’esistente, puntando ad accordi di tipo pubblico-privato sul modello del Pirp di Japigia e di san Marcello, perseguendo quella che è la politica dei Mix, creare cioè quartieri e nuove zone di urbanizzazione dove convivano case popolari, cooperative e quote di immobili da destinare al libero mercato. E dall’accusa di voler operare una cementificazione selvaggia della Caserma Rossani Elio Sannicandro si difende senza se e senza ma: “In consiglio comunale l’ordine del giorno in materia che tanto scalpore ha destato alla fine del 2011 è stato ritirato dal capogruppo di Sel Pierluigi Introna – ricorda Sannicandro – e nel progetto di fattibilità tanto contestato c’erano dieci opzioni diverse, questo per far capire che ancora tanto c’era da discutere e da confrontarsi. Ecco perché mi ha fatto innervosire l’atteggiamento nell’ultimo consiglio comunale del coordinatore delle opposizioni Ninni Cea. Certo dopo lo screzio ci siamo chiariti ma sulla Rossani ora è la Regione Puglia che ci deve chiarire come utilizzare i 13 milioni di euro che può investire nella riqualificazione e da quale capitolo di spesa deve prendere questi fondi”. Serve un protocollo d’intesa e per quello serve un passaggio politico che coinvolge le due prime donne della politica nostrana, Nichi Vendola e Michele Emiliano. E solo dopo aver messo mano alle firme e aver dispensato sorrisi agli obiettivi delle telecamere i tecnici di Comune e Regione potranno lavorare per un progetto definitivo. E che ci siano nuove case da costruire in pieno centro? Magari qualcosina, il mercato immobiliare e le aziende edili potrebbero averne qualche vantaggio.
TRATTO DA Barinews.it sabato 15 gennaio 2012