Convergenza tra cicli solari e magnetici e l'attivita' geologica terrestre

Creato il 25 maggio 2012 da Alessandrodecet

I dati ci stanno evidenziando che il nostro Sole e il nostro campo magnetico stanno convergendo con diversi cicli climatici di grande importanza.
"Stiamo entrando in un Evento di Bond,l'ottavo dalla fine dall'Olocene."dice F. Guimaraes.
L’Evento di Bond rappresenta le fluttuazioni climatiche del Nord Atlantico che si verificano ogni circa 1.470 ± 500 anni in tutto l'Olocene. L'Olocene è l'epoca geologica più recente, quella in cui ci troviamo oggi e che ha avuto il suo inizio convenzionalmente circa 11.700 anni fa. Coincide approssimativamente con il termine dell'ultima fase glaciale che ha interessato l'emisfero settentrionale e può essere considerato un periodo interglaciale compreso nell'attuale era glaciale.
Sono stati individuati otto di tali Eventi di Bond con una magnitudo di forse 15-20% della variazione di temperatura glaciale-interglaciale.
La teoria dei cicli climatici dell'Olocene è stata postulata da Gerard C. Bond del Lamont-Doherty Earth Observatory della Columbia University e per questo prende il nome di “Evento di Bond”
L'esistenza dei cambiamenti climatici legati a un ciclo di circa 1.500 anni è stato accertato chiaramente dai carotaggi nel ghiaccio e corrispondono a momenti di alcuni eventi climatici di epoche successive, come le Piccole Ere Glaciali e l’inizio del periodo delle Younger Dryas.
Questo ciclo causa rapidi e drammatici cambiamenti del clima,siccità in alcune aree precipitazioni in altre ed espansione dei ghiacciai in diverse aree del pianeta.
Tale ciclo sembra essere connesso alle oscillazioni di temperatura degli oceani che a sua volta è legata alle oscillazioni dell'attività solare e al vulcanismo sottomarino,che aumenta anche grazie alle variazioni del campo magnetico solare che lega a sua volta quelli del campo magnetico terrestre.
I grafici elaborati sulla base dei carotaggi che indicano la ciclicicità degli Eventi di Bond,ci mostrano che attualmente siamo proprio in tempo per uno di questi eventi.

Tali cicli su scala regolare non possono che essere regolati da fasi cicliche del campo magnetico solare su scala millenaria,questo ciclo di forte raffreddamento climatico si verifica ogni 1500 anni e si prevede attualmente un'altro,l'ottavo di essi dall'Olocene,possa cominciare adesso in concomitanza con il prossimo Grande Minimo Moderno che avverrà probabilmente dopo quest'anno di Massimo Solare indebolendosi sempre più con il passare degli anni introducendosi in quella che molti scienziati si aspettano da tempo come una moderna Piccola Era Glaciale,l'ultima delle quali si verificò dall'inizio del 1300 e terminò ufficialmente nel 1850 dopo circa 500 anni di clima estremamente rigido.
Le piccole età del ghiaccio sono alternate da circa 150 anni di clima mite e riscaldamento climatico per poi terminare a con una brusca diminuzione dell'attività solare in un clima freddo per altri 500 anni,ovviamente con fasi più o meno profonde,per poi ricominciare con una fase di clima mite e ritiro dei ghiacciai e nuovo aumento dell'attività solare.
Attualmente i dati ci dicono chiaramente che stiamo entrando in una fase più profonda del Minimo Solare,verso una nuova Piccola Era Glaciale.
"Modelli di circolazione della Piccola Età Glaciale (Maunder-Dalton), stanno emergendo e un raffreddamento più rapido del mondo stà prendendo il sopravvento" dice l'astrofisico Piers Corbyn.
"Il campo magnetico del Sole sta in un pasticcio come una metà di esso cambia al passo con l'altro e questo comportamento confuso rischia di diventare molto marcato a maggio", dice Corbyn, di WeatherAction.com.
"Il sole sta entrando in uno stato di 'confusione' magnetica. Questo strano comportamento è stato sottolineato dai ricercatori giapponesi del National Astronomical Observatory del Giappone e del Riken Research Foundation che affermano che questo era il tipo di comportamento che probabilmente ha avuto luogo durante i periodi di bassa attività solare negli ultimi secoli e che hanno spinto il mondo in uno stato freddo di inverni lunghi e freddi,e mesi primaverili ed estati schifosi.
"Allo stesso tempo gli osservatori indipendenti hanno notato un aumento nel tipo da Little Ice Age (Maunder-Dalton)degli eventi meteorologici e modelli di circolazione in tutto il mondo, come grandinate più estreme e il freddo ciclonico in Gran Bretagna e Irlanda con la corrente a getto spostata molto a sud.
"Questi cambiamenti e i risultati hanno aumentato la nostra fiducia nella nostra previsione di due anni fa del raffreddamento generale del mondo e le nostre previsioni specifiche per singoli mesi e regioni come per un eccezionalmente freddo maggio di quest'anno in Europa centrale e orientale la Gran Bretagna e Europa occidentale - e che viene fornito con il clima molto caldo presente in Europa orientale, che avevamo previsto con 4 settimane di anticipo.
"Sebbene questi modelli di circolazione in via di sviluppo sono generalmente freddi le oscillazioni della corrente a getto di cui fanno anche parte dicono che ci saranno alcuni punti caldi o molto caldi.
Questo è accaduto a marzo con un emisfero generalmente freddo o molto freddo del Nord mentre il Regno Unito e Stati Uniti erano calde ed estremamente caldi.
"Maggio vedrà anche i contrasti drammatici e avremo più di una stretta sui confini tra le parti contrastanti nelle nostre previsioni dettagliate di maggio per la Gran Bretagna e Irlanda, l'Europa e gli Stati Unito.
"Il cambiamento climatico sta accadendo ora. È guidato dal sole e non ha nulla a che fare con la Co2.
Non solo questi due cicli stanno convergendo ma l'attuale ciclo undecennale del sole è in realtà solo la metà di un ciclo completo di 22 anni detto ciclo di Hale.
La durata di un ciclo di Hale completo,cioè il tempo che impiega il campo poloidale a fare un giro completo del meridiano solare, è di circa 22 anni, corrispondenti a due cicli di macchie.
Consideriamo come l’inizio del ciclo delle macchie solari, coincidente con l’inizio del ciclo di Hale, il momento in cui il campo poloidale è orientato esattamente verso Nord. Questo momento, uno dei quali per esempio coincide con il 1996, corrisponde sempre ad un minimo di attività solare. Il minimo successivo del ciclo delle macchie solari siverifica quando il campo poloidale è orientato Sud. Il ciclo successivo, che ha un andamento simile al precedente, con la differenza che la polarità delle linee di campo magnetico delle macchie solari si è invertita rispetto al ciclo precedente, termina quando il campo poloidale è nuovamente orientato con il Nord.
La fine del prossimo Ciclo di Hale,cominciato nel 1996 avverrà proprio dopo questo Massimo Solare.
In concorrenza,quasi ironica,un'altro ciclo ben più lungo di tutti stà per volgere al termine,questo ciclo comprende le variazioni del nostro campo magnetico ogni 11.500 anni.
Si tratta di un ciclo che avviene ogni metà del ciclo della precessione,ossia ogni 23.000 anni che comporta una radicale inversione del campo magnetico terrestre oppure un suo brusco cambiamento(inversione abortita).
Catastrofi che si sono abbattute in sincronia quasi perfetta con la precessione degli equinozi solo negli ultimi 127.000 anni:
127.000 anni fa:
-Emersione di Barbados e altre isole.
-Fine improvvisa di un Era Glaciale
-Improvvisa comparsa dell'Homo sapiens neanderthalis

115.000 anni fa:Inversione magnetica di Blake
-Picchi del carbonio 14 e dello stronzio
-Brusco inizio di un Era Glaciale dopo un periodo caldo simile all'attuale.
-I livelli dei mari crescono di 6 metri per poi abbassarsi nuovamente di 15.
Tutto in meno di un secolo.

103.000 anni fa:
-Fine di un Era Glaciale
-Barbados e altre isole emergono in seguito ad un grande terremoto
-Picco del Berillio

91.000 anni fa:
-Inizio catastrofico di un Era Glaciale,in meno di un secolo,dopo un periodo ancora più caldo dell'attuale.
-Picco del Berillio.
-Intenso vulcanismo.

80.000 anni fa.
-Fine di un Era Glaciale.
-Barbados e altre isole emergono in seguito ad un terremoto.
-Alluvione del lago Missoula

69.000 anni fa
-Emissioni laviche dello Yellowstone-
-Brusco inizio di un Era Glaciale
-Emersione di reef.
-Picco del Berillio

58.000 anni fa:Estinzione di massa (40%)
-Maiali giganti,babbuini giganti,cavalli a unghia tripartita...tutti scomparsi.
-Picco del Berillio.
-Emersione di reef.
-Intenso vulcanismo.
-Fine di un Era Glaciale

47.000 anni fa:Escursione Magnetica di Laschamp
-Brusco inizio di un Era Glaciale
-Improvvisa scomparsa dell'homo sapiens.
-Emersione di reef.
-Formazione del Meteor Crater in Arizona (Una sorgente di minimo magnetico forse non connessa ad un

meteorite si trova proprio sotto il Meteor Crater)

34.000 anni fa:Escursione Magnetica del lago Mungo (Australia)
-Estinzione
-Breve formazione di ghiacci,poi brusca fine di un Era Glaciale.
-Esondazione del Lago Missoula e del lago Bonneville.
-Picco del Berillio.
-Intenso vulcanismo.
-Scomparsa del Neanderthal.

23.000 anni fa:Escursione Magnetica del lago Mono
-Estinzione.
-Brusco inizio di un Era Glaciale
-Scomparsa degli elefanti europei.
-Colpiti anche i mammut.
-Picco del carbonio 14.
-Picco del Berillio
-Intenso vulcanismo.
-L'eruzione del lago Mono deposita uno strato di ceneri.

11.500-12.000 anni fa:Escursione Magnetica di Gothenburg
-Estinzione:il 72% delle specie dei grandi mammiferi scompare (ma solo il 10% delle specie dei piccoli mammiferi scompare)-Improvvisa e grande formazione di ghiacci,poi fine dell'Era Glaciale in 20 anni.-Inizia l'attuale periodo caldo.-Picchi del carbonio 14,berillio e molti altri elementi.-Terremoti in Scozia,Canada e Scandinavia.-Sollevamento tettonico nella valle del Nilo e forse in tutto il mondo.-Sollevamento di letti di depositi a sud di Goteborg.-Aumento delle temperature dei mari di 5-10 gradi.-Inondazione nel Golfo del Messico-Esondazione del lago Bonneville.-Inondazione delle Badlands.-Inondazione del fiume Connecticut.-Esondazione del lago Missoula.-Inondazione del fiume San Lorenzo.-Inondazione del Nilo.-Molte altre superinondazioni.-Vulcanismo Globale.-Vulcanismo in Messico datato con sicurezza 11.580 anni fa .-Eruzioni nell'Eifel,Germania occidentale.-Strati comuni delle ceneri del Saint Helens e swlle inondazioni del lago Missoula che indicano eventi simultanei.-Eruzione del Glacier Peak,Washington.-Vulcanismo di immani proporzioni in Alaska.-In Alaska e in Siberia stratificazioni congiunte di ceneri e ossa di mammut.-Eruzione del Katla,Islanda.
Quest'ultimo evento ha coinciso esattamente con lo Younger Dryas una prolungata fase di glaciazione durata circa 1300 anni con la formazione di nuove coltri glaciali.
le eruzioni presso la dorsale medio-atlantica in prossimità delle Azzorre ha portato alla formazione immediata di un fungo atomico da 25 a 50 miglia di altezza e fino a 1000 miglia di larghezza in una forma di disco.
Essa conteneva 5 milioni di chilometri cubi di acqua e fino a 1/2 milioni di chilometri cubi di areato di polvere vulcanica e detriti.
In pochissimo tempo,i venti della corrente a getto hanno frustato la nube di detriti attorno all'emisfero settentrionale: era alta e spessa abbastanza per raggiungere finalmente l'emisfero australe e disturbare i modelli climatici anche lì.
La nube era per lo più pesante carica di vapor d'acqua e polvere vulcanica atomizzata, ma comprendeva anche livelli letali di monossido di carbonio e anidride carbonica.

Younger Dryas Impatti sul cambiamento climatico
Questa risalita di acque profonde avrebbe anche potuto essere causata da esplosioni di gas metano dalle grandi profondità.
Il Dryas recente era davvero un cambiamento brutale nel clima, ma anche in altri modi, tra cui alcuni ritocchi geofisici di cui non trascurare le prove sia per una inversione geomagnetica, ma anche uno spostamento della crosta esterna della Terra nel corso degli strati interni,gli strati esterni della crosta terrestre non sono in alcun modo ancorati ai livelli inferiori dell'Astenosfera inoltre è noto ora che i diversi strati interni della Terra ruotano a velocità diverse e non sono sincronizzati, pertanto lo slittamento tra i diversi strati è non solo prevedibile, è un processo continuo in corso.
Zhirov afferma "Molti ricercatori sottolineano che la data di Platone della distruzione di Atlantide si sincronizza con molti eventi geologici e di altro tipo. Ad esempio, Reshetov richiama l'attenzione che questa data si armonizza con l'eruzione del Eifel [campo vulcanico in Germania] e Puy de Dome in Francia, e con l'attività tettonica nella penisola balcanica, i Carpazi, il Caucaso e altrove.
AA Gorbovsky sottolinea allo stesso modo questa data.
G. Arrnius osserva che la fine dell'ultima glaciazione è stata accompagnata da violente eruzioni vulcaniche al Lago Laacher in Europa centrale, in Islanda, e il Nord Atlantico in generale, nel Mediterraneo, lungo l'intere Ande e le coste del Centro e Sud America, in Patagonia e in altre aree
"Zhirov dà le date per la distruzione di Atlantide dalla data di Muck del 8498 aC, ad una data più generale del 9500 aC, che è all'interno lo stesso margine di errore generale (Le note parlano dei problemi della datazione al C14)
Grandi eruzioni vulcaniche avvennero anche nell'Atlantico Nord circa 10000 anni fa.
La pubblicazione del Smithsonian Institution delle eruzioni avvenute alla fine dell'ultimo periodo glaciale:
ca 8000-9000 aC Lassen Peak, California
ca 8600-8000 aC, Eifel campo vulcanico
ca 8.450-8.150 aC, Mount Shasta, California
ca 8.250-8.050 aC, Emuangogolak, East Africa
ca 8100-8000 aC, Taupo cratere vulcanico Nuova Zelanda (molto grande)
ca 8100-8000 aC, Mt Edziza, Canada
ca 8250-8000 aC (forse meno) Chaine des Puys, Francia
ca 8040-7635 aC SW lago, campi di Taupo, Nuova Zelanda
b.7900 BC, Ruapehu, Nuova Zelanda (molto grande)
b. 7900 aC, Isole Lipari, Italia
ca 7750 aC, Taupo cratere vulcanico, Nuova Zelanda (molto grande)
ca 7950 - 7550 aC, Tongariro Nuova Zelanda (molto grande)
ca 7750-7500 aC, Hijiori, Giappone
ca 7610-7475 aC, Monte Adams, Washington
ca 7660-7460 aC Witori gruppo, New Britain, Melanesia
ca 7530 -7440 aC, Luinaya Pas'i, Isole Kurili, Siberia (molto grande)
ca 7530-7000 aC, la formazione di cono secondario sul monte Shasta (molto grande)
ca. 7500 aC, caldera Ushiship, isole Kurili, Siberia

Lo scheletro di Denise fu sepolto in una colata di lava associato all'attività vulcanica di Le Puy,in Francia ed è stato considerato molto antico, di conseguenza, ma si rivela essere del Pleistocene finale in quanto lo scheletro di un mammut contemporaneo è stato rinvenuto nello stesso strato.
Un flusso di lava del Mauna Kea, Hawaii, si pensa risalga alla fine del Pleistocene, 8000-9000 aC. (Vulcani del Mare, A. Gordon MacDonald, 1983) Ci sono anche frane nel periodo tardo-pleistocenico alle Hawaii che sono simultanee a frane nella zona della catena delle Cascade, compreso il monte St Helens.
Charles Hapgood in Path of the Pole menziona cinque vulcani giapponesi pensa siano scoppiati alla fine del Pleistocene (le dateal C14 variamente stimano dal 7.000-12.000 aC, p 135-136)
Inoltre egli cita Frank Hibben della Universita del New Mexico per l'esistenza di letto di detriti di lava, in associazione con i resti di Mammoth di Siberia e Alaska.
Ci sono anche flussi di lava estesi in Asia centrale: tutti questi flussi sono datati a circa 8000-9000 aC (radiocarbonio)
Fred M Bullard in Vulcani della Terra, 1984, ci dà maggiori informazioni:
Il Mt Mazama (Crater Lake)ha eruttato diverse volte prima della sua esplosione finale nel 6000 aC, che eruttava fino a 15 miglia cubiche dalla cima della montagna (p 83).
I coni originali del Monte Etna, il Vesuvio e il Krakatoa si pensa che si siano formati durante le eruzioni alla fine del Pleistocene.
Non avrebbero potuto essere meno le eruzioni di Thera / Santorini in questo stesso periodo di tempo. (P 85-87)
A volte circa 10000 anni fa, un vulcano ha eruttato in Nicaragua lasciando letti di cenere che si conservano negli strati di ghiaccio.
Il Monte Pelée, Martinica si è formato anche all'interno di una caldera preistorica (p 121)Il Pelee e altri vulcani della Guadalupa e Dominica vulcanica sono stati molto attivi alla fine del Pleistocene (118-119)
Il Monte Lanington, Papua Nuova Guinea, anch'esso è esploso in quel periodo, tra il 9000 e l' 11000 BC (p 147)
L'isola vulcanica di Jamaca,ha vissuto terremoti con massicci crolli in gran parte del suo sistema di grotte.
L'Islanda è ricoperta flussi lavici del tardo Pleistocene che si pensa di risalgano al 8000-9000 aC.
Le isole Westmann sono stati costruite in eruzioni di quell'età.
Il Mount Baker ha iniziato una serie di eruzioni a partire da circa l'8300 aC e continuato fino a circa al 6000 aC.
Il Mount Ranier ha vissuto una grande eruzione che ha spazzato via metà della sua massa originaria e ha generato grandi colate di fango nello stesso periodo(p 592) Il Mount St Helens eruttò più volte in successione in quel momento,e ha intercalati con strati di colate laviche depositi glaciali (p 547).
Il Monte Newberry in Oregon ha avuto un grande eruzione nel 7000 aC (Frederick Johnson in "datazione al radiocarbonio", 1951)
Imponenti attività piroclastiche e violente attività eruttive avvennero anche in Australia e Nuova Zelanda a dimostrazione che non fu lo scioglimento dei ghiacciai a causare questo improvviso aumento dell'attività vulcanica,ma uno slittamento della crosta terrestre accompagnato da un'inversione magnetica.
I nano diamanti non sono le tracce di un violento impatto cometario nell'atmosfera ma il risultato di violenti scarichi elettrici che mutarono l'elevata percentuale di carbonio nell'atmosfera nel periodo in altri elementi,le varietà di questa moltitudine di effetti sono molte.
Una possibilità è che in condizioni di tale potente scarica elettrica che un elemento (come il carbonio) venga trasformato in un altro (ad esempio silicio).
La trasmutazione a bassa temperatura elettrica è stata osservata in laboratorio, anche se è stata mantenuta abbastanza tranquilla e fuori dalla vista del pubblico.

Letto vulcanico in Alaska di età dello Younger Dryas.

Le eruzioni vulcaniche in Kamchitka in Giappone, e anche del Mount St Helens, erano contemporanee con questi letti e Hibben aveva detto che tali tracce vulcaniche segnano la zona faunistica in cui l'estinzione dei mammut si è verificata.
E' altamente probabile che queste fasi di intensa attività vulcanica non siano esclusive solo dei buschi cambiamenti del campo magnetico terrestre,ma anche di quelle delle fluttuazioni magnetiche dell'attività solare.
Non per niente ma gli eventi di Bond e le fasi di debole attività solare,come la Piccola Età Glaciale,hanno visto fasi di intensa attività vulcanica e riscaldamento degli oceani,accompagnate da freddo e gelo persistenti e crescita dei ghiacciai.

Interelazione tra attività solare e processi geodinamici

E 'diventato evidente negli ultimi decenni che il significato di impatto dell'attività solare sui processi terrestri è molto più ampio e più profondo di quanto si pensasse.
BM Vladimirsky nel suo lavoro (2002) ha perfettamente ragione nel suo tentativo di attribuire molti processi altamente sensibili fisici e chimici che hanno luogo sulla Terra per l'influenza dei vari componenti dell'attività solare.

L'attività vulcanica

Gli sforzi per identificare il rapporto statistico tra attività solare e le manifestazioni vulcaniche sono state fatte da un certo numero di scienziati: AI Abdurakhmanov (1976); NK Bulin (1982); YA Hajiyev (1985); Sh. F. Mehdiyev, EN Khalilov (1984, 1985); SV Tsirel (2002), e VE Khain, EN Khalilov (2008, 2009), tra gli altri.
Per esempio, AI Abdurakhmanov, PP Firstov e VA Shirokov hanno suggerito un legame tra eruzioni vulcaniche e la ciclicità di 11 anni di attività solare.
Secondo gli autori, gli anni in prossimità di massima attività solare sono sfavorevoli per eruzioni vulcaniche, mentre gli anni più favorevoli per le eruzioni si trovano vicino al minimo di attività solare, per lo più nel mezzo e alla fine del declino del ciclo solare (AI Abdurakhmanov, 1976) .
Un certo numero di ricercatori (Sh. F. Mehdiyev, EN Khalilov, 1987; VE Khain, EN Khalilov, 2008, 2009) indicano nelle loro opere che l'effetto dell'attività solare sui terremoti e le eruzioni vulcaniche si verificano in diverse zone geodinamiche (in compressione della Terra ed estensione delle zone)che non sono uguali.
Hanno diviso tutti i terremoti e i vulcani in base alla loro associazione con le zone della Terra di compressione ( placche di subduzione litosferiche 'e zone di collisione) ed estensione (zone di rift).
I risultati della ricerca mostrano che durante i periodi di attività solare vi è generalmente un aumento nell'attività di terremoti di compressione della Terra di zona e un calo nell'attività nelle zone della Terra di estensione.
Gli autori concludono che a causa della non-simultaneità della proroga e dei processi di compressione, la Terra subisce deformazioni periodiche e cambiamenti di raggio,che si riflettono nelle variazioni della Terra velocità angolare e globali fluttuazioni del livello del mare (VE Khain, EN Khalilov, 2008, 2009).
Di notevole interesse è l'analisi iniziale di una possibile correlazione tra attività solare e l'attività vulcanica della Terra.
Abbiamo preso il grafico della costante solare come parametro fondamentale di attività solare.
E 'questo parametro che più perfettamente riflette l'afflusso effettivo di energia solare nello spazio esterno, anche verso la Terra.
La Fig. 48 fornisce un confronto di grafici per i numeri solari di eruzioni vulcaniche costanti e, appianano oltre le medie consecutive su cinque anni.
Entrambe le immagini sono identiche, differiscono solo per lo stile grafico per una migliore percezione.
Si può vedere una certa correlazione tra i ciclio di 11 anni di attività solare e cicli di attività vulcanica.
la maggiore sovrapposizione si osserva nei cicli di attività solare # 14, 16, 17, 18, 20, 22 e 23
Tuttavia, la correlazione più interessante è in piena coincidenza nel tipo generale dei rettilinei dell'evoluzione delle attività solari e vulcaniche.
Intorno al 1950, l'angolo dei rettilinei delle tendenze di entrambi i processi è diminuito drasticamente, il che significa che la crescita l'attività vulcanica è diventata meno intensa.
Questo fatto può essere un'ulteriore indicazione di un possibile impatto dell'attività solare sulle attività geodinamica della Terra.

Fig. 48. Confronto di attività solare (costante solare), grafico e vulcanica
numeri eruzione spianato oltre 5 anni medie consecutive (dalla EN Khalilov, 2010)
L'attività solare (costante solare) grafico è segnato in rosso;
Eruzione vulcanica grafico lisciato con numeri a 5 anni in media è segnato in blu scuro e azzurro;
Le linee che riflettono la natura generale delle variazioni dei parametri in tutti i grafici sono segnati in verde, giallo e bianco


Terremoti


Un certo numero di opere sono state dedicate allo studio delle relazioni statistiche tra i parametri di attività solare e sismica: AD Sytinskii (1963-1998); PM Sychev (1964), John F. Simpson (1968); OV Lusmanashvili (1972, 1973); FA Makadov (1973); YD Kalinin (1973, 1974); Gribin (1974); GY Vasilyeva (1975); Velinov P. (1975); Kanamori H. (1977); VD Talalayev (1980); NV Kulanin (1984) ; YD Boulanger (1984); Sh. F. Mehdiyev, EN Khalilov (1984, 1985); Jakubcova e M. Pick (1987); AD Sytinskii (1989); RMC Lopes, SRC Malin, A. Mazzarella (1990); OA Khachay (1994); LN Makarova, Gui -Qing Zhang (1998); AV Shirochkov (1999); X. Wu, W. Mao, Y. Huang (2001); IV Ananyin, AO Fadeev (2002); Schulenberg K. (2006); SD Odintsov, GS-Ivanov Kholodnyi e Georgieva K. (2007), e VE Khain, EN Khalilov (2008, 2009), tra gli altri.

Sulla base dello studio di circa 2000 terremoti in diverse regioni della Terra per un periodo di ciclo di attività solare tra il 1962 e 1973, G . Y. Vasilieva e VI Kozhanchikov hanno concluso che il numero di terremoti in prossimità della superficie aumenta con l'intensificarsi di attività solare mentre il numero di terremoti profondi di messa a fuoco cade durante l'epoca di massima attività solare.
Per tutti i terremoti, l'attività sismica durante gli anni di attività, sia massima e minimo solare è del 10-30% più elevato quando il pianeta attraversa la proiezione del campo magnetico galattico sul piano dell'eclittica.
Si sostiene che i terremoti siano di natura elettromagnetica e relativi alla struttura della magnetosfera (GY Vasilyeva, 1975).
In un lavoro di YD Boulanger (1984), il numero di terremoti nelle zone dell'URSS sismicamente attive è confrontato con l'attività solare, sulla base del quale ci si presume essere un legame pure tra questi fenomeni.
Confrontando i dati sismici per i periodi compresi tra 1897-1958 e 1963-1968 con l'attività solare,YD rileva che le aree ad alta attività sismica appaiono costantemente all'interno del ciclo di 11 anni solare a latitudini geografiche sempre più distanti dal Polo Nord.
L'attività sismica è pensata per essere influenzata dal vento solare (YD Kalinin, 1973).
Elaborando l'ipotesi proposta, YD Kalinin nella sua opera successiva (1974) afferma che le variazioni dell'attività solare provocano oscillazioni irregolari della velocità angolare della Terra, influenzando in tal modo l'attività sismica.
OV Lusmanashvili nel suo studio (1972) menziona la possibilità di impatto dell'attività solare sulla distribuzione dei terremoti caucasici.
Rivedendo i terremoti del Caucaso tra il 1900 e il 1970, OV Lusmanashvili conclude che vi è uno stretto legame tra l'attività sismica del Caucaso e il Mar Caspio,la fluttuazione da livello da un lato tra le variazioni del livello del mare e l'attività solare.
Nel confronto, uno spettro di attività solare e un ampio spettro di caucasica ricorrenza di terremoti ha mostrato una somiglianza elevata (OV Lusmanashvili, 1972, 1973).
Altri tentativi di trovare una relazione tra la sismicità della Terra e l'attività solare sono state fatte in un certo numero di opere di AD Sytinskii (1963 - 1998), così come da PM Sychev (1964) e VD Talalayev (1980).
Essi affermano in particolare che la sismicità globale della Terra rappresentata dall'energia totale dei terremoti e il numero annuo di terremoti catastrofici dipende dalle fasi del ciclo di 11 anni solare.
La più alta attività sismica coincide con le epoche di massima e minima del ciclo di 11 anni solare.
Viene inoltre sottolineato che per la maggior parte si verifica un terremoto 2-3 giorni dopo che una regione attiva attraversa il meridiano centrale solare.
Uno studio condotto da AD Sytinskii (1973) suggerisce che il rapporto tra sismicità e l'attività solare è realizzato attraverso processi atmosferici planetari.
Il meccanismo di dipendenza è il seguente: grazie alla maggiore attività solare vi è una perturbazione dell'atmosfera in uno stato quasi-stazionario,conseguente alla ridistribuzione globale della massa atmosferica, vale a dire lo spostamento della Terra - dal centro del sistema atmosfera di gravità e, di conseguenza, per la distorsione della figura terrestre.
Come AD Sytinskii (1998) sottolinea la dipendenza della sismicità sul ciclo di 11 anni, scoperto da lui in precedenza è stata verificata e confermata dalla previsione sperimentale della sismicità globale della Terra e delle sue regioni specifiche. L'attività sismica della Terra ai massimi è stata prevista per il periodo 1963-1995. IV Ananyin e AO Fadeev nelle loro opere (2002) giungono alla conclusione circa l'esistenza di una correlazione tra le variazioni di attività sismica, le temperature medie annuali sulla superficie terrestre e l'attività solare.
Vedono questa correlazione come una possibile base per l'impatto dell'attività solare su entrambe le temperature medie annuali e l'attività sismica.
IK Gribin nel suo lavoro (1974) esamina le cause del devastante terremoto del 1982 in California nella San Andreas Fault zona.
Egli considera l'opposizione dei pianeti principali del sistema solare e la crescita dell'attività solare con un periodo di 11 anni come le forze principali che determinano il terremoto.
L'impatto del ciclo di 11 anni dell'attività solare sulla sismicità della Terra è menzionato anche nel lavoro di FA Makadov (1973).
In uno studio condotto da IF Simpson (1968), l'attività solare è vista come un meccanismo di innesco per disinnescare le tensioni nell'interno della Terra.
VM Lyatkher nel suo studio indica che il corso dei cambiamenti nell'intervallo medio tra i grandi terremoti corrisponde alle variazioni di lunghezza del ciclo solare.
Si segnala in particolare che un quasi-periodico componente con un periodo di circa 60-100 anni si osserva nelle variazioni dell'attività solare.
La correlazione scoperta tra l'attività solare e la frequenza dei grandi terremoti suggerisce che le caratteristiche della sismicità locale individuati sulla base della limitata nel tempo materiale statistico può anche variare nel tempo, con circa la stessa frequenza che la lunghezza del ciclo solare.
John F. Simpson (1968) considera i brillamenti solari essere un innesco per i grandi terremoti in aree dove le sollecitazioni meccaniche hanno raggiunto i valori critici.
Tuttavia, egli sottolinea che i brillamenti solari non devono essere visti come un terremoto piuttosto causa di un fattore.
Lo scienziato cinese Gui-Qing Zhang (1998) ha concluso che i terremoti si verificano spesso intorno agli anni minimi di attività solare.
Negli anni picco di attività solare, il numero di terremoti è relativamente inferiore che intorno ai picchi.
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati (SD Odintsov, GS Ivanov-Kholodnyi e K. Georgieva, 2007) hanno dimostrato che la massima energia sismica rilasciata dai terremoti all'interno del ciclo di 11 anni di attività solare si osserva durante la fase di declino del ciclo e prima del suo massimo solare.(si ricordi il terremoto in Giappone)
Essi hanno scoperto che il massimo nel numero di terremoti è direttamente correlato al momento di improvviso aumento della velocità del vento solare.
Di sicuro interesse è, a nostro avviso, l'opera di K. Schulenberg (2006, http://theraproject.com/sitebuildercontent/sitebuilderfiles/WPGMpresentation.pdf ) prendendo un approccio non standard al possibile effetto del sole sui terremoti. Essa rivela piuttosto un rapporto convincente statistico tra i periodi che precedono l'alba e dopo il tramonto, e grandi terremoti a Porcellana.
Secondo l'autore, il meccanismo fisico di influenza del sole sulla ionosfera e litosfera è diverso prima dell'alba e dopo il tramonto.
Si tratta di una sorta di meccanismo di attivazione partente dal sole per scaricare lo stress crostale sotto forma di terremoti.

Fig. 49. Confronto di grandi terremoti che hanno causato incidenti mortali nel grafico i numeri.(Bianco) Con il grafico l'attività solare (blu). Per EN Khalilov, 2010

Fig. 49 mostra un confronto di grafici per l'attività solare (numero di Wolf) e per il numero di uccisi durante i forti terremoti dal 1900 al maggio 2010.
Anche una rapida occhiata ai grafici rivela una forte correlazione.
L'analisi più dettagliata ci permette di notare che, fatta eccezione per cicli di attività solare # 21 e 23, i rimanenti cicli corrispondono ai numeri elevati di morti.
Un massimo molto elevato dal 1977 con numeri mortalità avvenuto all'inizio del ciclo di 21 °la cui massima era nel 1980, mentre il numero massimo dal 2004 di decessi cade sull'estremità del 23 °ciclo di attività solare.


Ovviamente, la correlazione tra il numero di morti durante i grandi terremoti e l'attività solare implica l'esistenza di un legame simile tra i grandi terremoti e l'attività solare.
La Fig. 50 contiene un confronto dei grafici per i numeri di grandezza di grandi dimensioni (М> 8), terremoti e l'attività solare per il periodo dal 1900 al maggio 2010.
Il grafico di terremoti di grandi dimensioni è disegnato con le medie consecutive su cinque anni.
L'elevata correlazione tra i due grafici si può vedere anche a livello primario nell'analisi visiva.
Di recensione di 10 a 11 anni dei cicli di attività solare, solo due (16 ° e 17 ° cicli di attività solare) non coincidono con i cicli di un maggior numero di forti terremoti.


Fig. 50. Confronto di terremoti di grandi dimensioni (M> 8) numeri nel grafico(rosso)
con il grafico l'attività solare (blu). Per EN Khalilov, 2010


In alcuni casi, vi è un leggero disallineamento tra i cicli di attività solare e sismica.
Ad esempio, il ciclo di attività sismica è spostato di 2 anni verso la fine del ciclo di 19 ° attività solare. Tuttavia, in generale, il quadro della forte correlazione tra questi due processi è abbastanza impressionante.

Tsunami

Fig. 51. Confronto del grande grafico con il numero di tsunami (giallo)
con il grafico di l'attività solare (blu). Per EN Khalilov, 2010


I grandi terremoti sono noti per essere strettamente associati con gli tsunami, che sono di solito il risultato di forti terremoti nell'ambiente acquatico.
La Fig. 51 contiene un grafico di confronto per l'attività solare e tsunami di grandi dimensioni.
Come si può vedere dal confronto, tsunami più potenti si sono verificati durante elevati tempi di attività solare, cioè, durante i cicli di attività solare # 16, 18, 19, 21, 22 e 23.

CONCLUSIONI

- Dal 1980 ad oggi,la velocità di deriva il Polo Nord Magnetico è aumentata di oltre il 500%. Questo potrebbe indicare l'inizio di un aumento dell'attività geodinamica terrestre dal campo magnetico terrestre che è formata come un risultato di processi energetici complessi nel suo nucleo interno ed esterno.

- È stato stabilito che le variazioni della velocità angolare di rotazione terrestre sono correlati con la tendenza della costante solare.

- Una correlazione tra l'andamento dell'attività solare e vulcanica è stata trovata.

- Una correlazione diretta è stata scoperto tra l'attività solare (cicli di 11 anni ) e il numero di forti terremoti, di morti durante i grandi terremoti, e di tsunami.

-Durante il prossimo grande Minimo Solare Moderno è probabile ci sarà un'elevata attività sismica e vulcanica e che accompagnerà l'inoltro in una nuova moderna Piccola Età del Ghiaccio.

-L'escursione magnetica potrebbe essere già cominciata ma è da escludere che avverrà in tempi vicini,più probabilmente entro il prossimo secolo o quello successivo,ma quando avverrà assisteremo agli stessi fenomeni che avvennero durante il Dryas recente con l'inizio di una nuova Era Glaciale.

-Quest'anno è da escludere un'aumento dell'attività vulcanica e sismica,tantomeno una possibile eruzione in Islanda.

Fonti:
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http://www.westernusawx.info/forums/index.php?showtopic=33725&st;=60&p;=591851&#e;ntry591851
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http://en.wikipedia.org/wiki/Heinrich_event
http://expianetadidio.blogspot.com/2010/10/la-piccola-eta-del-ghiaccioun-archivio.html
http://iceagenow.info/2012/05/heading-ice-age-astrophysicist/
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Robert.W Felix,Not by Fire,but by Ice
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