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Conversazione con le menti creatrici dei Mobili Ecologici per Bambini ispirati al Metodo Montessori

Creato il 27 novembre 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Conversazione con le menti creatrici dei Mobili Ecologici per Bambini ispirati al Metodo Montessoridi Marta Cassieri

Angelica Meucci e Hans Kruger Goffi sono due architetti e designer FLOWERSSORI: li conosco per la prima volta durante la presentazione della collezione di Mobili Flowerssori. L’incontro avviene nella suggestiva cornice della Sala Goldoni di Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri di Perugia. L’evento, tenutosi venerdì 23 Novembre 2012, alle ore 17,00, è stato un “concerto” di anime profonde e menti eccelse, grazie anche agli interventi di personalità quali, Lucio Lombardi (Direttore della Fondazione Chiaravalle Montessori), Luciano Mazzetti (Presidente del Centro Internazionale Montessori di Perugia), l’architetto Paolo Raspa (Vicepresidente della Fondazione umbra per l’Architettura), il designer Francesco Subioli (Presidente dell’A.D.I. Umbria).

Sin dal principio della “chiacchierata” con Angelica e Hans noto quanto prima delle loro parole mi arrivi il loro cuore per mezzo di quegli occhi illuminati da una luce che già riflette altri mirabolanti progetti per il futuro. Angelica e Hans mi raccontano del progetto e della collezione Flowerssori ad un’unica voce, integrandosi e completandosi l’uno con l’altra e scambiandosi sguardi che nascondono (ma non troppo) nuovi sogni.

Partono dalle origini e mi spiegano come il progetto Flowerssori sia il frutto di una lunga ricerca intellettuale di quattro architetti che hanno scelto di ripartire dall’estetica del “reale” e di scommettere sui BAMBINI: perché scommettere sui bambini vuol dire scommettere sul futuro! Consequenziali a tale idea sono stati l’avvicinamento al tema della NATURA e l’attrazione per il MONDO MONTESSORIANO. Dato da non tralasciare è che il leader di questo gruppo di architetti (Hans) sia nato a Chiaravalle, città da natale di Maria Montessori.

La volontà è quella di realizzare, finalmente, un oggetto disegnato sull’ergonomia e sensorialità del bambino. Tutto ciò che volevano, infatti, evitare era la riproduzione in scala di un elemento da “adulti” e l’emulazione, quindi, del mercato attuale, rimasto pressoché agli anni ’40 per quel che riguarda la progettazione e realizzazione di mobili per bambini.

Il mobile Flowerssori è definito SENSORIALE perché ha un impatto visivo e tattile, si sente il movimento del legno quando viene spostato, se ne apprezza il profumo dell’essenza: c’è un pieno coinvolgimento dei cinque sensi.

Hans tiene molto alla puntualizzazione sul materiale utilizzato: solo legni delle foreste europee certificate (PEFC 18/1/1). È orgoglioso di poter affermare che Flowerssori si fonda sulla SOSTENIBILITA’: ogni oggetto è realizzato esclusivamente con legno e colla al più basso impatto ambientale (niente ferro, niente plastica!). Il tipo di legno usato, il frassino bianco, è derullato in un’unica sfoglia, senza giunture. Quindi dopo la plasmazione virtuale l’oggetto prende vita grazie alle mani sapienti di uomini che rendono il prodotto UNICO: la marcatura a fuoco identifica ogni pezzo come unico, numerato e col marchio Made in Italy. Il brand MADE IN ITALY in questi oggetti si impone per la sua tecnologia e per la sua raffinatezza.

La nostra “chiacchierata” prosegue e Angelica e Hans arrivano a “confessare” che, per far sì che la loro idea diventasse fisica, hanno dovuto lasciare l’Italia e vivere un “periodo di filtro necessario” (come sottolinea Angelica): dapprima l’Olanda, poi il Canada. In quest’ultimo stato hanno ritrovato una comunità italiana che quarant’anni fa ha abbandonato l’Italia e, ora, ha reso grande il Canada. Qui i giovani architetti sono entrati in contatto con moltissime scuole montessoriane e hanno a lungo dialogato con i pedagogisti esperti del Metodo Montessori. Un disegno su carta (“abbozzato” dentro un bar di Toronto),a questo punto, è diventato un progetto e un prodotto.

Il passaggio successivo è stato quello di tornare in Italia: qui è avvenuto l’incontro con le aziende leader (due in particolare, una al Nord e l’altra al Centro-Sud) che hanno deciso di investire nel settore. Angelica e Hans hanno così scelto di “rimanere all’interno del confine per abbattere tutti gli altri confini”! Dal mese di Gennaio 2012 sono diventati anche Soci Fondatori della Fondazione Chiaravalle Montessori.

La conversazione continua con la descrizione delle singole creazioni. Me ne parlano, me le raccontano, me le fanno provare e toccare come non fossero semplicemente degli oggetti. Non lo sono infatti: ogni oggetto, secondo il pensiero di Maria Montessori, è parte integrante dell’“ambiente preparato” del bambino. Lo stesso oggetto deve essere anche esteticamente bello: i bambini hanno un’innata capacità di apprezzare le cose belle e tendono a imparare più facilmente in un ambiente piacevole e stimolante dal punto di vista estetico. La bellezza va intesa come GRAZIA e ARMONIA della linea e del colore, unite alla semplicità per la leggerezza dell’arredo. I mobili Flowerssori racchiudono davvero tutto questo e sono deliberatamente rumorosi se urtati, per permettere al bambino di percepire i limiti fisici dell’oggetto; sono chiari, per rendere evidenti eventuali macchie e far risaltare i colori dei materiali montessoriani; sono fatti di legno e lavabili, per poter essere puliti direttamente dai bambini.

Il mio viaggio tra i mobili Flowerssori (ognuno di dimensioni correlate alle due fasce di età 1-3 e 3-6) ha inizio con la SEDIA: è stata disegnata sul bambino per aiutarne sia la concentrazione che il relax. Presenta un foro: per una presa agevolata e per un altro punto di vista sul mondo. Passo al TAVOLO: è strutturato su quattro gambe angolari così che il bambino può viverlo da ogni lato, perché i bambini sperimentano gli oggetti con qualunque parte del corpo. È un’unica sfoglia di frassino che consente alla LUCE (concetto chiave per Angelica e Hans) di disegnarvi sopra la percezione sensoriale del limite fisico. Proseguo con l’oggetto doppia-funzione: una è quella di TAVOLINO (è un elemento componibile in modo che più tavolini possano essere assemblati; ha la superficie leggermente inclinata, può essere utilizzato come leggio o appoggio, può essere sfruttato il suo spazio interno) e l’altra è quella di SGABELLO (permette una seduta con assoluta libertà di movimenti; più sgabelli assemblati danno vita a una panchina). Per tali oggetti è stato inoltre brevettato il sistema di impilaggio: singoli elementi sovrapponibili con estrema sicurezza per arrivare a costruire una “torre” di quattro elementi, poter realizzare quindi un mobile nuovo, a sé stante, per dividere lo spazio in una maniera diversa, proprio come un séparé. Arrivo, poi, al MOBILE LIBRERIA: due pezzi assemblati impiegati come divisori di spazio per l’esposizione e organizzazione del materiale pedagogico. Riscopro, infine, la CASSETTIERA: è il fiore all’occhiello, ideata anche per ripristinare l’esercizio della memoria (costringe a ricordare l’ubicazione precisa del materiale!); i cassetti sono apribili da entrambi i lati e un accorto sistema di sicurezza impedisce loro di scivolar via dal mobile e cadere addosso al bambino. L’esperienza tra questi mobili è unica anche per l’adulto!

A questo punto Angelica e Hans mi svelano di come con tali tipologie di prodotti siano riusciti ad abbattere lo scomodo problema del montaggio e di avere come valore aggiunto l’obiettivo di abbattere anche i costi (dalla fabbrica al venditore c’è un rincaro di quattro volte, spiega Hans): l’idea è eliminare i passaggi interni. Dalla fabbrica al prodotto finale, venduto principalmente online (o per mezzo di alcune strutture specificatamente indicate da Flowerssori).

Angelica e Hans rappresentano l’esempio di come la qualità sia possibile da realizzare e di come questa qualità (di materiale, di lavorazione, di design, di creazione, di stile) si possa ottenere in Italia (anzi per certi aspetti solo in Italia!). Sono la dimostrazione che, nonostante tutto quello che stia accadendo ai giorni nostri, le risorse che abbiamo in Italia sono davvero infinite. Tra le tante due parole chiave sono venute fuori dai loro discorsi, due parole da lasciare in consegna a ogni ragazzo: CORAGGIO e RISCHIO!

 



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