Franco Savi storico Presidente
della Coop. Di Vittorio
Ritorniamo a parlare di Di Vittorio e del buco creato, un tributo al partito
chiamato dapprima PCI, per proseguire poi con PDS, passando da DS per finire con
PD. Sono state tutte etichette appiccicate alla Di Vittorio, grazie alla sempre
massiccia presenza nel Consiglio di Amministrazione di esponenti appartenenti a
quei partiti (meglio a "quel" partito, perché cambiava la denominazione ma il
nucleo era sempre quello).
Sindaci, assessori, consiglieri comunali ed esponenti
locali delle varie sigle, si sono alternati alla guida della cooperativa edile
fidentina. Molti cittadini sono stati espropriati dei denari conferiti
attraverso la formula del "prestito sociale", praticamente una piccola Parmalat,
ma se possibile ancor più distruttiva, almeno in chiave locale.
Di tutto
questo già abbiamo raccontato nelle scorse settimane, così come siamo andati a
scoprire un lato umano provocato da questo ammanco di soldi pauroso, quello di
Gabriella Vaccari.
Già abbiamo avuto modo di raccontare di questa signora
cinquantasettenne fidentina, da quindici anni affetta da sclerosi multipla,
malattia degenerativa che agisce in maniera preponderante su soggetti giovani e
un po' più lentamente in persone un po' più in età avanzata.
Come già
abbiamo avuto modo di raccontarvi, la Signora Gabriella Vaccari aveva riposto le
uniche speranze di guarigione o quantomeno di alleggerimento della malattia, in
un intervento presso una clinica di Monza, costo dell'operazione 15 mila euro.
I
risparmi di Gabriella consistevano in una cifra un po' superiore, ma visto che
le era stata assegnata una data avanti di due anni, a scanso di rischi legati a
svalutazione e/o inflazione, su consiglio di un'amica, pensò bene (si fa per
dire) di investire quei soldi in un posto "sicuro" come la Cooperativa Sociale
Giuseppe Di Vittorio.
Purtroppo al momento della chiamata per l'intervento, quell'investimento si rivelò per niente "sicuro", in quanto dopo tre mesi di
scuse e di continui rinvii ad incontri per ritirare "il valore della speranza",
chi di dovere della dirigenza della cooperativa fidentina si faceva
continuamente negare con scuse varie, fintanto che furono costretti ad ammettere
l'amara realtà: i soldi non erano disponibili, erano spariti. A Gabriella crollò
il mondo addosso: le avevano rubato la speranza di una vita migliore.
Oggi
che la sua storia è venuta a galla, qualcuno ha pensato di aprire un gruppo
facebook, "Insieme per Gabriella" è il suo nome, oltre ad un conto corrente a
lei intestato per raccogliere nuovamente quei soldi necessari all'intervento.
Le
cifre che confluiranno in quel conto corrente saranno proventi di libere offerte
da chiunque volesse elargirle oppure provenienti da eventi vari da organizzare
affinché si possa coinvolgere il maggior numero possibile di
persone.
Chiunque voglia essere compartecipe di questa iniziativa può versare
il proprio libero contributo sul seguente conto:
Conto
Corrente.....................00511/0000057140400
IBAN......................................IT62E0623065731000057140400
aperto
presso la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza
agenzia 2 di Fidenza.
In bocca al lupo,
Gabriella.
Germano Meletti
La Cooperativa Di Vittorio si presenta così:
Dal 1970 una risposta sicura e affidabile alle famiglie
La Giuseppe Di Vittorio nasce nel 1970 con una precisa missione: provvedere, con spirito mutualistico e senza fini speculativi, alla realizzazione di abitazioni per l’assegnazione in uso permanente ai soci.
Dal 1970 sono oltre 450 gli alloggi che abbiamo costruito, a Fidenza ed in tanti altri comuni del Parmense. E ancora abbiamo in progetto molte altre case, tutte da abitare, tutte da vivere a beneficio dei soci. Dal 2008, in seguito alla fusione con la coop Casa del Lavoratore, prosegue anche l’attività di realizzazione di alloggi a proprietà divisa, cioè realizza alloggi da assegnare in proprietà ai soci.
L’idea che si è consolidata negli anni è quella di realizzare interventi di pregio sia nell’edilizia libera che convenzionata, comparti residenziali e ristrutturazioni, con tipologie abitative differenziate. Circa 300 sono gli alloggi realizzati e “venduti” ai soci. Il nostro impegno vuole essere quello di cercare risposte concrete per i soci, in relazione alle loro singole esigenze, per trasformare i sogni dei singoli in progetti concreti.
Anche oggi l’impegno concreto è quello di dare una risposta sicura e affidabile alle famiglie, con un’attenzione sempre maggiore per la qualità e la vivibilità degli alloggi e del contesto urbano.