Prodotto: Latte solare 30 protezione alta, ViviVerde
Produttore: Coop
Packaging: flacone da 150ml
Reperibilità: nei punti vendita Coop
Prezzo: 11,90€
Gossip: " Questo latte solare contiene esclusivamente un filtro minerale a base di Biossido di Titanio, che riflette i raggi solari e assicura una protezione efficace sia dai raggi UVA che UVB, prevenendo l'invecchiamento della cute causato dal sole. - Senza Oli minerali, Parabeni, Siliconi, Coloranti, PEG, polimeri sintetici "(copincollo direttamente dalla confezione).
+ protegge
+/- waterproof
- diffile da mettere
- macchia i vestiti
(S)Consigliato? Consigliato con riserva.
Quando ho scoperto che Coop aveva lanciato una sua linea di solari nella linea ViviVerde ero tra l'interessato, il sorpreso e il "li compro tutti ora, datemeli tuttih!".
Alla fine, qualche giorno dopo, ho deciso di acquistare il latte solare alta protezione (SPF 30) e, dopo mille e mille prove, tra passeggiate coi cani in spiazzi assolati e tuffi caute entrate in piscina, mi sento pronta per farne la review.
Quando l'ho acquistato ero cosciente che stavo prendendo un solare con soli filtri minerali, biossido di titanio in questo caso (che avevo già provato in un altro solare, per altro), sapevo che l'effetto visivo non è dei migliori perché sbianca tanto, si vede parecchio anche su di me che ho una carnagione chiara, figuratevi su una carnagione un po'più scura cosa può essere. È anche piuttosto rifrangente, la luce solare si riflette su di voi e di certo non farà passare inosservati. Non interessandomi granchè l'aspetto estetico che mi dona un solare bensì il suo (buon) funzionamento, l'ho acquistato senza ansia da prestazione, "sbiancami pure mio prode, basta che mi proteggi dai malvagi raggi UVA e UVB!"
Purtroppo quando l'ho acquistato non mi è tornato per niente in mente il motivo per cui ho odiato a morte l'altro solare con filtri fisici che avevo provato altrimenti, gggiuro!, avrei desistito dall'acquisto perché la pazienza è una virtù che non ho. Il problema supremo infatti è l' applicazione.
Una volta versata una goccia di latte sulla pelle lei lì rimane. Potete chiedere alle vostre dita di fare movimenti rotatori, verticali, diagonali, chiamare in aiuto Jeeg robot d'acciaio e pregare ogni atomo che la compone, ma lei lì rimane. Oltre al fatto che mi ci vogliono centordici ore per prepararmi rischio sempre di tralasciare qualche punto per cui devo passarmi ai raggi X prima di mettere la punta del piede fuori dall'ombrellone. Che poi la consistenza è abbastanza liquida, però poi l'effetto quando si va ad applicarla è simile a quella data dalla pasta all'acqua Marco Viti.
Utilizzandolo come ogni dermatologo sul globoterracqueo consiglia (prima dell'esposizione solare, in quantità dignitose e non una nocciolina per l'intero corpo) mi ha sempre protetto bene (nonostante l'spf dovrebbe essere 30 e io sia abituata ai 50+ è comunque una protezione alta, come potete leggere qui, e nonostante non avessi preso sole in precedenza) e per un tempo che a me sembra in linea con i solari con filtri chimici (circa tre ore con tanto di sudatina nel mezzo). C'è un però: per me, per come vivo io la piscina/mare/altre sorgenti balneari come un dentro/fuori continuo, non è un prodotto adatto perché si 'scioglie' a contatto con l'acqua (clorata, al mare o in acque dolci non l'ho testato - scusate se abito in un posto poratcho) e lascia delle zone scoperte proprio mentre sguazzo col mio stile da lontra camionista. Anche in questo caso non è il fattore estetico (macchie di pelle rosea in mezzo ad un mare di mozzarellume) a farmi storcere il naso, bensì la perdita di protezione nelle zone abbandonate al loro chiarore e il successivo, fastidioso, arrossamento.
So benissimo (ve l'ho mai detto che bazzico dermatologi dalla tenera età di 9 mesi? Eccappunto) che un solare veramente waterproof non esiste, tutti i solari a contatto con l'acqua perdono un po'di efficacia (motivo per cui sguazzare sì, ma magari non per sette ore filate), ma non mi era mai capitato di stare in acqua mezz'ora, uscire e trovarmi la crema (e gli arrossamenti) a macchia di leopardo.
Poco fa vi ho detto che è l'applicazione il grande problema di questo latte solare. MENTIVO.
È la riapplicazione a rendermi la vita maledetta perché lì dove la crema se ne è andata si stende male come descritto sopra, lì invece dove è rimasta è impossibile da riapplicare e io di stendermi al sole (o di tornare in acqua) con una crema applicata da ore non mi fido.
Ho provato a farmi una veloce doccia post-piscina ma a parte togliermi un po'di cloro non ha schiodato questo latte solare di un millimetro. L'unico metodo (che ho provato solo in una piccola zona per evidenti motivi di buongusto) con cui riesco a rimuoverla è strofinandomi vigorosamente addosso un telo di spugna, di quelli lavati così tante volte che non sanno più cosa sia la morbidezza.
Onestamente mio stimato lettore: ti pare che ci si possa strusciare su un telo in pubblica piazza, come un orso Baloo con meno senso del ritmo?
Nella tranquillità (...) della mia casetta basta una doccia con spugna e bagnoshiuma per togliere ogni residuo di crema, ma prima devo arrivarci a casa e questo può essere un problema visto che...tende a macchiare ç_ç.
Nulla che un passato in lavatrice (o a mano con parecchio olio di gomito per quel che riguarda il costume) non riesca a risolvere, ma è comunque una cosa che trovo piuttosto noiosa, quelle strisciate bianche sul costume (blu) sanno di sciatto come poco altro al mondo. Per non parlare del pericolo che corre la tappezzeria della macchina, basta una scapola appoggiata allo schienale per lasciare una strisciata alla zo...zzone.
Ne ho dette di cotte e di crude di questo solare, eppure non lo boccio.
Strano, vè? C'è da indagare a fondo, da chiedersi se Coop mi abbia pagato per poi cambiare parere così all'improvviso... (la risposta è no, anche se devo ammettere che per una fornitura a vita del succo ai frutti rossi di Sicilia mi svenderei. Se non l'avete mai bevuto NON POTETE CAPÌ!).
Non lo boccio, ma vi invito a riflettere bene se acquistarlo o meno, perché si è comportato nello stesso modo in cui si è comportato lo Skinceuticals provato 2-3 anni fa. Quello in realtà era più fluido, ma per il resto siamo lì. Da questo confronto ho capito che forse è proprio il biossido di titanio a non fare per me. Considerando quanto tempo passo io in piscina o al sole in genere e al fatto che i filtri fisici non sono più naturali dei concorrenti ( vi linko un articolo interessante sul tema) penso proprio che dall'anno prossimo tornerò ai solari con filtri chimici che non si vedono e si asciugano in trenta secondi.
Visto che sono fuori dal giro dei solari "comuni" da un po' avete mica dei suggerimenti da darmi?
Nomi, aziende, codici fiscali di solari per il corpo con protezione alta?
Scrivete, riempite questa piccola otre d'ignoranza con la vostra saggezza!*_*
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