Il nostro caro amico Oscar Wilde direbbe: sii te stesso, tutti gli altri sono già occupati.
Vi è mai capitato di essere stati lasciati da qualcuno importante per voi, un fidanzato, un amico, una qualsiasi persona cara, tramite un semplice messaggio? Niente spiegazioni, un semplice “ciao, me ne vado”, in tutte le sue possibili accezioni.
Sembra inconcepibile, che una persona che per voi è stata importante possa andarsene così, senza quasi spiegazioni. Eppure succede. Almeno, a me è successo. Ed è successo anche a Tom, il protagonista di Copia-e-incolla di Danny Wallace, pubblicato in Italia da Feltrinelli con la traduzione di Alice Pizzoli.
Certo, io ero semplicemente stata piantata per un’altra, mentre il povero Tom, che di mestiere legge le notizie mattutine in una radio locale, non ha mica capito che cosa la sua Hailey gli stava dicendo. Da quel “me ne vado ma non ti lascio” trovato sul tavolo in soggiorno, Tom inizia un suo viaggio, bislacco e profondo al tempo stesso, per cercare di capire cosa è successo. E soprattutto, chi è veramente Hayley. Inizia ascoltando i messaggi in segreteria, e da lì scopre di un certo Andy, con cui la sua ragazza si incontra al solito posto. Ovviamente, Tom ci va e scopre uno strano gruppo di sostegno, che raggruppa persone che, incapaci di vivere la loro vita, per paura forse, imitano gli altri, seguono la massa. Ma nel senso letterale del termine. Puntano una persona che vorrebbero essere e la seguono, vanno dove va lei, mangiano quello che mangia lei. Tom si ritrova a essere seguito da Pia, una strana ragazza con un enorme parka blu, che lo convince a provare. Tom è scettico, ma poi si lascia convincere, anche dal forte legame che a poco a poco sta nascendo con questa ragazza. Che cosa nasconde? E, soprattutto, che cos'è che spinge le persone a comportarsi così?
Di Danny Wallace avevo già letto La ragazza di Charlotte Street. Un libro divertente, non troppo impegnativo, ideale per trascorrere qualche ora senza pensieri. E ho acquistato Copia-e-incolla, complice un'offerta in ebook, sicura di trovarmi di fronte allo stesso libro divertente, da leggere quando si ha voglia di staccare.
Non è stato così. Copia-e-incolla non mi è piaciuto. Per carità, l’idea alla base è buona, soprattutto in tempi in cui l’essere come gli altri, il conformarsi è più forte che mai e, quando spinto al limite, nasconde, solitamente, una fragilità, una debolezza, un’incapacità di accettare se stessi e gli altri. Così come è molto buona l’idea di partire da quello strano messaggio lasciato sul tavolo.Eppure, qualcosa nel modo in cui Danny Wallace ha raccontato questa storia non mi ha convinto, nel modo in cui ha sviluppato tutte le storie che si era aperto. Ho trovato il libro confuso, con un mischiarsi di ironia quasi forzata (le avventure in radio di Tom fanno ridere, sì, ma alla lunga sono un po’ ripetitive) e una profondità di pensiero e di riflessioni che forse non è riuscito davvero a raggiungere.
Forse è colpa mia, che mi sono avvicinata a questa lettura con aspettative completamente diverse. Credevo fosse un libro leggero, un libro semplice e divertente, e invece mi sono ritrovata di fronte a una storia che cercava disperatamente di essere qualcosa di più. Senza però, riuscirci.
Comunque, dai messaggi lasciati sul tavolo e dalle storie finite male ci si riprende e si sopravvive, per fortuna. Così come alla lettura di libri brutti.
Titolo: Copia-e-incolla
Autore: Danny Wallace
Traduttore: Alice Pizzoli
Pagine: 363
Editore: Feltrinelli
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formato brossura:Copia-e-incolla
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