Bruno Giordano gioca a fare il Napolitano di nos-atre! E copiando si copre di ridicolo. E’ che gli manca un ingrediente indispensabile per dare fondamento alle sue parole: l’autorevolezza. Sostiene che “un regime democratico non può funzionare senza partiti politici” (La Stampa), quando in realtà un sistema democratico non è proprio tale, se a governare sono sindaci come lui che proteggono assessori quali la Carradore già avvezza a problemi con la Magistratura. Il sistema dei partiti ha creato una casta di privilegiati (difficile dimostrare il contrario basti pensare ai numerosi benefit e agli stipendi da capogiro dei parlamentari, presidenti, assessori, consiglieri… e che ancora non sono stati toccati dalla crisi), una casta lontana anni luce dai problemi del Paese, avvitata su se stessa e ai giochi di potere. Sono queste le vere cause della disaffezione montante verso la politica. Come può un uomo come Giordano parlare dei valori morali e spirituali della Resistenza, quando, svuotando il senso profondo delle parole alimenta l’antipolitica! Le sue per il xxv Aprile sono state scritte da qualcun altro, lette per obbligo, probabilmente nemmeno comprese.