Tutto perfetto fino al gol di Morata. La macchina costruita da Donadoni per imbrigliare il gioco juventino si è infatti dimostrata vincente fino alla rete dello spagnolo, a due minuti dalla fine della partita, che ha deciso il match del Tardini e regalato alla Juventus l’accesso alla semifinale di Coppa Italia. I crociati, orfani di Antonio Cassano, si dispongono in campo forti però dei nuovi acquisti come Nocerino, a comporre il centrocampo a cinque, e l’ex Atlético Madrid, Cristian Rodríguez, a svariare dietro Palladino, unica punta centrale. 4-3-3 invece è la scelta di Allegri, che conferma in Coppia Italia il tridente offensivo formato da Llorente, Coman ed il redivivo Pepe, mentre la coppia Chiellini – Ogbonna custodirà la porta difesa da Marco Storari. Con Pogba in panchina e Tévez non convocato, la partita può cominciare.
La contestazione dei tifosi parmensi nei confronti della società e, soprattutto, del direttore generale Pietro Leonardi fanno da preludio a quella che sarà una partita dominata dalla noia, dagli errori e dal nervosismo. Poche, se non nulle, sono le azioni da gol da segnalare nel primo tempo. Merito del Parma che chiude bene gli spazi e soffoca l’impostazione di gioco avversaria, ma anche demerito dei bianconeri che sembrano entrati in campo troppo deconcentrati. Il fattore campo poi, vergognosa a dir poco la condizione di questa sera del Tardini, e la pessima conduzione di gara dell’arbitro Peruzzo rendono ancor più aspro lo svolgimento del gioco. Per questi motivi l’unico evento degno di nota è il palo interno colpito, involontariamente, da Pepe, il cui cross a rientrare coglie impreparato Llorente, ma anche Mirante che per poco non combinava la frittata.
Nella ripresa non si attenuano le stonature nella manovra bianconera ma sale comunque il baricentro degli ospiti che si rendono pericolosi con il colpo di testa di Chiellini da calcio piazzato. Allegri però non è soddisfatto, giustamente, e toglie quindi Vidal dal campo ( altra prestazione negativa per il cileno ) per Pogba. Pochi minuti dopo è anche il turno di Morata al posto di Coman. Nella nuova formazione disegnata dal tecnico livornese, la Juventus sembra ripartire con un gioco più fluido. Ma proprio quando la partita sembra destinata ormai ai tempi supplementari, all’89’, arriva il vantaggio dei bianconeri con il neo-entrato Morata. Servito dal bell’assist di Llorente, lo spagnolo si avventa in area di rigore e supera Mirante in uscita con un tocco sotto fulmineo. La rete nel finale gela il Tardini e tanto basta alla Juventus per abbordare in semifinale.
Non è tutto da rifare, tuttavia, per la squadra di Donadoni, che abbandona la Coppa Italia cosciente di avere nella salvezza il proprio obiettivo primario. In questa visione sottolineiamo come il tecnico degli emiliani si possa consolare della buona prestazione dei suoi che hanno saputo difendere e pungere fino agli ultimi sfortunati minuti. Negativa invece, a discapito del risultato, la gara dei bianconeri, il cui gioco non è mai decollato nell’arco dei 90 minuti. La Juventus dovrà quindi aspettare il verdetto dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina (partita che andrà in scena il 2 febbraio) per scoprire quali tra le due squadre la attenderà in semifinale.
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