Il Pipita, al 93′, regala al Napoli la semifinale di Coppa Italia, vanificando quanto di buono aveva fatto l’Inter fino a quel momento. Gli azzurri affronteranno la Lazio.
Con molte sorprese in campo, da Santon al giovane diciottenne Pușcaș, da Brozović a Koulibaly terzino destro, le due squadre si affrontano dall’inizio con ritmi molto alti. Il Napoli si fa subito pericoloso con Higuaín che, di testa, sciupa uno splendido cross di Hamšík. La risposta dell’Inter non è tardiva e i nerazzurri ci provano con un tiro da fuori di Brozović ed una conclusione di Icardi che finisce sul palo, facendo tremare il San Paolo. Il Napoli chiude in attacco con Koulibaly che, da buona posizione, non sfrutta un colpo di testa di Britos.
Nella ripresa, l’Inter prova ad affondare il Napoli. Hernanes manovra e Pușcaș sorprende. Gli Azzurri, dal canto loro, sfruttano gli ampi spazi lasciati dai nerazzurri che continuano a vacillare nelle retrovie. Nella giostra dei cambi è Benítez a spuntarla mandando in campo Ghoulam, per l’infortunato De Guzman. Proprio l’algerino, al 93′, lancia Higuaín da una rimessa laterale ed il capitano Ranocchia stende un tappeto rosso all’argentino per il gol dell’1 a 0. Il Napoli ottiene la semifinale di Coppa Italia e la quarta vittoria consecutiva, condannando l’Inter al terzo k.o. di fila.
La difesa nerazzurra continua a soffrire in zona Cesarini e l’errore di Ranocchia nel finale ha completamente vanificato quanto di buono fatto dall’Inter nei precedenti 90′. Mancini, nel post partita, non ha cercato scuse, definendo “pollastri” i suoi giocatori, capaci di perdersi, al 93′, l’unico uomo avanzato del Napoli, uno che non perdona né da 5 né da 10 metri e che è in grado di risolvere le partite in pochi secondi: Higuaín alza la cresta da gallo e segna il diciottesimo goal stagionale.
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