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Coppia gay, a Napoli la prima unione civile

Creato il 15 luglio 2014 da Makinsud

Napoli diviene prima città a registrare, presso il proprio Comune, l’unione civile di una coppia gay, già celebrata all’estero: così, il sindaco della città partenopea Luigi De Magistris ha proceduto a registrare presso l’anagrafe comunale il “matrimonio civile” tra Roberto (napoletano) e Miguel (della Repubblica Dominicana), già celebrato in Spagna. La cerimonia cui ha presenziato il sindaco Luigi De Magistris si è svolta presso palazzo San Giacomo e fa seguito all’annuncio del sindaco partenopeo in occasione della conferenza stampa del Mediterranean Pride Of Naples, del 30 giugno scorso, quando affermò la possibilità di trascrivere all’anagrafe i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero.

coppia gay

L’evento è stato sottolineato con soddisfazione dai diversi esponenti delle associazioni gay nazionali e lo stesso sindaco De Magistris ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento, che rende Napoli la capitale italiana dei diritti civili delle persone omosessuali e determina un primo importante passo nell’ottica della strutturazione di una legge avanzata in tema di matrimonio egualitario. Questo è, almeno, l’auspicio di Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli ribadendo “la speranza che presto i cittadini e le cittadine gay e lesbiche per sposarsi non avranno più bisogno di andare oltre frontiera faccio i miei migliori auguri ai due sposi Roberto e Miguel”.

Un tema delicato che, dunque, la città di Napoli ha deciso di affrontare in maniera aperta e diretta, riconoscendo anche per la legge italiana l’unione civile di Roberto e Miguel, evitando che i due debbano rinunciare a far valere un proprio diritto, ormai acquisito nello stato spagnolo, nel loro Paese e ribadendo il diritto di tutti a esprimersi nella propria diversità. Ma il riconoscimento dell’unione tra Roberto e Miguel non sarà un caso isolato: infatti, in virtù della delibera comunale sulla possibilità di trascrivere le unioni gay celebrate all’estero Napoli è diventata città dei “diritti e delle libertà”. Tale trascrizione fa sì da attribuire all’unione un importante valore giuridico e mette a pari livello un matrimonio etero e uno omosessuale, anche ai fini della partecipazione alle politiche sociali della città oppure all’assegnazione delle case. La valenza dell’atto firmato dal sindaco De Magistris andrà, comunque, ad estendersi anche oltre i confini Nazionali: “L’atto che ho firmato viene inviato ad Ambasciate e Consolati, cosicché tutti nel mondo sappiano che queste coppie che si sono sposate all’estero e decidono di risiedere a Napoli possono trascrivere il loro matrimonio”.


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