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Copra di Michel Fiffe, dall’autoprodizione ad All-New Ultimates

Creato il 08 luglio 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

copra1copra1Io adoro spulciare tra le classifiche di fine anno. Tutti quei post che, tra Dicembre e Gennaio, i siti e blog di fumetti pubblicano per celebrare la fine e l’inizio, per fare il punto della situazione e per cercare di capire dove stia andando il fumetto. A molti non piacciono queste liste, le trovano banali e stucchevoli, ma io le trovo utilissime, ci trovo sempre nomi di autori e titoli di fumetti che magari quell’anno mi erano sfuggiti, sono una carnucopia di nuove scoperte.

Quest’anno una cosa mi aveva colpito, c’era un fumetto e un autore che tutti citavano, ma di cui io non sapevo nulla. La serie era Copra di Michel Fiffe e si trovava, praticamente,  in tutte le classifiche dei migliori fumetti americani del 2013, dai siti più grandi come Comic Books Reosurces   ai blog di appassionati di fumetti indie. Tutti amavano Copra, ma io non sapevo nemmeno di cosa parlasse.

Michel Fiffe ha iniziato a scrivere, disegnare e produrre Copra nel Novembre del 20121. La prima serie è durata 12 numeri e si è conclusa a fine 2013. Per tutto un anno Fiffe si è dedicato alla sua creatura. In un’intervista rilasciata dopo aver completato la prima run di Copra, l’autore ha spiegato di aver seguito un modello di lavoro da catena di montaggio “fordiana”. Aveva un piano di lavoro serratissimo diviso in cinque settimane: la prima dedicata alla scrittura; seconda e terza a disegni e colori; quarta e quinta settimana dedicate alla stampa e alla spedizione del fumetto ai lettori. Fiffe faceva tutto da solo, si occupava personalmente di andare a ritirare le stampe dalla tipografia, le impacchettava e le spediva. Un solo uomo che valeva quanto una piccola casa editrice. Forse a sottolineare ancor di più questa gestione personale del suo lavoro, Fiffe vendeva i suoi fumetti solo su Etsy.com2, la principale piattaforma per la vendita di prodotti vintage e artigianali.

C.18 (1)
C.18 (1)

Altra cosa unica di Copra è che, nonostante sia un fumetto d’autore autoprodotto, non racconta una storia minimalista, poetica o autobiografica. Non è il solito fumetto che fa andare in solluchero la comunità hipster internazionale, nessun regista da Sundance festival si sognerebbe mai di trarre da Copra un film interpretato da Michael Fassbender. Perché Copra è un fumetto di supereroi e basta: niente messaggi morali, niente romanzo di formazione, niente roba da intellettuali con la barba e gli occhiali spessi. La prima serie di Copra sono 12 numeri di grandissimo intrattenimento, pura goduria per gli occhi e per il cuore.

Michel Fiffe ha creato un gruppo di super villain al soldo di un’agenzia segreta americana, a cui vengono assegnate missioni sotto copertura. Il team è esplicitamente ispirato alla Sucide Squad della DC Comics scritta da John Ostrander negli anni ‘80. Fiffe gioca con la serie di Ostrander, a volte citandola direttamente, a volte sfruttando gli stessi schemi narrativi: il gruppo di cattivi sul modello di “Quella sporca dozzina”, una donna senza superpoteri a capo del team, la morte di almeno un membro della squadra in ogni numero.

Copra.Together.Again
Copra.Together.Again

L’autore americano prende questo materiale classico e lo reimpasta con un gusto tutto moderno, ispirandosi ai grandi autori delle nuove generazioni quali Michael DeForge, Uno Moralez, Ed Piskor. La magia di Copra si completa unendo a tutto questo le influenze di due pilastri del fumetto d’autore americano quali Frank Miller e Klaus Janson, che, proprio come Fiffe, hanno saputo portare nel genere superoistico stili e influenze proveniente dal mondo dell’underground e del fumetto d’autore.

Il risultato finale è un disegno colorato, psichedelico e libero da ogni vincolo, capace di rappresentare le scene più incredibili e i personaggi più assurdi. La passione di Fiffe per Janson è evidente nel modo in cui i disegni sono inchiostrati, con un tratto volutamente sporco e che sottolinea le silouette con linee più spesse. La gabbia delle tavole è anch’essa usata con la massima libertà: splash page, sequenze di vignette tutte uguali, bordi che esplodono, inquadrature da mal di testa.

La storia che si dipana nei primi 12 numeri ha una struttura classica. Parte tutto dal ritrovamento di un manufatto alieno che il team viene chiamato a recuperare. Sulla strada del ritorno i membri di Copra vengono attaccati e sconfitti, il manufatto scompare e il team viene accusato di essere la causa della morte di migliaia di persone. Insomma un canovaccio da film d’azione da sabato pomeriggio su Italia 1, ma raccontato con stile e classe.

Dopo aver dedicato tutto un anno della sua vita a Copra, Michel Fiffe ha deciso di prendersi una pausa di qualche mese. Ad Aprile di quest’anno è uscito finalmente il numero 13 che contiene il primo numero della nuova saga.
Nello stesso mese, in USA la Marvel ha pubblicato il primo volume di All-New Ultimates, la nuova serie dedicata al gruppo di supereroi dell’universo Ultimate. Le prime review parlano di un fumetto pieno di azione e dal ritmo forsennato, lontano anni luce dal mondo triste e serioso delle prime serie degli Ultimates di Mark Millar e Bryan Hitch. Citando Comics Alliance “This title earns its new, that’s for sure.”

Io non ne avevo dubbi, visto che All-New Ultimates è scritto da Michel Fiffe.

Abbiamo parlato di
Copra #1-12
Michel Fiffe
Copra Press – 2012
48 pagine, spillato,  colori – 3,70€ cad.


  1. qui si può leggere il primo numero di Copra michelfiffe.com/comics/copra/index.html ↩

  2. www.etsy.com/it/shop/whitehaus?ref=l2-shopheader-name ↩


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