L'Agcom, attraverso la cosiddetta tutela del diritto d'autore, ossia la più grande baggianata mai inventata per frenare la diffusione dell'arte, della musica e del pensiero contemporanei, intende imbavagliare siti, blog, persino testate giornalistiche che violino il copyright magari solo pubblicando una foto o un filmato protetti da tale diritto.
Ora, poiché chi predica bene razzola generalmente male, c'è da dire a onor del vero che coloro che insorgono contro questa delibera sono spesso anche detentori di diritti d'autore stratosferici: siamo tutti bravi a essere froci con il culo altrui, come dice un mio amico senza mezzi termini.
La sacrosanta mobilitazione che sta avvenendo in questi giorni dovrebbe dunque coinvolgere anche una radicale revisione del diritto d'autore come tale, che invece di tutelare il detentore di fatto ne frena la diffusione delle idee. Guardare un po' meno al portafogli e un po' più alla democrazia è affare che ci concerne tutti.