Urszula Grodzicka e Gabriella Loi si sono laureate al Politecnico di Torino, presso la Facoltà di Architettura, nel 2008, insieme hanno preparato la loro tesi di laurea a Buenos Aires e oggi lavorano a Torino.
I prototipi di Corbulait nascono per un concorso dedicato a giovani designer indetto dalla provincia di Sassari, dalla CNR Ibinet e dalla Camera di Commercio, il tema del concorso era “Pura Lana Sarda”, l’iniziativa, si legge, si proponeva come supporto al progetto di ricerca e sviluppo rurale, ma aveva anche l’obiettivo di dare vita a qualcosa di nuovo, di incentivare lo sfruttamento della lana e dei settori di produzione ad essa collegati.
La bellezza di questo oggetto di design sta nell’unire il moderno con il tradizionale aggiungendovi l’innovazione, la lavorazione è quello a corbula tipica sarda (la corbula è il cesto molto importante per la vita delle donne sarde) nel caso in oggetto la corbula è realizzata intrecciando grossi fili di lana avvolti su sottili fili d’acciaio che si sviluppano per cerchi concentrici, quasi a simboleggiare una crescita continua, fino a formare un cesto concavo. Cercando in rete delucidazioni sulla linea di oggetti Corbulait scopriamo che con le designer hanno creato una innovativa linea di lampade da tavolo, da terra, da sospensione e da parete. In Corbulait infatti le due giovani creative hanno voluto unire la semplicità della vita rurale di Sardegna con la lavorazione della lana tradizionale alla tecnologia di ultima generazione.
Corbulait si propone di diventare un pezzo d’arredo che potrebbe entrare ad illuminare ed ornare tanti uffici, appartamenti, case e studi in un modo molto alternativo.