Corfù ... a different kind of Greek island

Creato il 20 giugno 2012 da Rogues
A haven from everyday. “Un capolavoro di tranquillità” è il titolo della brochure del Kontokali Resort Bay di Corfù dove ho alloggiato insieme alla femme fatale per una settimana in questo infuocato frangente meteorologico di giugno. Ultimamente sfuggo sempre da qualcosa. Che sia il freddo polare o che sia il caldo africano ho la fortuna di evadere nel momento giusto. E così è stato anche questa volta, la prima per me a Corfù. E chi come me ama la Grecia e che ha conosciuto soggiornandovi in molte isole dell'Egeo, qui gradirà l'inconsueta e deliziosa bellezza che non rientra nello stereotipo delle casette bianche e delle chiese sormontate da cupole azzurre, immagine comune a molte cartoline della Grecia. Questa isola è la perfetta iniziazione per un soggiorno differente dalle altre mete elleniche, forse più facilmente raggiungibile. Questo “rifugio verde” è molto accogliente ed è circondato dalle limpide calde acque del mar Ionio. Impareggiabile l'arrivo verso la pista di atterraggio dell'aeroporto. 
Dal finestrino si sfiora da molto vicino il tappeto verde della fisionomia dell'isola che costeggia le case e le coste quasi entrandoci letteralmente : un'emozione unica. Corfù, Corfou, Kérkyra (in greco Κέρκυρα o Κόρκυρα). 
Corfù è l'isola più verde della Grecia. Le sue colline, i suoi monti e le sue valli sono rivestite da un fitto manto di uliveti che qui hanno l'aspetto e le dimensioni di veri boschi. Uliveti intervallati in questo scenario mediterraneo anche dalle sagome alte dei cipressi e dai colori sgargianti delle bouganville; uliveti che rappresentano la colonna portante economica dell'isola, perché l'olio d'oliva qui è il principale prodotto agricolo. 
Con la Panda dorata presa a noleggio per percorrere curva dopo curva le strade e i sentieri a nord e sud dell'isola ci siamo inerpicati per ammirare il continuo susseguirsi di scorci e vedute stupende. 
Il panorama cambia continuamente, si attraversano borghi, si sfreccia davanti a deliziose taverne in corrispondenza di favolosi belvedere. Il perimetro dell'isola di Corfù è alternato da molteplici tipi di coste, dove spiagge sabbiose vengono intervallate da alte falesie. Non pensiate che sia stata una vacanza in movimento, anzi. 
Coccolati dalle strutture meravigliose del resort abbiamo riposato adattandoci immediatamente alla flemma dei greci. Il ritmo che ha scandito le nostre giornate è stato un capolavoro di tranquillità. Sveglia molto presto. 
Alla femme fatale come a Mykonos e a Barbados piace essere la prima a immergersi nelle acque tonificanti del primo mattino. Al mio arrivo dopo circa venti minuti gli unici rumori erano quelli del cinquettio di piccoli uccellini e delle onde leggere della riva. 
Nient'altro. Il sole non è ancora caldo e i raggi di queste prime ore ci hanno permesso, anche senza 
creme protettive, un'abbronzatura speciale. A seguire la sostanziosa, ricca, profumata colazione a buffet dell'hotel. Io adoro lo yogurt greco col miele ma non riesco fare a meno anche dell'uovo fritto con la pancetta e delle tazze di caffè colorate dall'immancabile latte. 
La femme fatale sostiene che la prima colazione sia la cosa che preferisco in assoluto e io mi sono felicemente autodefinito “the breakfast man”. Vedete un po' voi. 
Nello spazio tra la fine della colazione e il ritorno alla spiaggia privata del resort nel pomeriggio inoltrato abbiamo percorso l'isola con la Panda, ci siamo dedicate alle letture (le sue più impegnative delle mie) e al dolce sonnecchiare. La città vecchia di Corfù è a soli sei km di distanza e la visita nel secondo giorno di permanenza è stata molto piacevole. 
Di struttura e colore tipici delle città vecchie di mare qui con architettura influenzata dal passato dominio “veneziano” con le sue arcate particolari di color bianco rosa. 
Taverne e ristorantini, con i classici tavoli all'aperto apparecchiati con tovaglie a quadrettini blu o rosse, che adoro quando vengo in Grecia. La scelta dei ristoranti per la sera è uno degli appuntamenti giornalieri più ambiti. 
Noi abbiamo scelto spesso la zona a nord verso il paese di Paleokastritsa considerato dai corfioti (gli abitanti di Corfù) il posto più bello del mondo. In realtà non esiste un vero e proprio centro del paese ma di case spiagge ristoranti alberghi sparsi qua e là nel magnifico paesaggio circostante. 
Qui si può anche visitare di giorno il Monastero maschile della Santissima Madre di Dio di Paleokastritsa (Panagia Theotoku tis Paleokastritsas). Le indicazioni stradali qui a Corfù variano dal greco, all'inglese o alla translitterazione col latino. Ogni tanto ci si perde. Per la scelta dei piatti tipici locali si varia dal trionfo di ricette a base di agnello, agli immancabili spiedini o gyros di carne di maiale, alla moussaka (ci siamo sempre divisi il piatto in apertura di cena) o alle grigliate di calamari cucinate in maniera sempre diversa con abbinamenti di spezie con aromi sempre da riconoscere. 
Vino bianco fresco locale a innaffiare ogni pasto. A me piace molto la cucina greca e adoro le due salse la “tzatziki” a base di yogurt, aglio, cetriolo … e quella con la consistenza delle melanzane affumicate. Corfù è stata una deliziosa scoperta. Vicina alle nostre coste ioniche, a quelle albanesi e alle prime della Grecia. 
In questo periodo ci sono pochi turisti e quindi servizi eccellenti. Non c'è l'assillo di trovare un tavolo in una delle loro taverne talvolta affacciate su panorami straordinari, anzi si ha la possibilità della scelta della migliore postazione senza prenotare. Il nostro resort aveva due spiagge private con ombrelloni in paglia, lettini personali e asciugamani da mare. Il personale del beach bar attendeva ogni giorno il mio arrivo alle sei di sera per l'ordine dei nostri due bicchieri di vino bianco fresco. Un paio di chiacchiere, calcistiche in questo periodo, e via 
Dal terrazzo della nostra stanza la veduta 
ineguagliabile del mare con le due piccole isole di fronte. Panorami altresì impareggiabili e da cartolina sono stati quello dell'isola Monastero di Vlacherna (con in prospettiva la vicinissima sorellina Isola dei Topi) situata di fronte alla punta sud della penisola di Kanoni, adiacente l'aeroporto e quello meno frequentato ma altrettanto grazioso della Chiesa di Ipapanti.
Entrambi raggiungibili attraverso i brevi argini che conducono alle bianche costruzioni. Luoghi molto romantici. E poi ci sarebbe anche un po' di storia, la Grecia ne ha da vendere, ma lascio alle guide turistiche i vari racconti. La principessa Sissi divenuta imperatrice d'Austria amava moltissimo Corfù (come darle torto …) e trascorreva le sue vacanze nello splendido palazzo di Achilleion. Se desiderate tranquillità, bellezza e accoglienza scegliete pure l'isola di Corfù, ma ricordatevi di venire a giugno e forse anche a settembre. Godrete di tutto ciò. Se volete invece qualcosa di particolare scegliete Corfù durante il periodo di Pasqua
Leggo dalla guida e da Internet che “... i festeggiamenti della Pasqua a Corfù rappresentano un’esperienza unica, diversa dal resto della Grecia e completamente nuova ai visitatori dell’isola. 
È una grande festa che combina armonicamente la fede greco-ortodossa, la tradizione pagana, la presenza catalitica di S. Spiridione, la comunità cattolica, l’influenza veneta, l’umorismo corfiota, la musica delle bande e l’atmosfera primaverile.” Perché no ?---Post's song : "Drive by" performed by Train
Periodo del viaggio : giugno 2012

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