Eppure a guardare bene questa ragazza non ha detto una parola sul signoraggio o la riserva frazionaria, non ha detto niente sulla proprietà della moneta. Se aggiungiamo il fatto che nessuno può entrare in quel palazzo senza essere accreditato, specie dopo gli scontri avvenuti poco prima, e che l'attivista era una ex componente delle femen (quel gruppo che fa propaganda alle lobby LGBT) vengono molti ma molti dubbi sulla spontaneità di quel gesto.
Ogni tanto al potere fa comodo che enti o persone ad esso collegato fingano di contestarlo, di lottarlo, facendosi leader di proteste con obiettivi minimalisti, proteste che non scalfiscono minimamente il blocco monolitico della piramide dell'élite globale.
L'attivista dice di essersi staccata dal "movimento" delle femen perché ha visto dentro cose poco chiare, ma il sospetto forte è che manovrata o consapevole, faccia proprio il gioco di coloro contro cui manifesta.
Ma cosa c'è di poco chiaro nelle femen? Leggete l'articolo
FEMEN PORTATRICI DI NUOVE LIBERTÀ O MERCENARIE?Di esso cito solo le seguenti righe
Per alcuni organi di stampa il finanziere è George Soros, noto per avere donato cento milioni di dollari a gruppi che promuovono il matrimonio omosessuale e l’aborto e dietro Soros si nasconde la sinistra euro-americana al servizio della sua agenda politica e geopolitica. La giornalista ucraina del canale 1+1 Daryna Chyzh che si è introdotta nel movimento Femen ha scoperto che ogni azione di protesta è generosamente pagata.Altro articolo interessante è opposizione controllata, sul blog informazione consapevole, dal quale cito queste poche righe
Pensiamo a gruppi come le Femen, che affermano di combattere la mercificazione del corpo femminile ... mercificandosi e facendo di tutto pur di apparire nei media in modo esibizionista. Sulle Femen, c'è un articolo molto interessante su East Journal (quindi non certo una fonte "complottista" ) che ne descrive la travagliata storia, ben lontana da quella di un gruppo realmente interessato a cambiare le sorti del mondo o la condizione della donna, e c'è un documentario della regista australiana Kitty Green, che fuoriuscita dalla setta politica ne ha denunciato ciò ce c'è dietro, tra cui i metodi di violenza psicologica usati nei confronti delle esponenti da parte del padre-padrone del gruppo, Viktor SviatsE che dire della "violenta repressione" contro le femen? Guardate voi stessi le foto e ditemi: dov'è la violenza? Sembra semplicemente che quelle ragazze si siano messe in posa per uno scatto d'autore. Sospetto che il fotografo non sia un semplice fotoreporter, ma un vero professionista.