Corpi spenti (2014)

Creato il 27 giugno 2014 da Nickparisi
Articolo già uscito su Il Futuro è Tornato.

Nel 2049 sono cominciate le operazioni della Sezione Investigativa Speciale di Polizia Psicografica, un gruppo di agenti che possono estrarre informazioni dai morti, recuperandone la memoria. Sono i necromanti e il loro uomo di punta, Vincenzo Briganti, ha risolto nel 2059 il caso battezzato ufficiosamente Post Mortem (ma pubblicato su “Urania” come Sezione π²). Ora siamo nel 2061, anno del bicentenario dell’Unità italiana, e la Bassitalia sta per secedere dal resto del paese “come una coda di lucertola”. Sulla manovra gravano pesanti ipoteche, perché qualcuno pensa di trasformare il Territorio Autonomo del Mezzogiorno in una vera e propria riserva di caccia per i signori della nuova società feudale. Briganti e i suoi colleghi avranno poco meno di un mese per scoprire tutti gli intrighi ed evitare che il Territorio si trasformi in un ghetto tecnologico per schiavi del lavoro… o molto peggio.
Sinossi Ufficiale del Romanzo.
Non è mai facile scrivere il seguito di un romanzo, specie se il romanzo in questione ha ottenuto un certo successo. I rischi di questa operazione potrebbero essere molteplici: se scritto male un sequel potrebbe  presentare una sterile ripetizione di qualcosa già scritto, ma anche il suo opposto, cioè eccessivo stravolgimento dei temi e dei personaggi trattati nel volume iniziale.Insomma, la scrittura di secondo volume è un qualcosa che per sua stessa natura, bisogna saper gestire in maniera oculata e dal successo non sempre garantito.

Diciamo subito che Giovanni De Matteo invece in questo caso riesce nel suo intento: il recente Corpi Spenti  (questo mese su Urania  ) riesce a confermare quanto di buono già visto nel precedente romanzo Sezione π2,  e costruire un solido libro, con un buon ritmo ed una buona prosa.De Matteo nel nostro paese è conosciuto (anche ) per essere uno dei fondatori del Movimento Connettivista che ha ripreso e tentato di ampliare le tematiche del Cyberpunk ed indubbiamente in Corpi Spenti sono presenti molti elementi cari al connettivismo a partire dal Kipple, l'onnipresente nuvola entropica in gradi di rigenerarsi in continuazione, però questi elementi spesso rimangono da sfondo oppure si limitano a fingere da scenario per una storia Tecno-Thriller (genere che mi piace, ma non è certo il mio preferito ), in cui una volta tanto però l'elemento fantascientifico non risulta secondario rispetto alla componente "Noir" ma anzi si assiste ad un felice connubio, ad una buona ibridizzazione. Insomma, tanti paroloni per dire che Corpi Spenti è un romanzo piacevole e che si legge volentieri.L'autore si concentra principalmente sulla gestione dei personaggi, ritroviamo quindi i necromanti, gli agenti della Polizia Psicografica in grado di estrarre la memoria dai morti, ritroviamo anche il loro uomo di punta : Vincenzo Briganti sempre più stanco e ferito dalla vita ma non per questo disposto ad arrendersi né come uomo né come poliziotto, ritroviamo anche la Napoli futura, drammaticamente e meravigliosamente simile a quella attuale, che si dimostra ambientazione ideale per questo tipo di storie.Ecco, i personaggi: De Matteo dimostra di amarli i suoi personaggi, di essersene affezionato li accompagna quasi per mano,  laddove altri scrittori si dimostrerebbero sempre estremamente sadici nei confronti delle proprie creazioni , Giovanni De Matteo si rivela empatico con i suoi, e non descrive mere macchietta ma dà caratterizzazione ad ogni personaggio, creando figure complesse e tridimensionali.Questo vale per Briganti, vale per gli altri poliziotti, vale per gli antagonisti e fino ad un certo punto vale anche per la figura del serial killer, che forse, viene lasciato troppo sullo sfondo ed ad un certo punto sembra (ho detto sembra, perchè in tutto questo c'è una sua logica narrativa) lasciarsi catturare fin troppo facilmente, pur essendo la causa scatenante di tutta l' indagine.Ma c'è un motivo per tutto questo, un motivo logico che verrà spiegato agevolmente nel finale finendo per dare una luce diversa a tutta la vicenda..Si tratta di un piccolo limite,  che non inficicia l'alta qualità complessiva del romanzo.
De Matteo, non rinuncia nemmeno ad inserire sotto-testi che richiamano alla realtà ed alla condizione dell'Italia odierna (penso ad esempio alle pagine dedicate alla secessione "controllata" del Sud Italia dal corpo della Nazione, chiara critica sociale alle diatribe che purtroppo si sono succedute nel nostro paese in questi ultimi anni,  ma anche al rapporto tra politica e magistratura) ma non infarcisce la sua opera anche di tanta azione.In definitiva, un buon romanzo, scritto bene, certo non esente da difetti ma dotato di toni equilibrati.Corpi Spenti può soddisfare sia coloro che amano i temi sperimentali dei Connettivisti sia i lettori che amano la fantascienza più classica.

CORPI SPENTI     Autore. Giovanni Da MatteoURANIA #1607   Edizioni MondadoriPag. 290  Euro 4,90
L’AUTORE
Nato a Policoro (MT) nel 1981, ingegnere elettronico, Giovanni De Matteo vive a Bologna. Con Sandro Battisti e Marco Milani è tra gli iniziatori del connettivismo, il movimento che ha ereditato la vena speculativa del cyberpunk. Nel 2005 ha vinto la seconda edizione del Premio Robot con il racconto “Viaggio ai confini della notte” e nel 2006 ha pubblicato la raccolta personale Revenant - Storie di ritorni e di ritornanti. Nel 2007 ha curato, con Marco Zolin, l’antologia-manifesto Supernova Express e ha vinto il Premio Urania con Sezione π². Ha pubblicato racconti su Robot, Carmilla e Delos, e novelette e novelle in e-book per 40K, Kipple Officina Libraria, Mezzotints e Delos Digital. Cura con Salvatore Proietti il web magazine Next Station (www.next-station.org).
Nota: Per chi volesse approfondire sull'autore ecco l'intervista che mi ha rilasciato un paio di anni fa, la trovate QUI


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