Una delle riviste riportava in copertina quella figa di Belen sorridende, Stefano di Martino con un dente colorato di nero e Corona con due cornoni grandi come una casa. E adesso avete capito perchè la biro si era esaurita. Ma porco di quel cavolo. Ci convocano a Torino alle otto del mattino, che per noi che veniamo da Asti, significa partire da casa ad un ora impropria…Perchè anche se prendendo l’Autostrada non ci sarà più di mezz’ora di strada, poi arrivati in centro c’è sempre il traffico mattutino e poi il fantasmagorico e labirintico parcheggio dell’Ospedale le Molinette. Ciò Significa che ci siamo svegliati alle sei e mezza per una visita programmata alle otto e mezza, per arrivare con una certa soglia di comodità e magari riuscire a registrarci e poi fare colazione con comodo al bar con cappuccio e brioches…Almeno queste erano le intenzioni, per noi abitudinari dell’Ospedale
E dopo essere stati avvertiti che l’unico Medico disponibile per il controllo è dovuto andare in urgenza in sala Operatoria per un aneurisma e che tutte le visite erano sospese fino a quando non avrà terminato l’operazione, ti rassegni e ti metti comodo e te ne stai lì in panciolle, su una comodissima sedia di legno ” Montessori Style ” con tanto di simpaticissima ribaltina per scrivere e non ti puoi nemmeno allontanare ” perchè il dottore potrebbe tornare in qualsiasi momento ! ” Pensa che culo ! E manco un cappuccio ? E passano i minuti e poi le mezz’ore come macigni mentre fuori impervia un acquazzone e la signora seduta di fronte a te ha la faccia rossa come un pomodoro. Continui a guardarla è fenomenale, lei ti sorride. Ma come cacchio si è truccata ? Vorresti quasi chiederglielo :
” Scusi ma che tonalità di fondotinta ha usato ? Rosso carminio ? Mi piace lo stacco netto che ha dato con il collo, sembra sia il corpo di un’altra persona ! ”
” Ti piace cara ? Basta che prendi un collare, di quelli che si usano quando fai un incidente poi prendi l’acrilico, è il migliore tiene tutta la gionata, e dai di spatola o con la spugna, togli il collare et violà ! Il gioco è fatto !”
E quell’infermiera ah! Quell’infermiera, io giuro l’avrei strozzata.
” Scusi ? ”
” Un Attimo ! ”
Un quarto d’ora dopo.
” Scusi, volevo chiedere. ”
” Guardi adesso non posso tanto dovete aspettare. ”
Mezz’ora ancora dopo.
” Senta solo una cosa ! ”
” Siiiiiii, mi diiiiiiiiica, cooooooosa c’èèèè ”
” Volevo solo dirle che abbiamo dimenticato a casa l’impegnativa, fà lo stesso vero tanto la registrazione l’avete già fatta l’altra volta ? Non è necessario che rifacciamo tutto ? ”
” Ma come ? E non poteva dirlo subito ??? No che non va bene ! Dovete rifarla subito !Tornate al Post e poi rivenite al Pre ( si i medici e paramedici parlano cosi… ) Ah ! E prima passate al Cup ! E sbrigatevi che il Medico potrebbe tornare in qualsiasi momento. A questo punto farò passare gli altri pazienti prima di voi se non sarete tornati in tempo… ! ”
Ecco voi avete presente che cosa avrei fatto a sta tipa con l’espressione svampita, il suo caffè e la sua penna con barbapapà infilzato sopra che fuoriusciva dal taschino e che aveva ancora il coraggio di sorridermi ? E che mi stai ancora pigliando per il culo ? Glielo avrei fatto ingoiare quel Barbapapà !
Ed ora immaginate la gazzella e il leone che corrono nella savana ( io sono la gazzella ovviamente molto più veloce del leone…
Finalmente, come una star, dopo quattro ore di attesa ecco che arriva il magico Dottore, seguito da uno stuolo di infermiere e un assistente. Apre lo studio e da dentro ci dice :
” Avanti ! ”
Noi che ci eravamo appena seduti ci alziamo come se sotto il sedere ci avessero puntato uno spiedo rovente, per paura che qualcuno ci facesse aspettare ulteriormente. Gli altri ci guardano invidiosi… L’uomo dall’identità confusa mi fà uno sbattito di ciglia, quasi mi arriva una ventata d’aria fresca e puzza…
” Buongiorno, vediamo questo ragazzo, allora trombizzazione arto superiore destro per via dei continui prelievi ! ” Profetizza quasi contento il Medico toccando il braccio di Federico.
“Ah ! ” Sorride come un ragazzino di fronte ad un gelato e noi sorridiamo di conseguenza, anzi ci guardiamo anche, “cazzo c’ha da ridere questo ? Mah ! ”
” Non è niente, niente, metti una crema prendi una pastiglia e buona fortuna , il prossimo !”
” No, mi scusi ” Lo interrompe mio marito ” Mia moglie è sei mesi che mi fa una puntura ogni sera, senza mi viene un braccio così, cioè mi fà un male cane ! Adesso con una cremina e una pastiglia… ”
L’illuminato sorride come un ebete sempre di fronte ad un gelato, secondo me pensando a tutt’altra cosa, poi esordisce :
” Ma non è niente, non è niente. Bravi, belli e giovani ! Complimenti signora per gli occhi. Veramente stupendi…
Embhè amore mio ? E se ti fà male il braccio, consolati con i miei occhi allora….