Come certamente tutti sappiamo, con qualche [inevitabile?] intoppo iniziale alle 08:01 del 6 marzo scorso ha visto la luce il nuovo sito de «Il Corriere della Sera».
Il deciso restyling, mi spiace, parte con diversi problemi che, ahimè, non riguardano soltanto il sito.
Sotto il profilo giornalistico ci sono due aspetti che non sono assolutamente trascurabili.
Dal nuovo layout è praticamente assente qualunque gerarchia delle notizie. Il lettore non è guidato in alcun modo e rischia di essere confuso. Il design è incentrato al 99% sulle immagini, il testo è pressoché assente. E’ la negazione del giornalismo scritto, più che il sito web di un grande quotidiano pare la bacheca Pinterest dello stesso.
La nuova versione del Corriere è online da pochi giorni e quindi i dati sono ancora poco indicativi e gli utenti devono ancora abituarsi alla nuova grafica/navigazione ma i risultati paiono davvero poco incoraggianti. Secondo i dati Audiweb, come mostra il grafico sotto riportato, crollano le pagine viste, che si dimezzano , e di conseguenza, sono portato ad immaginare, il tempo spesso sul sito nonché le revenues pubblicitarie.
Si passa dal weekend anteriore con il 01.03 a 21.268.473 di pagine viste e 12,5 pagine viste per utente e il 02.03 a 20.723.512 pagine viste e 12,6 pagine viste per utente, al fine settimana successivo, lo scorso, con il 08.03 a 11.416.859 di pagine viste e 6,5 pagine viste per utente ed il 09.03 a 10.920.575 pagine viste e 6,2 pagine viste per utente; esattamente la metà.
Se dunque il sito, per usare un eufemismo, non brilla certo, la gestione della comunicazione lascia ancor più a desiderare, se possibile.
Qualche avvisaglia si era avuta la mattina del lancio con il silenzio assoluto dell’account ufficiale del quotidiano e dei suoi giornalisti quando invece anche un semplice tweet più o meno ironico, più o meno rammaricato, di scuse, avrebbe avuto un senso visto che una parte non trascurabile dell’elite del Paese continuava a segnalare il fatto che il sito del giornale fosse ancora irraggiungibile.
Il peggio però, spiace doverlo constatare, avviene su Facebook. Nella pagina ufficiale del quotidiano viene mantenuto in evidenza dal giorno del lancio un post dedicato. Il post, a questo momento, ha circa un migliaio di commenti che al 99% sono di natura negativa sia da parte di molti lettori/fan che criticano aspramente la nuova versione di Corriere.it [“Inguardabile . Ho smesso di seguirlo”; “Il vostro nuovo sito è di una confusione incredibile. un mega frullato di gossip e notizie. non si capisce niente. ”; “Sinceramente preferisco la versione precedente e tra l’altro la nuova è lentissima …anzi spesso non si apre! Mi avete costretto a leggere le notizie su altri siti…molte grazie!!”… e via di questo passo], che da parte di numerosissimi giornalai “imbufaliti”, giustamente dalla loro prospettiva, per la sovra-copertina al cartaceo che reclamizzava il sito in edicola.
I commenti non sono gestiti, non vi è alcuna risposta, tentativo di gestione delle obiezioni e/o moderazione dei commenti, ed il post continua ad essere mantenuto in evidenza, in testa alla pagina. Insomma come farsi del male ad oltranza.
Fossi il CDR del quotidiano in questione invece di occuparmi ostinatamente della questione YouReporter-Rcd presterei maggiore attenzione a questi aspetti avendo davvero a cuore la gestione, ed il futuro, del giornale. Sono questi gli aspetti che mi appaiono davvero inquietanti.
Come sempre è il modesto consiglio di un giornalaio di provincia. Buon lavoro e, soprattutto, buona fortuna.
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Grafica a cura di Alessio Cimarelli e Andrea Nelson Mauro, Testo di Pier Luca Santoro.
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