(9Colonne) Roma, 10 giu - "Invece di pensare all'ennesima legge anticorruzione, basterebbe imporre un semplice principio alle stazioni appaltanti: nessun rapporto con persone giuridiche in relazione con i paradisi fiscali della black list italiana." È quanto dichiara Ylenia Citino (Fi) intervistata per TgCom24 da Fa ccia a Faccia di Luigi Galluzzo. "Dopo gli scandali Expo e Mose - prosegue Citino, - è chiaro che il problema corruzione non è solo della classe politica ma è esteso a tutti i gangli del potere. Se Paesi come il Liechtenstein, Monaco e San Marino, dietro e dentro casa nostra, non intendono abolire il segreto bancario, noi abbiamo tutto il diritto di fermare le commesse pubbliche per le imprese, i consorzi e le cooperative che fanno affari con queste realtà oscure. Fine dei fondi neri, fine delle tangenti".